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L’esame sistematico delle oscillazioni nella definizione dei termini “neoavanguardia” e “postmoderno” è alla base di questo studio che si sviluppa, quindi, attraverso l’analisi comparata di differenti contesti, con particolare riferimento a quello italiano (Gruppo 63) e a quello francese (Nouveau Roman). Si profila così un quadro articolato di esperienze narrative profondamente intrecciate tra loro, che apporta un valido e del tutto originale contributo alla discussione su categorie storiche ben consolidate nell’ambito della storia letteraria e della teoria critica del secondo Novecento.
Delle numerose narrazioni e degli svariati esempi che la storia offre per analizzare adeguatamente la problematica dell'incontro che l'io fa dell'altro, senza dubbio la scoperta dell'America rappresenta un esempio paradigmatico per la trattazione del caso. Innanzitutto perché costituisce l'incontro tra civiltà più straordinario che sia mai avvenuto nella storia, ma anche perché è la scoperta dell'America che davvero annuncia e fonda la nostra attuale identità. Anche se ogni data con la
2010
Il «Corriere della Sera» ha recentemente pubblicato un reportage intitolato La narrativa dei nuovi italiani. Una lingua, doppie identità, a cura di Alessandra Coppola, la quale ha contemporaneamente inaugurato, nel sito dello quotidiano, il blog nuovitaliani.corriere.it, dedicandolo «a tutto quello che si muove nella nostra "mixité", la promiscuità tra culture e mondi che sta cambiando la fisionomia del Paese. Nuovi arrivati e seconde generazioni, chi rinnova il permesso di soggiorno e chi è riuscito a ottenere la cittadinanza, lavoratori solitari con famiglie distanti, coppie miste e contente. Appassionati studenti di italiano e scrittori nati all'estero che già dominano la lingua.» 1
VENEZIA SETTECENTO. Studi in memoria di Alessandro Bettagno. Edited by Bozena Anna Kowalczyk, 2015
On the drawings by Pietro Antonio Novelli: new attributions and old confusion.
Commixtio Forme e generi misti in letteratura, 2017
Vengono esaminate, sotto i profili del mito e della simbologia, le figure di animali fantastici o reali e di esseri mitici dalla natura mista umana ed animale
2009
Sommario La scuola tradizionale appare inadeguata per fare fronte ai profondi cambiamenti della società. Rispetto a 50 anni fa, si è passati da una scuola di elite a una scuola di massa. Inoltre l'avvento della società della conoscenza e la pervasività delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione richiedono individui con nuove competenze, con un nuovo tipo di alfabetizzazione e con capacità di imparare lungo tutto l'arco di tutta la vita, in una pluralità di luoghi diversi. Altre spinte al cambiamento della scuola vengono dai fenomeni di migrazioni mondiali e dall'esigenza di un'educazione a modelli di vita compatibili con uno sviluppo sostenibile. A fronte di tali spinte è necessario immaginare un grande cambiamento volto a creare una scuola nuova, dinamica, capace non solo di riflettere gli sviluppi della società in cui opera, ma anche di contribuire a qu sti sviluppi, piegandoli ai bisogni più profondi degli uomini nel rispetto dell'ambie...
Nonostante la loro cura scrupolosa nel classificare e catalogare, talora addirittura in modo cavilloso, i generi letterari, gli antichi grammatici e critici sembrano averne letteralmente dimenticato uno, il cosiddetto 'romanzo greco' o 'romanzo ellenistico', lasciando ai moderni il difficile compito di riconoscerlo, definirlo e -cosa non meno importante-dargli un nome. Il termine 'romanzo', infatti, riferito ad un genere della prosa antica, è un evidente anacronismo, che mentre tenta di stabilire con il romanzo moderno somiglianze soprattutto esteriori e formali (racconto in prosa di una certa ampiezza, con una trama unitaria, incentrata su avventure, peripezie, viaggi), finisce soprattutto per dichiarare la difficoltà dei moderni nel definire questo tipo di produzione. Nel silenzio degli antichi, infatti, che evidentemente non lo ritenevano degno dell'attenzione degli uomini colti, appare difficile persino capire come essi designassero questo filone narrativo, al di là forse di termini generici quali fabula in latino o λόγος o διήγησις in greco.
Le forme del romanzo italiano e le letterature occidentali dal Sette al Novecento, 2010
Così ad esempio Giacomo Debenedetti: «la poetica del romanzo nuovo, creato dal nostro secolo, nasce in antitesi alla precedente poetica del romanzo naturalista. I campioni, gli esempi iniziali e forse a tutt'oggi insuperati, gli archetipi insomma del nuovo romanzo, sono quelli lasciati da Joyce e da Proust», Il romanzo del Novecento, Milano, Garzanti [1960-1966, 1992 3 , p. 513. 2 Per stare sempre a Debenedetti, «Alla ricerca delle cause sostituisce il senso delle cose. Ma uno dei caratteri del senso delle cose è proprio di balenare e di sfuggire, di essere privo di stabilità, di promettere certezze che poi non diventano mai un sicuro possesso del quale si possa disporre a nostro piacimento»; «Nella narrativa nuova non importa più l'organizzazione, importa l'apparizione di quegli oggetti, dei quali bisogna sciogliere il mutismo esistenziale. La narrativa precedente era esplicativa, quella nuova è interrogativa»; «[i romanzi] Interrogano per cercare, forse invano, il senso del destino di un uomo dissociato, dilacerato », ivi, pp. 514, 515, 517. 3 Una linea trasversale collega le ultime prove del naturalismo spiritualista spagnolo (Benito Pérez Galdós, Emilia Pardo Bazán) a quelle della generazione successiva, influenzata da Schopenhaeuer e da Nietzsche (Valle-Inclán, Baroja, Azorín, Unamuno, per citare i nomi più noti). L'idealismo e il pessimismo che caratterizza la maggior parte di questi autori, alcuni di essi convinti antidannunziani, va al di là del soggettivismo decadente per inoltrarsi in un disorientamento esistenziale di maggior portata. Così si esprime, ad esempio, il personaggio di Baroja, Andrés Hurtado: «Uno tiene la angustia, la desesperación de no saber qué hacer con la vida, de no tener un plan, de encontrarse perdido, sin brújula, sin luz adonde dirigirse. ¿Qué se hace con la vida? ¿Qué dirección se le da? Si la vida fuera tan fuerte que le arrastrara a uno, el pensar sería una maravilla, algo como para el caminante detenerse y sentarse a la sombra de un árbol, algo como penetrar en un oasis de paz; pero la vida es estúpida, sin emociones, sin accidentes, al menos aquí, y creo que en todas partes, y el pensamiento se llena de terrores como compensación a la esterilidad emocional de la existencia», PIO BAROJA, El árbol de la ciencia [1911], Madrid, Caro Raggio-Cátedra, 1990 6 , pp. 167-168. Per una ricognizione trasversale di questo periodo storico-letterario, cfr. JOSÉ-CARLOS MAINER, La Edad de Plata . Ensayo de interpretación de un proceso cultural,
La realtà rappresentata. Antologia della critica sulla forma romanzo 2000-2016, 2019
Il successo planetario di narrazioni a cavallo fra i generi, da Gomorra di Roberto Saviano fino a Preghiera per Cernobyl del premio Nobel Svjatlana Aleksievič e molti altri, ha rappresentato negli ultimi anni l'occasione di un ripensamento critico profondo della forma-romanzo, tanto nella sua morfologia quanto nelle sue declinazioni particolari. È vero, come afferma Mario Vargas Llosa, che solo il romanzo può darci una «presa diretta e totalizzante dell'essere umano» o ha forse ragione Berardinelli quando parla, denunciandolo, di un genere ormai «più merceologico che letterario»? E quali sono oggi i rapporti tra la rappresentazione romanzesca e una realtà percepita come sempre più complessa, se non sul punto di dissolversi nell'immateriale della mediatizzazione? Attraverso le pagine di molti fra i contributi critici più interessanti degli ultimi anni, l'antologia permette di comprendere le rappresentazioni romanzesche della realtà, aprendo così anche ad una più articolata comprensione del mondo contemporaneo. I cappelli introduttivi premessi ad ogni brano antologizzato permettono inoltre di contestualizzare e mettere a fuoco i nodi teorici principali della letteratura critica.
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Elvio Chiricozzi / Roberto Pietrosanti Migranti, 2000
Moderno e modernità: la letteratura italiana, Atti del XII Congresso Nazionale ADI (Roma 17-20/09/2008), a cura di Clizia Gurreri, Angela Maria Jacopino, Amedeo Quondam, Roma, Dip.to di Italianistica e Spettacolo Sapienza, 2009