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2014, Una difesa della filosofia, in Comunicazione Filosofica - Rivista Telematica di Ricerca e Didattica Filosofica, n° 33, pp. 8-18
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Riflessioni sistemiche, 2012
Can philosophy be committed with care? To the extent that caring is a practice, a further question is to be asked, i. e. Can philosophy be a practice? Actually philosophy was born as social practice and developed as a “care of the self” until Descartes. In order to revitalize the caring practice of philosophy now, it is helpful to remind ourselves of our peculiar social and cultural conditions and of our styles of life in the age of globalization. If philosophy is practiced as reflective thinking in many social contexts, then it can offer the proper tools to face the task of reframing the idea of subject after the modernity. The care of philosophy is feasible in a community, conceived as a space where a “munus”, a sort of duty, shows the boundaries of the individual cave and urges towards the frames of our identities. In a community of philosophical practice, caring thinking is the care of philosophy as well as the philosophy of the care.
A scuola è più importante adattarsi al mondo o immaginarne un altro?
Nelle pagine che seguiranno mi son limitato a parlare soprattutto di quei problemi filosofici sui quali mi è parso di poter dire qualcosa di positivo e di costruttivo, sembrandomi fuor di luogo una critica puramente negativa. Per questa ragione, la teoria della conoscenza vi occupa più spazio che non la metafisica, e alcuni problemi su cui si sono accanite le discussioni dei filosofi sono trattati molto brevemente, quando non li ho tralasciati del tutto.
Come se esistesse un diritto alla filosofia. Giochi di ruolo intorno alla professione del docente Christopher U. Chavez, Artes Liberales: Philosophia Advancing Humanitas Ennio De Bellis, Una prospettiva storico-filosofica: lo sviluppo delle capacità critiche come diritto civile nella società della conoscenza Jerome Fayle, Why philosophical discourse has the right to finally move beyond the "Eye-I" coordinates. Francesca Gambetti, La SFI e il diritto alla filosofia tra vecchie battaglie e nuove sfide globali 6. prospettIve
Sintesi La pandemia segnala la necessità di invertire la sequenza dei valori che ci hanno portato all'innominabile attuale: da Libertà, Uguaglianza, Fraternità a Fraternità, Uguaglianza, Libertà. Sarebbe oltretutto opportuno riconoscere che in Atene, verso i IV sec. a.C. hanno commesso un errore madornale chiamando Mortale chi invece doveva essere chiamato Terrestre. … L'epidemia del Corona Virus rappresenta una opportunità inaudita per far sorgere una coscienza planetaria in cui la Terra e i Mortali che la abitano siano visti e vissuti come un unico organismo vivente. La follia dell'Occidente si radica, come ci ha insegnato Severino, nel concetto greco di cosa per cui ogni ente è oscillante tra il nulla da cui sorge e il nulla in cui tramonta. Così concepita, ogni cosa è a nostra disposizione, è sotto il nostro dominio e può essere creata, trasformata, usata e gettata via senza colpa alcuna perché, in fondo, ogni cosa è niente: altrimenti come potrebbe essere il Nulla sua origine e destino? Ma il nichilismo non è la follia originaria, non è la prima follia. L'errore iniziale, il primo passo nel 'Sentiero della Notte', è stato quello di chiamare l'Uomo 'mortale'. Affibbiando all'uomo questa etichetta, la conseguenza necessaria è stata di fare della vita l'oggetto del contendere con gli Dèi. La vita: limitata la nostra e illimitata la loro. Loro che comunque pretendono di essere viventi, viventi senza misura. Da questa asimmetria sgorga la tonalità vendicativa del vivere umano: la nostra vita sarà pur limitata, ma noi possediamo la vissutezza (Bazlen) di cui gli Dèi son privi, e facciamo in po' quello che cazzo ci pare. La 'gloria' riservata al mortale è dunque quella di vivere per la vissutezza, oltretutto in modalità vendicativa. La presenza della morte ha distrutto ogni limite e permesso al mortale di vivere in un
Antonio Rosmini: Verità, Ragione, Fede, 2009
In questo anno si compie il primo decennio della pubblicazione dell'Enciclica Fides et ratio, di Giovanni Paolo II. Questo magnifico documento ripropone il pensiero costante della Chiesa Cattolica sulla natura della ragione umana e il suo rapporto colla fede nella rivelazione cristiana, nel contesto della filosofia e della teologia contemporanee. Como si era da aspettare, le reazioni sono state diverse, dall'entusiasmo fino all'indifferenza, senza che mancassero alcune critiche limitate a punti specifichi, ed altre mosse da chi sostengono una visione diversa sulla natura sia dell'atto razionale che dell'atto di fede.
Il Pensiero Storico. Rivista internazionale di storia delle idee, 2021
Recensione a N. Zippel, Con le parole dei filosofi Carocci, Roma 2021, pp. 136, €12.00. Dimmi che desiderio hai e ti dirò quale libro di filosofia leggere. Nicola Zippel è riuscito a consegnarci un prezioso e tascabile genio della lampada da portarsi ovunque ci assedino domande e dubbi. Ha proprio ragione nel ricordarci che la filosofia è bisogno insopprimibile in ciascuno di noi, se solo ci ricordiamo di mettere in connessione esistenza e pensiero.
Propongo un rinnovamento dei contenuti del corso di filosofia nei licei, tenendo conto delle riflessioni metafilosofiche e didattiche di due filosofi italiani contemporanei. La trattazione della storia della filosofia verrebbe ridotta in due terzi del tempo curricolare, e nel terzo restante si introdurrebbero contenuti teorico-pratici.
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La lotta con Proteo , ed. Bardin and Ciavolella (Florence: Casalini, 2000), pp. 467-477.
Byoblu - Informazioni classificate, 2024
Materiali di Estetica. Terza serie
Arte e filosofia del '900, a c. di M. G. Di Monte, V. Filamingo, E. Ludovici, Roma 2021, 2021
in corso di pubblicazione in Filosofia del diritto. Norme, concetti, argomenti, a cura di Mario Ricciardi, Andrea Rossetti, Vito Velluzzi, Carocci, Roma, 2013