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2013
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195 pages
1 file
Le Medie Imprese Multinazionali del Quarto Capitalismo, 2010
The paper provides an analysis of the internazionalization of medium-size italian industrial enterprises that aims to become multinational companies. This work takes inspiration from the essay by Mariotti and Mutinelli (2009) on the evolution of italian multinational enterprises and the role of “fourth capitalism”, but it differs from essay of these authors because it adopts different databases and it looks at many other variables apart from employment, which is instead the only variable used by Mariotti and Mutinelli. Moreover the present paper concentrates specifically on industrial multinational firms of “fourth capitalism”, that is the set of the medium and medium- large firms that mostly grow in the foreign markets either through exports or through foreign direct investment. It also offers an empirical descriptive picture regarding the performance of medium-size italian multinational enterprises with respect to large multinational companies and also against those medium size enterprises that are not multinational companies because they are poorly equipped to deal with the internationalization process in its complexity and its risks. However, the descriptive analysis provided allow us to draw a profile of medium-sized multinational companies characterized by a complex strategy towards internationalization, where innovation has a key role, but equally important are the flexibility and specialization in production, since even these latter elements guide the choices to invest and produce abroad. But it is also important the commercial dimension, that leads to point to the direct supervision of foreign markets and looking very carefully to customers, offering them a wide range of services. Finally the paper points out some critical issues such as high taxation, insufficient institutional support for internationalization, the high external costs, such as energy, lack of skilled human capital available in the labor market due to inadequate policy training.
SUMMARY FROM HERO TO ZERO COMMITMENT AND POVERTY AMONG CUBAN PHYSICIANS As of 2014, approximately 50.000 Cuban health workers are serving in 65 countries all over the world. Such a huge amount of human resources, coming from a non-wealthy country, has pushed many authors to raise the question about which reasons are animating Cuba solidarity in Global Health. This article aims to explore the micro-dynamics of this phenomenon, so far disregarded from scientific literature, by analyzing a Cuban physician life story and the ethnographical data collected in some Cuban clinical facilities during a three years fieldwork in la Havana.
2012
Indice Introduzione. Le medie imprese italiane e il marketing (Maria Rosaria Napolitano e Alessandro De Nisco) VII 7 Community market e coopetition. Il caso Microgame -"People's Poker" (Antonella Garofano e Alessandro De Nisco) 95 7.1 Una storia di scommesse vincenti 95 7.2 Il mercato italiano del gioco online 98 7.3 Il network People's: un equilibrio tra collaborazione e competizione 102 7.4 La community People's Poker 105 XIV Introduzione giorni nella splendida Bassano del Grappa, Raffaele Carlino, Presidente di Carpisa insieme ai suoi collaboratori Daniela Crocco e Andrea Sermoneta, Fabrizio D'Aloia, Presidente e CEO di Microgame, Giuseppe D'Avino, Amministratore Delegato di Strega Alberti, Enzo Mataluni, Amministratore Delegato del gruppo Mataluni con i suoi collaboratori Gianluca Compare e Antonello De Nicola e infine Paolo Malvaldi, Responsabile Marketing del gruppo Sammontana. Un ringraziamento aggiuntivo e doveroso va alle imprese e agli imprenditori che oltre ad aver messo a disposizione il proprio tempo hanno anche contribuito a sponsorizzare questa ricerca: Microgame, Montegrappa 1912, Carpisa e Oleifici Mataluni.
Quando si parla di capitalismo cognitivo, si fa riferimento alla nuova fase di accumulazione che si sta sostituendo a quella industriale-fordista. Con lo sviluppo del paradigma fordista di produzione, l'accumulazione capitalistica fondata sulla produzione materiale giunge al suo apogeo. La divisione smithiana del lavoro, fondata sulla parcellizzazione delle mansioni lavorative, si estende al suo massimo. I risultati quantitativi sono ben noti. In soli 50 anni, l'organizzazione taylorista della produzione è in grado di produrre una crescita della capacità produttiva di gran lunga superiore a quella di tutta la storia precedente dell'umanità. La crisi del paradigma fordista, che inzia nei tardi anni Sessanta e raggiunge il suo apice a metà degli anni Settanta, è in primo luogo crisi della produttività materiale che deriva dallo sfruttamento delle economie di scala statiche (da dimensione e da automazione rigida) e della domanda standardizzata, nonché degli effetti negativi dovuti alla rigidità produttiva e tecnologica del fordismo. La fuoriuscita dal fordismo nel ventennio, che dalla metà degli anni '70 giunge ai primi anni Novanta, porta alla sperimentazione di più alternative, tutte caratterizzate dalla necessità di sviluppare forme di accumulazione più flessibili. Definiamo tale periodo con il termine "post-fordismo", per indicare ciò che si vuole superare ma non ancora ciò che consente di cogliere le caratteristiche peculiare del nuovo "regime" di accumulazione 1 . La fase post-fordista si caratterizza così per la compresenza in contemporanea di più modelli produttivi: dal modello toyotista giapponese del "just in time" di derivazione taylorista 2 , al modello dei distretti Dipartimento di Economia, Università di Pavia, Italia, Rete Euromayday: www.precaria.org. 1 Il termine "regime di accumulazione" fa parte dei concetti di base della "scuola di regolazione" francese e serve ad indicare una modalità di organizzazione del lavoro, della tecnologia e dei meccanismi di redistribuzione del reddito che definiscono una certa fase storica dell'evoluzione capitalistica. Cfr. R.Boyer, Fordismo e Postfordismo, Edizioni Egea, Milano, 2007. 2 Cfr., tra gli altri, T.Ohno, Lo spirito Toyota. Il modello giapponese della qualità totale. E il suo prezzo, Einaudi, Torino, 2004, G.Bonazzi, Il tubo di cristallo. Modello giapponese e fabbrica integrata alla Fiat, Il Mulino, Bologna, 1993, M. Revelli, "Economia e modello sociale nel passaggio tra fordismo e toyotismo" in P.Ingrao, R.Rossanda (a cura di) Appuntamenti di fine secolo, Manifestolibri, Roma, 1995, pp. 5 Per un'analisi più approfondita, cfr. A. Fumagalli, Bioeconomia e capitalismo cognitivo. Verso un nuovo paradigma di accumulazione, Carocci, Roma, 2007. Si veda anche, A.Arvidsson, Brands: meaning and value in media culture, Routledge, Abingdon (UK), 2006.
Un'impresa capitalistica (ICa) è connotata dai diritti di controllo sulle attività economiche da parte degli investitori privati; tali diritti consistono principalmente nella possibilità di organizzare il funzionamento dell'impresa, di stabilirne i confini, di ottenere la differenza tra ricavi e costi. In termini meno aulici, tali diritti indicano la possibilità di usare discrezionalmente il tempo dei lavoratori, di decidere chi viene licenziato, di appropriarsi degli utili. Da oltre un secolo, le ICa medio-grandi sono di solito gestite da manager, quali rappresentanti degli investitori, e la loro proprietà è collettiva, in quanto suddivisa tra molti soggetti.
The paper attempts to stress the concept of immanence, as it has been developed by Deleuze and Guattari through Spinoza, in order to provide a critique of the so called platform capitalism. The digital dimension of economy and politics in fact represents a sort of a counterattack versus Deleuze and Guattari's philosophical perspective of emancipation and the goal of the paper becomes to reactivate such a perspective by reading the works of two important contemporary scholars: Frédréric Lordon and Antoinette Rouvroy. While Lordon represents a powerful way to reactivate Spinoza's immanence in order to provide a new affirmative politics, Rouvroy shows to what degree contemporary capitalism, through its «algorithmic governmentality», is short-circuiting some of the concept developed by the French Theory (from Simondon's transinvidual to Deleuze and Guattari's rhizome and plan of immanence). With the help of these authors and of Benjiamin Bratton, the paper finally shows Immanence's symptoms of weakness in front of such a capitalism, and it attempts to recharge or reload the very immanence taking care of " ingenium " , conceived as the fundamental concept of a new micropolitics.
IPSOA SCUOLA D'IMPRESA.
Dopo un secolo di vincoli valutari, all'inizio degli anni '90 del secolo scorso si giunse alla completa liberalizzazione per cui l'Italia entrò a far parte dei Paesi globalizzati. Un momento fondamentale (di profonda svolta) di tale processo di liberalizzazione fu la Legge 26.9.1986, n. 599. Essa sostituì, tra l'altro, il secolare principio giuridico del "tutto vietato salvo quello autorizzato" con l'opposto principio del "tutto è libero salvo quello vietato". La strada era ormai aperta; di lì a poco tutti i vincoli alla libera circolazione dei capitali, merci e servizi verranno abbattuti. L'articolo prende in esame tale legge e come essa incise sulla normativa nazionale sui movimenti di capitali (azioni, obbligazione, fondi comuni, partecipazione a consorzi). Parla anche del ruolo svolto dalla Comunità Economica Europea-CEE. Vedi anche articolo del 2007, "L'Italia verso la globalizzazione".
La presente relazione si occupa di analizzare nello specifico l'opera Capitalismo, desiderio e servitù di Frédéric Lordon (DeriveApprodi, Roma 2015), soffermandosi in modo particolare sul lavoro e il nuovo senso della mobilitazione salariale contemporanea.
Questo lavoro vuole essere una ricognizione delle aggettivazioni del termine capitalismo, non un'analisi semantica dello stesso, ma piuttosto una mappa che orienti il lettore verso un universo vario e complesso di riflessioni che nel corso della storia hanno fatto perno sul termine capitalismo per spiegare dinamiche economiche molto diverse tra loro.
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Estudos Italianistas. Ensino e aprendizagem da língua italiana no Brasil. Carolina P. Torquato e Sergio Romanelli (Orgs.), 2014
M. Albana, I medici nella documentazione epigrafica dell’Italia tardoantica: qualche esempio, 2018
Rassegna Economica 2015, 2016
Treccani.it Lingua italiana, 2022
Dissertation for Licence in Theology and Patristic Sciences, 1995
Rivista italiana di diritto e procedura penale , 2018
Archivio Teologico Torinese, 2013