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2016
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Rispetto al 2000, il mondo in via di sviluppo ha fatto progressi sostanziali nella riduzione della fame. L’Indice Globale della Fame (GHI) 2016 mostra che i livelli di fame nei paesi in via di sviluppo si sono ridotti del 29%. Ciononostante, i miglioramenti non sono stati omogenei e continuano a esserci forti disparita su scala regionale, nazionale e subnazionale. Per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 2 (SDG 2) ed eliminare la fame senza dimenticare nessuno, e essenziale individuare le regioni, i paesi e le popolazioni piu vulnerabili alla fame e alla denutrizione, per accelerare i progressi proprio li. I punteggi di GHI variano notevolmente da regione a regione e da paese a paese. A livello regionale, i punteggi piu alti, e quindi i livelli piu alti di fame, si registrano ancora nell’Africa a sud del Sahara e in Asia meridionale. Nonostante i valori per queste due regioni siano diminuiti nel tempo, i livelli correnti si attestano ancora nella fascia superiore della ca...
2014
Per decenni, l'agenda internazionale per la politica e lo sviluppo non è riuscita a portare il problema della fame e della denutrizione sotto i riflettori. Per quanto gli ultimi anni siano stati caratterizzati da iniziative più ambiziose, oggigiorno la tragedia della fame continua a essere una realtà per 805 milioni di individui. Questa sofferenza, che per molte persone è parte della vita di tutti i giorni, non può continuare. Mentre si va delineando il profilo dell'agenda per lo sviluppo post-2015, la comunità internazionale deve mettersi al lavoro per garantire che la sicurezza alimentare e nutrizionale sia al centro della nuova politica di sviluppo. È possibile combattere con successo la povertà solo se si combatte con successo la fame. Questo è il nono anno che l'International Food Policy Research Institute (IFPRI) calcola l'Indice Globale della Fame (GHI) analizzando e registrando lo stato della fame nel mondo, e mettendo in risalto quali sono i Paesi e le regioni dov'è più urgente agire. Il GHI 2014 mostra che, a livello mondiale, ci sono stati dei progressi nella riduzione della percentuale di vittime della fame. Ma nonostante questi progressi, in 16 Paesi i livelli di fame sono ancora "allarmanti" o "estremamente allarmanti". Il rapporto di quest'anno è incentrato su un aspetto critico della fame, che viene spesso trascurato. La fame nascosta -nota anche come carenza di micronutrienti -colpisce oltre due miliardi di persone in tutto il mondo. Queste carenze di vitamine e minerali possono avere ripercussioni gravi e a lungo termine.
Racconto del disastroso terremoto dell' 11 giugno 1695
Quaderni Materialisti. Wechselwirkung: il termine e i concetti, 2018
William Daniel Hillis è Visiting Professor al Mit Media Lab, oltre che essere un inventore e un imprenditore. Hills ricorda che quando era bambino le persone attorno a lui si domandavano spesso cosa sarebbe successo verso gli anni duemila. Il duemila: una remota frontiera temporale posta laggiù, nel lontano futuro. Il tempo, di fronte, poteva venire riempito dall'immaginazione e dai progetti di chiunque. Ora invece, lamenta Hills, nessuno si rappresenta più un nuovo orizzonte, nessuno pensa a una data futura, i giorni scivolano via uno dopo l'alto, senza prospettiva. Da queste riflessioni nasce l'idea di progettare e costruire un orologio pensato per funzionare con precisione lungo un arco di dieci millenni, con un minimo di manutenzione e, possibilmente, senza interruzioni. «I want to build a clock that ticks once a year. The century hand advances once every 100 years, and the cuckoo comes out on the millennium. I want the cuckoo to come out every millennium for the next 10,000 years» 1. L'intento è quello di fornire, almeno sul piano simbolico, un nuovo lontano orizzonte per combattere la miopia delle visioni contemporanee e l'incapacità di pensare il futuro. The Clock of the Long Now è il primo progetto della Long Now Fondation, creata nel 1996 dallo stesso Hills e dallo scrittore americano Stewart Brand. La Long Now Fondation è nata con l'intento di promuovere il pensiero a lungo termine nei prossimi diecimila anni. Il nome «Long Now» venne scelto dal musicista Brian Eno. Eppure, non è ironico che un dispositivo segna-tempo, pensato per aiutare le generazioni presenti a concepire il futuro, sia stato chiamato lungo presente? Forse non lo è, se uno dei più accaniti sostenitori del progetto è Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon. Non può essere proprio questo nome singolare a farci riflettere su alcuni dei processi di costruzione dei modi del tempo? Jeff Bezos conobbe Stewart Brand nel 1998, durante un weekend di festeggiamenti alle Hawaii 2. Ne nacque un'amicizia, e Bezos venne coinvolto nel progetto Clock of the Long Now. Solo qualche anno più tardi, scrive Brad Stone nel suo testo sullo sviluppo del colosso Amazon, Bezos diventerà il principale finanziatore del Clock of the Long Now che, una volta completato, sarà installato su un terreno di proprietà di Bezos in Texas. Dal palco del Sands Expo Center di Las Vegas, durante la prima convention per i clienti di Amazon Web Service, Bezos parla in questi termini del Clock of the Long Now: «Il simbolo è importante per un paio di motivi. Se [gli esseri umani] ragionano a lungo termine, possono realizzare cose che altrimenti non realizzerebbero. Gli orizzonti temporali sono importanti. [...] Mi sembra che la nostra specie debba iniziare a ragionare per il lungo periodo. Quindi questo è un simbolo. Credo che i simboli possano essere molto potenti» 3. Come si può pensare il tempo sulla base di un Long Now? E ancora, che cos'è un lungo presente? È forse il futuro? Bezos ne è entusiasta. E non è forse Bezos l'uomo che ha portato un po' di futuro nelle nostre case? Forse. Forse no. È di questo futuro, ovvero delle pratiche costitutive di questo modo del tempo, che ci occuperemo nelle pagine a seguire. Metteremo a fuoco il concetto di coscienza in Althusser, ovvero il comportamento materiale degli individui, interpellati come soggetti da atti, pratiche e rituali, e nell'analisi delle pratiche e dei rituali costitutivi privilegeremo, a titolo esemplificativo, alcune pratiche di consumo, dallo shopping on-line ai videogame e, in modo più esaustivo, le pratiche inerenti ai sistemi produttivi che dal taylorismo al fordismo, fino al metodo Toyota, non producono solo automobili ma, così vorremmo dimostrare, producono anche coscienze, e con queste un tipo particolare di tempo. Quel futuro che, ci sforzeremo di chiarire, è un sottoprodotto ideologico di quelle stesse pratiche produttive e di consumo.
Narrativa , 2013
L 'esperienza storica delle "scritture migranti" concorre oggi, con l'opera degli autori di "seconda generazione" (ma anche con quella di scrittori autoctoni consapevolmente collocatisi nel medesimo contesto multicul-turale), a determinare un ampio bacino di confluenza nel mainstream della pro-duzione letteraria nazionale, secondo una dinamica che non esclude a priori reciprocità di moti e correnti a partire dall'alveo principale. Al di là, perciò, degli stringenti vincoli geografici e di anagrafe, già richiamati nello scorso ventennio per conferire unità al discorso della critica, una simile compagine di autori e testi può essere ascritta ormai, a titolo meramente classificatorio, alla letteratura dell'Italia multiculturale, dicitura della quale, peraltro, non si intende sottovalu-tare qui la potente eco continiana 1. Se così è, tanto più urgente si fa per il corpus l'individuazione di caratteristiche comuni meno estrinseche ma legate piuttosto alla dimensione letteraria degli esemplari, segnatamente di quelli narrativi. Ebbene, uno dei tratti ricorrenti, e quasi "generico" per potenzialità di isola-mento di una classe testuale omogenea, riguarda proprio la forma romanzo ovvero, più in particolare, la disposizione della materia narrativa nella griglia ordinatrice dell'indice di certi romanzi: in altre parole, il macrotesto. La proliferazione delle voci e dei punti di vista nel racconto è da considerare uno dei lasciti testamentari del postmoderno, transitati, anche attraverso la "sperimentazione a bassa intensità" del New Italian Epic, nella narrativa italiana degli anni Zero 2. Una simile tecnica romanzesca risulta a tutti gli effetti condi-1. Il riferimento è alla celebre antologia che Gianfranco Contini intitolava, nel cru-ciale 1968, alla Letteratura dell'Italia Unita, e vuole indicare la portata altrettanto epocale degli avvenimenti che hanno coinvolto l'Italia, tra la fine del Novecento e il primo decennio del Duemila, nei processi di globalizzazione. 2. Cfr. BenVenuti, Giuliana, Il romanzo neostorico italiano. Storia, memoria, narrazione, Roma, Carocci, 2012, p. 73. Globalizzazione all'indice: modelli macrotestuali nella narrativa dell'Italia multiculturale
Il concetto di edificio a zero energia (Zero Energy Building) è un concetto che a prima vista pare di semplice comprensione, ma di fatto si presta a diverse interpretazioni. In relazione alle diverse angolazioni sotto cui può essere visto un tale edificio (energetica, economica o ambientale) si possono definire un net Zero Source Energy Building, un net Zero Site Energy Building, un net Zero Cost Energy Building, un net Zero Emission Energy Building o un nearly net Zero Energy Building. Peraltro con la Direttiva europea 2010/31/UE del 19 maggio 2010 sulla prestazione energetica dell'edificio (EPBD recast) gli Stati membri sono tenuti ad elaborare piani nazionali destinati ad aumentare progressivamente il numero di nearly net Zero Energy Building, per giungere, a partire dal 1 gennaio 2021, a realizzare come tali tutti gli edifici di nuova costruzione. Scopo della presente relazione è quello di approfondire il concetto di edificio a zero energia e di aiutare il progettista a districarsi fra le diverse possibili definizioni e a comprendere come realizzare il migliore compromesso fra le aspettative del committente e le misure da adottare per il contenimento dei consumi di energia primaria nel rispetto delle prescrizioni normative..
2020
Cosa spinge una persona a esibirsi in una figura di merda monumentale? Che fine ha fatto il timore di avere torto, di essere sbugiardati in pubblico? Perché lo scemo del villaggio ora è sindaco? Cercando una risposta, ho capito che è una questione ampia e ha che fare con i social, la cultura e la società. Partiamo dall'aspetto più conosciuto.
Sapere, 2011
Secondo il Comitato Nazionale di Bioetica ai farmacisti dovrebbe essere riconosciuto il diritto di non vendere la pillola del giorno dopo. Una prospettiva preoccupante
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Dissipatio (rivista digitale), 2025
Sacre Metamorfosi. Racconti di conversione tra Roma e il Mondo in età moderna. , 2022
Treccani.it Lingua italiana, 2023
www.axismundi.biz, 2009
Un mondo da guadagnare, Per una teoria politica del presente, Milano, Meltemi, 2020
Progressivita ed estensione del beneficio, obiezioni all'Eredita Universale, 2020
Ecologia dei Sistemi Informativi, 2020