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F. Imbesi Indagini su alcune chiese di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), in Galleria III (luglio-dicembre 2021) - Supplemento
in "Lo stato delle indagini sulla sepoltura di Antonello da Messina", Archivio Nisseno 23 (2019), Supplemento 2, pp. 35-64
Indagine sulle evoluzioni architettoniche della chiesa, 2019
L’idea di questo libro è maturata negli ultimi anni come frutto di lunghi e interessanti colloqui avuti con Don Ermanno Turla, uomo di grande cultura, sensibilità artistica e amore per il patrimonio che la Parrocchia di Pisogne custodisce. L’obiettivo principale era quello di realizzare una pubblicazione orientata al pubblico, quindi il più possibile divulgativa, senza tuttavia cadere nel semplicismo o, peggio, nell’approssimazione. Un secondo obiettivo era quello di pubblicare una serie di notizie storico artistiche sulle chiese di Pisogne, quelle chiese che, pur ricche di storia e opere artistiche, sono messe in ombra da quel gigante che è Santa Maria della Neve, con il ciclo del Romanino oggetto, negli ultimi lustri, di innumerevoli studi. Per questo motivo, ed anche perché Santa Maria della Neve non è più officiata, non ne parleremo in questo libro. Infine, il terzo obiettivo era quello di fornire uno strumento divulgativo orientato anche ai numerosi turisti che visitano le sponde dell’alto Sebino, quindi un’opera che potrebbe ben figurare tra gli strumenti promozionali dell’Amministrazione comunale di Pisogne. Per questo motivo ho aggiunto la sezione in inglese. Con queste premesse, la presente edizione si caratterizza per avere, al suo interno, tre linee di testo ed una fotografica, la quale accompagna i testi non pedissequamente, ma cercando di avere una sua logica iconografica per il visitatore che, col libro in mano, si appresti alla visita delle chiese di Pisogne. Il primo testo che si incontra aprendo il libro è quello in inglese, scritto in corsivo, che è la traduzione del testo italiano, scritto regolarmente. Questi testi hanno lo scopo di accompagnamento generale nella visita delle chiese, una sorta di guida turistica. La seconda serie di testi è contenuta in box retinati ed approfondiscono temi specifici. Anticipo eventuali critiche dicendo che si tratta di approfondimenti con un taglio divulgativo. Una seconda osservazione potrebbe riguardare la scelta dei temi. Su questo punto mi sono arrogato il diritto esclusivo ed inappellabile di scelta, con l’unico criterio di soddisfare alcune curiosità; una prossima edizione potrebbe rivedere o ampliare questa scelta. Infine il corredo iconografico che, in accordo con Don Ermanno, ho voluto particolarmente ricco, dettagliato e di grande formato. Una scelta che è in linea con le principali tendenze editoriali attuali. Prima di lasciare il lettore, un avvertimento e una richiesta. Da molti anni sono conosciuto come fotografo, sia commerciale, sia di libri d’arte, e da parecchio tempo anche come redattore di libri ed articoli a carattere escursionistico o naturalistico. Questo è il primo libro nel quale mi cimento come redattore nel tema storico artistico, tema che, fin dal liceo, mi ha sempre appassionato, ma che fin’ora non avevo osato affrontare per il pubblico, a parte una serie di libretti sulla Grande Guerra nell’area del Castellacio e di Presena, realizzati per il Comune di Ponte di Legno con gli auspici dell’Associazione “Amici di Cima Lagoscuro”. Chiedo quindi al lettore la sua preziosa collaborazione a volermi fornire suggerimenti, correzioni o anche semplici spunti di riflessione che mi saranno sicuramente utili per una prossima edizione che, spero, potrà riguardare anche le altre chiese del territorio di Pisogne.
2013
Il progetto Piazza Duomo prima del Duomo, in cui si inserisce il riallestimento dell’area archeologica sotto il sagrato della Cattedrale, si pone come obiettivo la ricostruzione del processo formativo che durante due millenni di frequentazione ha determinato la conformazione della piazza come la vediamo oggi. L’iniziativa di ricerca e valorizzazione, proposta dalla Cattedra di Archeologia Medievale dell’Università Cattolica, ha preso avvio nel 1996 con alcuni sondaggi all’interno del battistero di San Giovanni alle Fonti (Lusuardi Siena et al. 1997, p. 40; Lusuardi Siena, Sannazaro 1995-97; Lusuardi Siena 2000; Lusuardi Siena, Sannazaro 2001) ed è stata sostenuta dal Comitato per le Celebrazioni dell’Anno Santambrosiano; si tratta quindi di un progetto maturato da lungo tempo e tuttora in corso che, dopo aver preso le mosse da una rilettura in chiave topografica della celebre lettera del 386 di Ambrogio alla sorella Marcellina (Lusuardi Siena 1996), ha affrontato negli anni, anche a...
Le indagini di questo contributo partono da una ricerca incentrata sul territorio e le vicende storico-artistiche del sito medievale di Mongialino 1 . Allo scopo di riscoprire il territorio nella sua complessità, si prenderanno in considerazione le componenti culturali e religiose. In particolare ci si riferisce allo studio della chiesa che si erge alle pendici del castello. Quello che, ad una prima impressione, sembrava essere un monumento moderno, ad un'analisi più accurata, ha rivelato delle preesistenze medievali. Questo dato inaspettato ha aperto nuovi ed inediti fronti di ricerca. La sorpresa è stata molta quando ci si è trovati a doversi confrontare con un monumento fi no ad ora trascurato e che, per la facies architettonica e la raffi natezza di certi particolari, merita di ritrovare maggiore attenzione da parte degli studiosi. La penuria di fonti lascia ancora aperti molti interrogativi.
Dialoghi sull’archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo (Atti della III Rassegna annuale di studi, ricerche e notizie di scoperte promossa dalla Fondazione Paestum, III Convegno Internazionale, Paestum 16-18 Novembre 2018), Paestum, pp. 217-224, 2019
Tutti i contributi pubblicati negli Atti sono soggetti a peer review da parte di due referees di cui uno esterno al Comitato Scientifico del Convegno. Il referaggio è a doppio anonimato; l'elenco dei referees è conservato presso la segreteria della Fondazione Paestum e della casa editrice Pandemos s.r.l., e pubblicato ogni anno sul sito della stessa Fondazione all'indirizzo www.fondazionepaestum.com/ Dialoghi sull'Archeologia/ Atti
2014
L'elaborato di tesi si sviluppa in una prima sezione in cui è descritta la Chiesa di S.Paolo a Ripa d'Arno, dal punto di vista storico e architettonico, e le sue problematiche strutturali. Una seconda in cui viene esposto il programma di indagini geotecniche che hanno condotto alla definizione del profilo stratigrafico, delle caratteristiche fisico-meccaniche di ogni strato e della sua variabilità spaziale, dunque la descrizione del profilo stesso. La terza parte è dedicata alla campagna di indagini geoelettriche volte alla definizione di piano di posa e geometria delle fondazioni. Nella quarta sezione si affronta, in riferimento alle prescrizioni normative delle NTC-08 e delle "Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale",il tema della Risposta Sismica Locale discutendone i principali metodi di analisi. La quinta ed ultima parte delinea i dati di input necessari alla valutazione della Risposta Sismica Locale nel caso del...
F. Imbesi, La cripta dei sacerdoti di Pozzo di Gotto, in «Agorà» 60, Aprile-Giugno 2017, pp. 55-59
Nei primi decenni del XII secolo si realizzano in Sicilia numerosi edifici religiosi, le cui absidi seguono in genere i modelli bizantini, ma non mancano soluzioni originali. Tra le chiese basiliane del Val Demone si distingue quella dei Santi Pietro e Paolo a Casalvecchio Siculo (1117-1172), la cui abside centrale assume esternamente la forma di una torretta a pianta rettangolare, che include due nicchie pentagonali negli spazi di raccordo con la curva interna. Tutte e tre le absidi della chiesa di Sant’Andrea a Piazza Armerina (ante 1148) presentano esternamente un profilo rettilineo e la massiccia struttura muraria ingloba la torre campanaria. Nella cappella palatina di Palermo, consacrata nel 1140, le tre conche sono unificate posteriormente da un volume poligonale, il cui riferimento più prossimo va ricercato nei modelli bizantini. L’analisi delle strutture murarie evidenzia che tale geometria viene fissata fin dalla realizzazione della primitiva cappella del palazzo (la cosiddetta cripta), su cui poggia la chiesa superiore. Lo sperimentalismo planimetrico che si rileva in questi esempi, forse favorito dalle ridotte dimensioni degli edifici, verrà in seguito abbandonato in favore di soluzioni più consuete, privilegiando nelle absidi delle grandi cattedrali gli aspetti prettamente decorativi.
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Un paesaggio medievale tra Piemonte e Liguria. Il sito di Santa Giulitta e l’Alta Val Tanaro, 2019
LUSUARDI SIENA S. - RUGGIERI A. - AIROLDI F. - BARATTO C. - DELLÙ E. - MONTI E. - SOLCIA C. 2011, Recenti indagini nel complesso episcopale milanese, «Archeologia, Uomo, Territorio» 30, (Atti del Convegno “30 anni di trasformazioni nelle conoscenze e metodologie archeologiche a Milano”), 2013
Ecclesia creditur esse antiquissima. La pieve di Santa Maria e il territorio di Piadena tra Alto e Basso Medioevo, a cura di Marco Baioni e Mariella Morandi, SAP Società Archeologica, Quingentole (Mn) , 2023
Archivio Storico Messinese , 2022
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 449, 2019
http://www.ub.edu/claustra/Monestirs/view/661, 2013
… FastiOnLine documents & …, 2008
Architettura ed altri insediamenti della Compagnia di Gesù nelle Marche del Centro-nord,, 2014
Le chiese del villaggio medievale di Lorzia a Bono (SS), 2018
Il bagno ebraico di Siracusa e la sacralità delle acque nelle culture mediterranee, 2014
Architettura ed altri insediamenti della Compagnia di Gesù nelle Marche del Centro-sud, 2013