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di Alessio Leggiero LUCIANI, Pietro. -Nacque a Salerno nel febbraio del 1823. Di famiglia agiata, ebbe il primo educatore nel padre, Gregorio, uomo di deciso orientamento liberale che nel 1799 aveva aderito alla Repubblica napoletana e nel 1820 aveva preso parte al moto costituzionale.
Corradino Luciani, 2023
Corradino Luciani di Teora (AV) fu allievo (come tanti altri giovani irpini) di Giovanni Bovio, professore di Filosofia del Diritto presso lo stesso Ateneo. E fu proprio in quegli anni che iniziarono a risvegliarsi in lui come in molti altri quelle idee socialiste e di libertà di pensiero. Il primo a parlare di Corradino fu l'amico Ferdinando Cianciulli su il Grido del 7-8 gennaio 1910, in occasione della sua morte: <<Ancora studente partì per l'America fiducioso di poter trovare una società basata su principi di libertà e uguaglianza, invece si ritrovò a fare i conti con discriminazione e sfruttamento. Decise però di restare per dare voce agli umili. … Nel luglio e agosto del 1909 si addossò il faticoso incarico di un lungo viaggio di propaganda per conto del giornale "La Plebe", fondato da Carlo Tresca, che lo presentò al pubblico come conosciutissimo nel giornalismo e stimato dai compagni degli Stati Uniti. E fu sul campo a professare le sue convinzioni in mezzo alle file dei minatori. Quel viaggio gli costò la vita. Subito dopo si ammalò e venne operato di appendicite, senza che però si fosse mai più ristabilito. … Collaborò con vari giornali e riviste,
2014
di lettera al marchese Gino Capponi, Scelta di prosatori italiani, uscito sull'«Antologia» il 1° gennaio 1825 (Opere, cit., 11° vol., pp. 93-117). G. disegnava di offrire il modello del perfetto scrittore italiano e la risposta definitiva alla calunnia che «per imparare la nostra lingua bisogni per un deserto noioso di vane parole perdere assai tempo», attraverso la pubblicazione proprio di M., Francesco Guicciardini, Galileo Galilei o Francesco Redi. Ma l'originale impianto, arrivato a poco dalla stampa e con il meccanismo delle sottoscrizioni già in atto, naufragò miseramente forse, come aveva scritto in un'ultima -accoratalettera Giovan Pietro Vieusseux il 6 ottobre dello stesso 1825, per l'eccessiva vastità del progetto, bello, ma di troppo difficile esecuzione.
Biografie dei pittori Lino e Luigi Selvatico Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 91, Treccani, 2018
Dizionario Biografico Degli Italiani - Volume 87, 2016
Voce del Dizionario Biografico degli Italiani
degli Italiani (2015) http://www.treccani.it/enciclopedia/domenico-poggini_(Dizionario-Biografico) di Fabian Jonietz POGGINI, Domenico. -Nacque a Firenze il 24 luglio 1520 (Firenze, Archivio dell'Opera di S. Maria del Fiore, Registri battesimali, Maschi, 8, c. 160r), da Michele di Pagolo Poggini; suo fratello maggiore, Giampaolo, fu un medaglista.
Enciclopedia italiana. Il contributo italiano alla storia del pensiero. Filosofia, Michele Ciliberto (a cura di), Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2012, pp. 350-359.
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che gli permise di smantellare il pensiero e il linguaggio giuri-dico di antico regime. Oltre al celeberrimo Dei delitti e delle pene, Beccaria scrisse anche testi meno noti e letti, dedicati all'economia e all'estetica. La sua azione si mosse sul duplice terreno della teoria e della pratica, della riforma dei saperi e dell'amministrazione concreta, per promuovere la felicità terrena degli esseri umani in una prospettiva immanente e nella totalità dei suoi aspetti pubblici e privati.
Dizionario Biografico degli Italiani, 2016
d i z i o n a r i o b i o g r a f i c o degli italiani istituto della enciclopedia italiana fondata da giovanni treccani roma © PROPRIETÀ ARTISTICA E LETTERARIA RISERVATA ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA FONDATA DA GIOVANNI TRECCANI S.p.A. 2016 ISBN 978-88-12-00032-6 Stampato in Italia -Printed in Italy Stamperia Artistica Nazionale S.p.A. -Trofarello (Torino) 2016 LXXXVII RENZI -ROBORTELLO RICCI 270 delle espulsioni e alle lettere. Nella sua introduzione alle lettere José Maria Bergoglio sottolinea in Ricci il concetto di fedeltà al corpo della Compagnia e, soprattutto, la necessità di discutere e dare ai gesuiti elementi di «discernimento»: Ricci preferisce parlare di «confusione» dei gesuiti piuttosto che di errori e ignoranza del tempo. Fonti e Bibl.: Archivum Romanum Societatis Iesu (ARSI), Ital., 28, cc. 161 s.; Rom., 69, pp. 184v, 203, 262 bis (1720); 152a, cc. 38, 40 s.; Vitae, 91, 92 (Vita del generale L. R. scritta da T.
Studium, 2017
1. La memoria, il potere Nell'opera di Sciascia, l'importanza della memoria, e anzitutto della sua relazione con la storia personale e collettiva, è stata più volte rileva-ta e indagata dalla critica. Del resto, è Sciascia stesso a disseminare nei propri scritti riflessioni sui meccanismi regolativi del ricordo e dell'o-blio, in primo luogo quelli che attengono alla cancellazione della me-moria da parte del potere. La memoria, dunque, si configura in prima istanza quale luogo del recupero-e più ancora del riscatto-di ciò che dal passato chiede giustizia. Essa è pertanto inscindibile dall'inchiesta, dall'analisi e dall'interpretazione dei documenti e, di conseguenza, dal-la loro messa in scena attraverso l'atto della riscrittura, che si colloca così al crocevia tra narrazione e documentazione. Intrecciare l'indagine sul passato all'immaginazione letteraria, quasi sempre prendendo spunto da quelli che gli amati francesi di Sciascia chiamano faits divers, è operazione che segna l'inquieta sperimentazio-ne formale di Sciascia lungo l'intero arco della sua scrittura: nella quale il modello costituito da Manzoni (e principalmente quello dello storico della Colonna infame) serve per così dire da elemento di contrasto che ancora più fa risaltare la patente e rivendicata appartenenza in radice di questa stessa scrittura, quella di Sciascia, a una tradizione letteraria e romanzesca squisitamente siciliana. Un contrasto tanto polarizzato, tra il severo razionalismo religioso manzoniano e le ascendenze letterarie siciliane non può ovviamente met-tere in ombra le tante altre esperienze culturali-italiane, e soprattutto europee-che nutrono la pagina di Sciascia. E tuttavia esso sembra costi-tuire una sorta di traccia permanente, o di indirizzo generale, che organiz
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Dizionario Biografico degli Italiani, 2020
Dizionario Biografico degli Italiani, 2019
Dizionario biografico degli Italiani, 2019
Antonio Clericuzio, 2020
«Studi sul Settecento e l’Ottocento. Rivista internazionale di italianistica», XIII, 2018, pp. 71-88, 2018