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2012, Ugo Foscolo - Classici Italiani Treccani (I grandi autori della Letteratura italiana)
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Introduzione christian del vento XVI 4 U. Foscolo, Edizione nazionale delle Opere (d'ora innanzi indicata con la sigla EN, seguita dal numero romano del volume), vol. XI: Saggi di letteratura italiana, a cura di C. Foligno, tomo 2, Firenze, Le Monnier, 1958, p. 539 (l'originale inglese si legge a p. 467). 5 Si vedano le osservazioni con cui apre il suo profilo foscoliano M. A. Terzoli, Ugo Foscolo, Roma-Bari, Laterza, 2000, pp. V-VI. 6 «A pupil of the Revolution» nel testo originale inglese (EN XI, tomo 2, p. 488). introduzione XVII 7 Si vedano le osservazioni di F. Gavazzeni, Avvertenza, in U. Foscolo, Opere: vol. I, Milano-Napoli, Ricciardi, 1974, pp. IX-XV. 8 Per una storia della fortuna critica di Foscolo si rinvia ai profili di W. Binni, Foscolo e la critica, Firenze, La Nuova Italia, 1957 (poi, con il titolo Storia della critica foscoliana, in Id., Ugo Foscolo. Storia e poesia, Torino, Einaudi, 1982, pp. 203-303), di M. Fubini, Introduzione alla critica foscoliana, in Id., Romanticismo italiano, Roma-Bari, Laterza, 1973, e di M. T. Lanza, Foscolo, Palermo, Palumbo, 1977 (II ed. 1981). Ci sia consentito rinviare anche al primo capitolo, Miti e deformazioni di un consolidato giudizio critico, del nostro volume, Chr. Del Vento, «Un allievo della Rivoluzione». Ugo Foscolo dal «noviziato letterario» al «nuovo classicismo» (1795-1806), Bologna, CLUEB, 2003, pp. 1-29. Per una descrizione esaustiva della fortuna foscoliana nell'Ottocento si veda invece il saggio di M. Naselli, La fortuna del Foscolo nell'Ottocento, Genova-Napoli-Firenze-Città di Castello, Perrella, 1923. 9 M. Fubini, Ugo Foscolo. Saggio
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di Ser Miniato del Sera, 3 si sa pochissimo. Un documento la fa nascere nel 1455, mentre un secondo nel 1457: se quest'ultimo documento dice il vero, si sposò a 16 anni, partorì Michelangelo a 18 e morì a 24. Come ricorda Antonio Mazzotta nel volume Michelangelo. Una vita, già i contemporanei dell'artista molto meditarono relativamente alla sua nascita. Luca Gaurico, noto astrologo rinascimentale, illustrò il quadro astrale di Michelangelo nel Tractatus astrologicus del 1522 in cui sosteneva che gli ascendenti di Mercurio, Venere e Giove avrebbero potuto influire sulle predisposizioni artistiche del Buonarroti. Tale teoria venne quindi riproposta dal Vasari e in seguito dal Condivi: Gran natività certamente, e che già dimostrava quanto dovessi essere il fanciullo e di quanto ingegno, percioché, avendo Mercurio con Venere in seconda nella casa di Giove ricevuto con benigno aspetto, prometteva quel che è poi seguito, che tal parto dovessi essere di nobile e alto ingegno, da riuscire universalmente in qualunque impresa, ma principalmente in quelle arti che dilettano il senso, come pittura, scultura, architettura. 4 Il giovane Michelangelo fu affidato alle cure di una balia nel piccolo paese di Settignano, dove i Buonarroti possedevano una piccolissima proprietà, mentre la famiglia ritornò a Firenze. Michelangelo si ricongiunse con i genitori soltanto nel 1478 e la Firenze che lo accolse non era affatto pietosa: la città fu teatro, soltanto qualche giorno prima, dalla Congiura dei Pazzi. La tradizione di famiglia avrebbe imposto per Michelangelo un'educazione classica, ma purtroppo la miseria e l'indigenza spinsero Ludovico a mettere il figlio in una bottega artigiana: 5 3 Michelangelo non la ricorda mai: non ebbe il suo latte perché fu affidato a balia e conobbe appena le sue carezze perché essa morì quando egli aveva sei anni. Non la ricorda mai ma forse vi pensò tutta la vita: non scolpì né dipinse mai Cristo che non vi fosse anche la madre e forse nella umile dolcezza che si ammira nel volto della Vergine nella Pietà di San Pietro, così giovane e triste, così fiorentina nelle fattezze, è da riconoscere un affettuoso ricordo dell'orfano. 4
14) « Russo lettore di Foscolo tra Salvatorelli e Gramsci », dans La vie intellectuelle entre fascisme et République (1940-1948), A. Bechelloni, Ch. Del Vento et X. Tabet (dir.), Lyon, ENS Éditions (Laboratoire Italien, 12), 2012, p. 233-246., 2012
Cahiers d’études italiennes, 2015
Questo documento è un facsimile dell'edizione cartacea.
2015
Tra gli autografi della ricchissima collezione di Prosper Tarbé che la figlia legò nel 1891 alla Bibliothèque Municipale di Reims 1 , si conserva (Archives Municipales, Coll. Tarbé, XXIII 41) anche una lettera inedita di Ugo Foscolo all'abate di Breme, di cui fino ad ora era nota solo la risposta dello scrittore milanese, custodita alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Foscolo, VII R 2) e pubblicata da Plinio Carli nel quinto volume dell'Epistolario foscoliano 2 . La riproduciamo di seguito: Mons r . M r . l'Abbé de Breme. Le rimando il libro della Filosofessa: non le rincresca di far consegnare al mio ajutante di campo, vulgo servidore, il volume dell'edizione dell'Haine, dov'io possa leggere il 3. zo delle Georgiche; lo rimanderò Sabbato mattina, e le chiederò allora il Laocoonte di Lessing; così Ella promoverà i miei studj e con le lodi e co' libri, finchè un giorno esaminando con più quiete le cose ch'io vado scrivendo, Ella mi ajuterà di consigli e di correzioni. -Piacciale di salutare il Conte di Sartirana 3 , e di dare un bacio in mio nome al suo nipotino 4 , affinch'egli non si dimentichi del mio nome. Bene Valeque.di casa, Lunedì -1. Su Louis Hardouin Prosper Tarbé, magistrato, storico e archeologo, e sulla sua ricca collezione si vedano le informazioni che se ne danno nell'introduzione al tomo XXXIX bis del monumentale Catalogue général des manuscrits des bibliothèques publiques de France, Paris, Plon, 1909, pp. i-xxii, interamente consacrato a questa collezione. 2. È la lettera n o 1602 ( Ep. V, pp. 288-289). Plinio Carli datò la risposta dell'abate di Breme all'ottobre 1814, seguito poi da Piero Camporesi (L. di Breme, Lettere, Torino, Einaudi, 1966, n o 113). 3. Il marchese Ludovico Giuseppe Arborio Gattinara di Sartirana di Breme, padre dell'abate di Breme, che fu ministro degli interni del Regno d'Italia. 4. Ferdinando di Sartirana.
Nota di Lunaria: anni fa, avevo già fatto uscire un pdf dedicato ai "Sepolcri" di Ugo Foscolo; lo ripubblico ora (2016) in un unico pdf insieme a questo commento Nella nostra letteratura Ugo Foscolo occupa un luogo particolarissimo, in adeguata rispondenza alla notevole complessità della sua figura.
in Il nostro Gramsci. Antonio Gramsci a colloquio con la cultura e la politica italiana., 2011
Edizioni Croce Roma, 2019
In the course of his life, Foscolo has never ceased to experiment with different literary ways, and some attempts haven't gotten over the rough stuff. We start from his very rich notes to reconstruct an important and essentially unitary strand of his research, centered around a new subjectivity, to be expressed in form of a novel. We identify three stages. The first core is composed of a set of sketches fictional, fragmentary and unconnected, known like Il Sesto tomo dell'Io or Frammenti di un romanzo autobiografico. The second reached complete form and was printed by the author: Notizia intorno a Didimo Chierico. The third is composed of a good number of letters, Lettere dall’Inghilterra, (Gazzettino del bel mondo) out of which we give only one essay.
Rassegna Storica Toscana, 2019
Simone Fagioli, “Un genio svolazza sempre su quella beata isola”, Ugo Foscolo da Londra a Firenze nel 1871, “Rassegna Storica Toscana”, LXV, 1/2019, pp. 81-122. Il 24 giugno 1871 dal cimitero londinese di Chiswich arrivano a Firenze i resti mortali di Ugo Foscolo, esuli dal 1827, per essere tumulati nella chiesa di Santa Croce. La complessa e sfarzosa cerimonia, resa possibile da un comitato costituito nel 1870 -composto, tra l’altro, da Ubaldino Peruzzi (presidente), Pier Silvestro Leopardi, Michele Coppino, Guido Corsini - è l’ultimo atto della Capitale del Regno a Firenze: dal 1 luglio 1871 Roma sarà la sede del parlamento nazionale e del potere che rappresenta. Angelo Bargoni, già ministro all’Istruzione pubblica, è incaricato dal Comitato di reperire i resti del poeta e sovraintendere il trasferimento. A Firenze Paolo Mantegazza gli esamina, alla ricerca del “genio”. In un’articolata rete di rimandi la salma di Ugo Foscolo assume il valore di simbolo del nuovo regno, in un intreccio tra Mazzini, Garibaldi, un Risorgimento didattico e una città, Firenze, ed una nazione, l’Italia, ancora alla ricerca di una propria identità. Il saggio ricostruisce le vicende politiche, culturali, organizzative dell’evento, utilizzando una scelta di documenti inediti in gran parte conservati presso l’Archivio storico del Comune di Firenze. "A genius still hovers over that blessed island..." Ugo Foscolo from London to Florence in 1871 On June 24th, 1871 the mortal remains of Ugo Foscolo, exiled since 1827, arrive from Chiswick Cemetery in London to be buried in the church of Santa Croce. The complex and sumptuous ceremony, made possible by a committee established in 1870 – composed, among others, of Ubaldino Peruzzi (president), Pier Silvestro Leopardi, Michele Coppino, Guido Corsini – is the last act of the Capital of the Kingdom in Florence: from July 1st, 1871 Rome will be the seat of the national parliament and the power it represents. Angelo Bargoni, former Minister of Public Education, is charged by the Committee with finding the poet's remains and overseeing their transferal. In Florence, Paolo Mantegazza examines them, in search of the "genius". In an articulated network of references, the body of Ugo Foscolo takes on the value as a symbol of the new kingdom, entangled with Mazzini, Garibaldi, a didactic Risorgimento and a city, Florence, and a nation, Italy, still in search of an identity of its own. The essay reconstructs the political, cultural and organisational vicissitudes of the event, using a selection of unpublished documents largely preserved in the Historical Archive of the Municipality of Florence.
Giuliana Nuvoli, Introduzione a Ugo Foscolo, "Ultime lettere di Jacopo Ortis", a cura di G. Nuvoli, Milano, Principato, pp. VII-XXX., 1986
L' Introduzione delinea i livelli di lettura del romanzo, il sistema dei personaggi, i modelli letterari di riferimento. Sono presenti, inoltre, schede storico-letterarie utili per la contestualizzazione dell' "Ortis" e, complessivamente, della figura di Ugo Foscolo.
I. L'ultima lettera 1. African cottage Luglio 1826. A Londra, in una casa squallida nella zona di Somers Town, Ugo Foscolo ospita il giovane amico Antonio Panizzi. Il lungo esilio inglese di Ugo, da qualche tempo, si è trasformato in vera e propria clandestinità: il poeta si nasconde sotto i falsi nomi di Mr. Flass, Florian, Mariatt o Emerytt per fuggire la turba dei creditori ai quali deve montagne di sterline. La clandestinità e l'anonimato, oltre alla miseria, lo costringono a vivere in un quartiere popolare, lontano dagli sguardi degli amici o dei conoscenti inglesi. Un paio d'anni prima ha dovuto abbandonare di corsa la residenza del Digamma Cottage, che aveva amorevolmente scelto, arredato, e organizzato a immagine dell'elegante ritiro di un gentleman dedito agli studi e agli ozi delle lettere. La fuga del Digamma Cottage è stato però l'inizio della fine: è seguita una peregrinazione tra casette, camere e appartamenti miserrimi, fino all'approdo all'African Cottage, anch'esso miserrimo. Sempre da un paio d'anni, però, in Foscolo è rinata la speranza di guadagnare decentemente e di nutrire se stesso e la figlia Floriana (al secolo Mary Hamilton) senza ricorrere a cambiali, stratagemmi e fughe. Poco dopo la fuga dal Digamma Cottage, infatti, ha stretto un contratto con William Pickering, editore in ascesa nel mercato inglese e vero e proprio filibustiere, che lo costringe a lavorare in condizioni disumane. Lo alletta, lo punisce e lo fustiga -per ridurlo a quel lavoro seriale cui uno scrittore italiano non è abituato con contratti, impegni e cambiali che gli fa firmare, ma di cui non rilascia copia. L'editore vuole così rassicurarsi sul fatto che Foscolo produca a ritmi industriali, senza distrarsi un momento.
Rassegna Europea di Letteratura Italiana, 2024
Rivista di Letteratura storiografica italiana, 2019
Sava Giuseppe, 2016
Natura Società Letteratura, Atti del XXII Congresso dell'ADI-Associazione degli Italianisti (Bologna, 13-15 settembre 2018), 2020
"Shakespeare: un romantico italiano", a cura di Raffaella Bertazzoli e Cecilia Gibellini, Firenze, Franco Cesati, pp. 101-126, 2017
L’ "Orazione a Bonaparte" di 'un giovine e libero scrittore' (Ugo Foscolo), in “Giornale Storico della Letteratura Italiana”, Torino 1999, vol. CLXXVI, Fasc. 574, pp. 239-268., 1999
Intorno a Boccaccio/Boccaccio e dintorni, 2019
UGO FOSCOLO TRA ITALIA E GRECIA: ESPERIENZA E FORTUNA DI UN INTELLETTUALE EUROPEO ATTI DEL CONVEGNO INTERNAZIONALE INTERDISCIPLINARE (NIZZA-LA MORTOLA, GIARDINI HANBURY, 9-11 MARZO 2017) , 2020
Ritratto tizianesco di Ercole Gonzaga, 2017
Censimento dei commentatori danteschi 2. I commenti di tradizione a stampa (dal 1477 al 2000)
All'ombra dei cipressi del Terraglio, 2022