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Il manoscritto It. 379b della Biblioteca Estense Universitaria di Modena è uno degli autografi più importanti delle lettere di Tasso: raccoglie poco meno di un’ottantina di testi, scritti con ogni probabilità tra il 1587 e il 1589, in una redazione costellata di varianti d’autore, e nella quale è dunque ben visibile la faticosa scrittura tassiana nella stagione successiva a Sant’Anna. L’edizione mira a illustrare le ragioni del manoscritto e a chiarire le dinamiche che legano Tasso ai suoi diversi corrispondenti in quel ristretto arco cronologico, caratterizzato dai soggiorni a Roma e Napoli e dall’avvio dei contatti che lo avrebbero portato a Firenze nel corso del 1590; allo stesso tempo, in una prospettiva più ampia, l’analisi del codice estense ha l’obiettivo di riaprire la discussione sul testo e sull’ordinamento cronologico delle lettere, in vista di una nuova edizione critica e commentata dell’epistolario tassiano.
SOMMARIO Aminta, Atto I, Coro Liberata, X 63-67. L’ oblio e le metamorfosi al Mar Morto Liberata, XIV 57-67. Il canto della sirena sull’Oronte Liberata, XV 55-66 “Il dolce canto e rio” delle sirene all’isola Fortunata Liberata, XIV 3-12. Il sogno di Goffredo Liberata, XVIII 11-14. L’ascetica ascesi di Rinaldo
"Le forme del comico", Atti del XXI congresso dell’ADI-Associazione degli Italianisti (Firenze, 6-9 settembre 2017), Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2019, pp. 560-572
de' Pazzi e Giovan Battista Strozzi: stanze in lode e in biasimo della donna Dopo una breve introduzione sulla tradizione misogina nella poesia italiana delle origini e del Rinascimento, il contributo si concentra in particolar modo su una tenzone in ottave fra Torquato Tasso e il cavaliere di Malta Antonio de' Pazzi in lode e biasimo delle donne, alla quale viene accostato un contemporaneo poemetto misogino in ottava rima del fiorentino Giovan Battista Strozzi il Giovane. Vengono anzitutto scandagliati i contatti biografici e letterari fra i tre autori nelle città di Firenze e Roma, fra la corte medicea, il cenacolo del Cardinale Cinzio Aldobrandini, e l'Accademia dei Pastori Tiberini; quindi, proponendo una più bassa datazione per lo scambio di versi fra il Pazzi e il Tasso, si procede ad un'esegesi in parallelo dei tre testi. Chiude il contributo un'appendice volta a mettere in luce la comune amicizia dello Strozzi e del Pazzi, dopo la morte dell'autore della «Liberata», anche con Giovan Battista Marino, con cui i due poeti fiorentini intrattennero corrispondenze epistolari e poetiche.
"Dialoghi Mediterranei", bimestrale on-line dell'Istituto Euroarbo di Mazara del Vallo, n. 55, 1 maggio 2022
Tasso, i poeti guerrieri e il mecenatismo al femminile istitutoeuroarabo.it/DM/tasso-i-poeti-guerrieri-e-il-mecenatismo-al-femminile/ di Rosario Lentini Nel 1453 Costantinopoli (ex Bisanzio), caduta in possesso di Maometto II «il Conquistatore» e, quattro anni dopo, ridenominata Istanbul, diventava capitale di un vasto dominio ottomano che, fino alla morte di Solimano il Magnifico (1566), si sarebbe sviluppato dalla frontiera col Marocco fino al golfo Persico, dalle rive del mar Nero al Sahara, al Sudan e ad Aden. Uno degli effetti di questa espansione fu che i due regni, di Napoli e di Sicilia, cominciarono a subire la forte pressione turca esercitata con frequenti incursioni piratesche. Perciò, dalla seconda metà del Quattrocento, oltre che incrementare la costruzione di navi da guerra, si avviò unʼintensa opera di fortificazione e difesa passiva dei litorali e dei porti e lʼIsola sarebbe diventata la frontiera tra i due mondi, musulmano e cattolico; ultimo baluardo che avrebbe accolto i migranti bizantini o i molti profughi albanesi che qui si sarebbero integrati o avrebbero fondato proprie comunità. A ciò si aggiunse, dal 1504, anche il pericolo rappresentato dalle azioni corsare del temibile Khair ad-dīn (Barbarossa) e dei suoi tre fratelli, al servizio del sultano ottomano, che rendevano molto rischiosa la navigazione nel Mediterraneo e la vita delle popolazioni costiere, spesso depredate o rese schiave. Donna, cʼhavete di color lucente / Lʼantica faccia si dipinta e tesa; / Ne altra fu giamai la vostra impresa, / che con quel viso inadescar la gente /
«Sinestesieonline», XIII, 44, 2024 (speciale Summer School "Dalla modernità a Gesualdo. Percorsi internazionali di studi letterari, storici e artistici", VI edizione)
Uscito a settembre 2018, il secondo volume di un nuovo manuale di Letteratura italiana per l'Università, firmato da Giancarlo Alfano, Paola Italia, Emilio Russo e Franco Tomasi, con la collaborazione di Claudia Bonsi, Laura Carotti, Giuseppe Crimi, Giovanni Ferroni. Si presenta uno specimen con copertina, frontespizio, indice e alcuni capitoli (Ugo Foscolo, Dei Sepolcri).
2019
Pubblicato in «Nuova Secondaria», a. XXXVI, 5 gennaio 2019, pp. 41-43
Latino e Romanzo -Le lingue romanze formano un gruppo di idiomi affini; esse sono, infatti, la continuazione diretta del Latino e non vi è interruzione tra Latino e Romanzo. Le lingue romanze sono l'unico esempio di un gruppo di lingue geneticamente affini di cui si sia conservata la fonte comune, ovvero il Latino.
2017
Nel 2005 ha inaugurato la stagione del Rossini Opera Festival con una nuova produzione di Bianca e Falliero e quella del Carlo Felice con Don Giovanni. Ha debuttato nel Barbiere di Siviglia a Zurigo, nel Don Giovanni al Théâtre des Champs-Elysées a Parigi, in Così fan tutte con Muti alla Staatsoper di Vienna, dove è poi tornato per Anna Bolena, in Maometto II a Tokyo e in Rigoletto al Covent Garden. Dal 2009 abbandona progressivamente i ruoli del belcanto del primo Ottocento a favore di ruoli più lirici: dopo i debutti nei
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Tasso und die bildenden Künste, 2018
“Vallotti as the Ideal German Good Temperament” in Harpsichord & fortepiano, Volume 15, no. 1, pp. 9-14. UK 2010, 2010
Da Dante a Tasso. Contributo a una storia letteraria della soggettività moderna in Italia, 2024
Gli antichi e i moderni. Studi in onore di Roberto Cardini, Firenze, Polistampa, 2009, p. 719-738., 2010
L'indice dei libri del mese, 2023
"Studi Tassiani", 2010
L'officina letteraria e culturale dell'età mazziniana (1815-1870), 2013