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2021, Sacramentaria & scienze religiose
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2022
Recensione a Bernardino Daniello, Dante con l'espositione, a cura di Calogero Giorgio Priolo, Roma, Salerno Editrice, 2020 (Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi)
Dante e la sua visione della scienza, 2022
Dante, diminuitivo di Durante, nacque a Firenze tra maggio e giugno del 1265. I suoi genitori furono Alaghiero degli Alaghieri e Bella, nobili fiorentini decaduti, di parte guelfa. Tra i loro antenati si annovera Cacciaguida, cavaliere di Corrado III, morto in Terra Santa nel corso della seconda Crociata. Gli scritti su Dante costituiscono un insieme difficilmente numerabile e tantissime sono anche le biografie. Ci limitiamo qui a richiamare il percorso culturale che si presume Dante abbia fatto e che giustifica la sua vasta cultura emergente dalla sue opere e, in particolare, dalla Divina Commedia. Nel collegio di Santa Croce, sotto la guida di un "maestro Romano", apprende la grammatica (il latino) all'età di circa 7 anni. A 18 anni muore il padre e con i redditi di famiglia può dedicarsi allo studio e alla poesia in particolare. Fu uno degli autori più importanti della corrente letteraria 'Dolce stil novo' il cui precursore fu Guido Guinizzelli. Nel 1287 frequenta, probabilmente, le scuole di retorica e di diritto a Bologna. Suo maestro di retorica fu Brunetto Latini. Dopo la morte di Beatrice (1290) a soli 25 anni, inizia lo studio della filosofia e nel 1295 s'iscrive all'Arte dei Medici e Speziali che gli consente di partecipare alla vita pubblica e nel 1300 viene eletto Priore di Firenze, carica della durata di due mesi. Se si considerano le varie opere scritte da Dante (Divina Commedia, la Vita Nuova (1292-93), le Rime, il Convivio, scritto in volgare tra il 1304 e il 1307, per rendere accessibili anche al pubblico più vasto temi scientifici e filosofici, il trattato latino De vulgari eloquentia, il Monarchia, trattato politico in tre libri, le due Egloghe latine composte tra il 1319 e il 1320, le tredici Epistole latine, scritte tra il 1304 e il 1319, la Quaestio de acqua et de terra, tesi filosofica letta e discussa a Verona nel 1320) è praticamente certo che egli aveva studiato le discipline del trivium (grammatica, la retorica e la dialettica) e del quadrivium (geometria, l'aritmetica, l'astronomia e la musica). Al di sopra delle sette arti si ergeva la filosofia naturale che comprendeva anche la fisica. Come vedremo in quanto segue, Dante fa riferimento nella Divina Commedia a varie questioni di aritmetica, geometria, logica formale, fisica, cosmologia, per cui appare evidente la competenza che egli aveva circa i vari argomenti citati. Dante muore nel settembre 1321 a Ravenna. In questo breve saggio discuteremo di quei versi della Divina Commedia che contengono concetti relativi alla matematica, alla fisica, alla logica formale, alla probabilità.
Da giovane era stato il figlio ribelle e avventuroso di un padre violento e militarista; amava la musica, suonando e componendo con estro; leggeva instancabilmente, e la conversazione con i filosofi era nella sua giornata la cosa più importante; dichiarava il re «il primo servitore dello Stato» e la «corona un cappello che lascia passare la pioggia». Eppure, in una politica europea già spregiudicata, Federico il Grande inaugurò un cinismo aggressivo, strumento della volontà di potenza entrata -secondo alcuni storicinei geni maligni dell'Europa futura; era sleale e ingrato, «il malvagio uomo» lo chiamava Maria Teresa d'Austria. Si reputava un philosophe innanzitutto: strano philosophe che disprezzava l'umanità. Figura doppia, contraddittoria, enigma sfuggente, e quindi soggetto ideale per una biografia. Alessandro Barbero -storico, storico militare, premiato scrittore di romanzi storici, curatore di programmi culturali in televisione -parte dal dettaglio della vita quotidiana del monarca prussiano, per condurre il lettore a riflettere su cos'è la grandezza nella storia, e cos'era nel Settecento la grandezza. In un procedere incalzante e pieno di brio, come una conversazione, che rende l'esattezza del saggio seducente quanto un bel racconto.
«Reti Medievali. Rivista», 2018
This book focuses on a figure who has been surrounded by aggrandising myths and historiographical rhetoric from ancient times to the present day. The systematic critical review of sources makes it an authentic masterpiece of historiographical minimalism in the same way as Arnaldo da Brescia by Arsenio Frugoni.
Suggestioni e modelli danteschi tra Medioevo e Umanesimo. Atti del Convegno Internazionale di Roma (22-24 ottobre 2016), a cura di Bruno Itri e Andrea Mazzucchi, Roma, Salerno Editrice, 2022
La riflessione non ingenua sulla circolarità tra dati storici e affermazioni provenienti dalle opere letterarie consente di far interagire questi due tipi di fonti, esaminando l’uno e l’altro tipo secondo principi specifici di ognuno di essi e con metodi differenti, pervenendo ad una sintesi accettabile, che consente di capire meglio l’autore, l’opera, i fatti, il contesto storico nel quale tutto avviene. I documenti coevi possono essere utilizzati per capire l’opera di Dante; ma anche, in prospettiva ampliata e rovesciata, la Commedia potrebbe essere considerata una fonte storica ricca di notizie e di eventi significativi, di conseguenza in grado di rispecchiare l’evoluzione di un pensiero individuale all’interno di un’epoca pure soggetta a cambiamenti profondi. Dal punto di vista dell'autore, fatti e protagonisti di vicende della attualità vengono rapportati a modelli antichi, senza distinguere in questi ultimi tra storia e finzione letteraria; episodi passati, anche d’immaginazione, possono essere evocati ad esempio o a paragone di fatti attuali.
2012
Arthur C. Danto (1924) è un filosofo statunitense la cui vasta produzione investe ambiti quali la filosofia (analitica) della storia, l'epistemologia, la filosofia dell'azione e la filosofia dell'arte. A questo versante d'indagine va aggiunto quello dell'interesse per autori e problemi di taglio più continentale, espresso nelle monografie dedicate a Friedrich Nietzsche e a Jean-Paul Sartre e nella riflessione sulla filosofia dell'arte hegeliana. All'attività di filosofo Danto ha unito, per oltre vent'anni, quella di critico d'arte: una lunghissima collaborazione con "The Nation" e, recentemente, con il Corriere della Sera, numerose monografie dedicate ad alcuni degli artisti più influenti del ventunesimo secolo lo hanno reso uno dei critici d'arte di riferimento nel panorama artistico internazionale, oltre che una delle voci più influenti del panorama filosofico contemporaneo.
Studi Piemontesi, 2016
questione dei feudi ecclesiastici del Piemonte nell'Istoria delle relazioni fra Roma e Torino di Ottavio Moreno (1832) Maria Teresa Reineri 461 "A son nen brusiasse le ungie per gavete da 'l feu". Abissinia 1887: prigionia e riscatto dell'ufficiale piemontese Tancredi Brascorens de Savoiroux Note Luciano Re 479 Su alcune opere di Guarini in Torino Laura Donatelli 491 La prima proposta d'acquisto da parte dei Savoia della collezione egizia di Bernardino Drovetti Silvia Einaudi 501 Rifaud, Drovetti e i modellini del Museo Egizio di Torino Chiara Devoti 507 Un nuovo ospedale per una capitale in trasformazione: modelli e progetti per l'
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Incroci, 38, luglio-dicembre , 2018
LE TRE CORONE. Rivista internazionale di studi su Dante, Petrarca, Boccaccio, VI (2019), pp. 11-25.
Il disprezzo per il male. La penitenza e l'elevazione della propria vita a un senso dell'essere, Percorso iniziatico? , 2022
EUROPA E DIRITTO PRIVATO, 2024
Dante a Bismantova , Viaggio alla montagna del Purgatorio + Medioevo n. 326 marzo 2024, , 2021
Europa Orientalis IX, 1990
Il Mezzogiorno di Sturzo e Gramsci nel saggio di D'Andrea e Giasi, 2020