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Generato automaticamente-Conforme alla tassonomia itcc-ci-2018-11-04 pag. 9 di 117 Deroghe Non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso a deroghe di cui all'art. 2423, comma 4 e all'art. 2423 bis comma 2 Codice Civile Criteri di valutazione v.2.11.3 DOLCE & GABBANA S.R.L. CON SOCIO UNICO Bilancio di esercizio al 31-03-2021 Pag. 9 di 61 Generato automaticamente-Conforme alla tassonomia itcc-ci-2018-11-04 pag. 12 di 117 Descrizione cespite Aliquota di ammortamento Fabbricati industriali
Il settore dei beni di lusso (“Personal Luxury Goods”) ha registrato una crescita media annua pari al 5% per una dimensione di oltre 280 miliardi di euro nel 2019, di cui si stima i clienti cinesi rappresentino intorno al 35% (con un contributo del 90% della crescita del 2019). Nel corso del 2020, tuttavia, per l’industria del lusso sono possibili flessioni tali da ipotizzare che saranno ragionevolmente necessari almeno un paio di anni per tornare ai livelli pre-crisi.
Domenico Dolce è nato il 13 agosto 1958 a Polizzi Generosa mentre Stefano Gabbana è nato il 14 novembre 1962 a Milano. Dolce iniziò già a disegnare e confezionare i suoi vestiti all'età di sei anni. Il primo incontro tra i due avvenne per telefono, quando Dolce chiamò l'azienda di moda per cui Gabbana stava lavorando, in cerca di lavoro. Dopo essere stato assunto dalla ditta, Gabbana prese Dolce sotto le proprie ali e gli insegnò il funzionamento del processo di design per un'azienda di moda e come abbozzare nuovi design. La prima collezione del duo di stilisti è stata mostrata nell'ottobre del 1985, insieme a cinque altre nuove etichette, nell'ambito della Milan Fashion Week.
2015
Non è facile circoscrivere in una definizione l’universo Dolce & Gabbana. Un mondo fatto di sensazioni, tradizioni, cultura, mediterraneità. Domenico Dolce & Stefano Gabbana hanno fatto dei loro cognomi un marchio conosciuto in tutto il mondo, facilmente riconoscibile per il suo glamour e la sua grande versatilità. Due stilisti che hanno saputo fare della loro italianità un vessillo. Due stilisti che hanno saputo interpretare e imporre al mondo il loro stile sensuale e unico. Due stilisti giovani, che si rivolgono ai giovani e che dai giovani traggono ispirazione. Due stilisti adorati dalle star di Hollywood, che ne hanno fatto i loro beniamini; due stilisti che vestono tutte le rock star del momento, che li hanno eletti leader indiscussi. Gli stilisti di Madonna, Monica Bellucci, Isabella Rossellini, Kylie Minogue, Angelina Jolie. La donna Dolce & Gabbana è una donna forte, che si piace e sa di piacere. Una donna cosmopolita, che ha girato il mondo ma non dimentica le sue radici. Una donna che indossa indifferentemente guêpière estremamente sexy o reggiseni in vista sotto capi trasparenti, contrapponendoli a maschilissimi gessati con tanto di cravatta e camicia bianca o alla canottiera da uomo, ma portando sempre tacchi altissimi che le danno comunque un’andatura estremamente femminile e sexy. Ama la maschilissima coppola portata dalla Sicilia e il rosario della prima comunione, che porta come collana: può essere indifferentemente manager, moglie, mamma, amante, ma sempre e comunque donna sino in fondo. E lo stesso vale per l’uomo. Rilassato, si veste per se stesso, un po’ edonista, molto attento ai particolari. Ama tutto quello che non lo schematizza, è libero, di successo. Può andare in ufficio con un impeccabile gessato o indifferentemente con dei jeans stracciati e un blazer. È uno che detta le regole, non le subisce: di grande carisma, impone le sue tradizioni mettendo la coppola, il gilet e l’intramontabile canottiera bianca. Ecco perché Domenico Dolce & Stefano Gabbana fanno notizia sempre: i loro abiti parlano per loro, il loro stile inconfondibile manda messaggi ben precisi in un linguaggio sempre uguale, ma paradossalmente sempre diverso, in continua evoluzione e in tutte le lingue del mondo.
2021
Il 2020 è stato un anno di grande sfida per tutti. La pandemia da Covid-19 e la rapidità con cui si è diffusa in tutti i paesi del mondo ha prodotto una crisi sanitaria e socio-economica sia a livello locale, sia globale, che si è riflessa direttamente e indirettamente su tutte le attività. A partire dal 23 febbraio 2020 le misure restrittive non hanno più permesso di realizzare spettacoli in presenza di pubblico. Anche la provvisoria parziale riapertura, nei mesi estivi e autunnali, è stata pesantemente condizionata dalle drastiche limitazioni dell’agibilità del Teatro, con conseguente rilevante riduzione sia dei ricavi di biglietteria, sia dei proventi connessi. La Fondazione ha agito con determinazione e rapidità nell’assumere le decisioni necessarie a fronteggiare le ricadute economiche e finanziarie della pandemia. Il sostegno dei Fondatori, pubblici e privati, degli sponsor e dei sostenitori della Fondazione, che non hanno fatto mancare il proprio contributo, ha permesso di porre in essere una strategia rivolta a contenere gli inevitabili riflessi economici in un settore particolarmente colpito come quello dello spettacolo del vivo .
2020
Le origini di BMW risalgono al 1927, quando la Bayerische Motoren Werke, tradotto in “la fabbrica di motori bavarese”, produceva motori per aerei militari. Il simbolo dell’elica bianca e blu è ancora oggi il simbolo di BMW. Prima di produrre automobili, la BMW avviò la produzione di motocicli, e nel 2007 la divisione per la produzione di veicoli a due ruote cambiò in BMW Motorrad. Solo nel 1928 iniziò la produzione di auto con la 3/15, mentre la prima auto di grande successo fu la BMW 328: potente, dalle grandi doti dinamiche, vincente nelle competizioni. L’antesignana dell’attuale BMW Serie 3, un numero (il 3) che da alcuni decenni contraddistingue la berlina premium di medie dimensioni. All’inizio degli anni Ottanta BMW vinse il campionato del mondo in Formula1 con la Brabham-BMW da 1.300 CV di potenza. Sono anni molto importanti per il marchio tedesco, che raggiunse grandi fatturati soprattutto con le berline Serie 3 e Serie 5, e che aprì la divisione BMW Motorsport. Negli anni Novanta acquistò il Rover Group, ma è solo nel 2001 che venne presentata la prima Mini nata dalla proprietà BMQ, che riprese gli stilemi e lo spirito della versione degli anni Sessanta ma con dimensioni superiori. Con l’acquisizione di Rolls Royce, BMW diventò proprietaria di uno dei brand più prestigiosi al mondo.
L’esercizio 2019 è il primo successivo al triennio nel quale, alle fondazioni lirico sinfoniche ammesse all’utilizzo del fondo di rotazione ex art. 11 Legge Bray, era imposto l’obbligo di raggiungere l’equilibrio strutturale di bilancio, sotto il profilo sia patrimoniale che economico-finanziario. La legge 27.12.2017, n. 205 ha introdotto una modifica all’art. 11 della legge 7 ottobre 2013, n.112 estendendo all’esercizio 2019 il raggiungimento delle sopra ricordate condizioni di equilibrio strutturale del bilancio e la Legge 145/2018, commi 602 e 603 proroga, in tale ambito, le funzioni di monitoraggio dei Piani di risanamento da parte del Commissario Straordinario di Governo. In tale contesto normativo l’approvazione del Piano di Risanamento 2016-2018 della Fondazione, avvenuta con decreto Interministeriale del 5 marzo 2019 (rep. 132) registrato dalla Corte dei Conti in data 16 aprile 2019 al n. 586, ha rappresentato un passaggio fondamentale che testimonia gli sforzi compiuti nella gestione.
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