2013, Italian Journal of Forest and Mountain Environments
Nel corso degli anni l'emergenza ambientale è cresciuta e si è diversificata. Oggi sono prevalenti, più d'ogni altro, i temi degli inquinamenti e dello smaltimento dei rifiuti; in tempi ormai remoti c'era in tutta evidenza il problema del dissodamento dei terreni sodi, dei tagli abusivi, del furto di legname, del pascolo incontrollato. Il Corpo forestale dello Stato, nel corso degli ultimi 30 anni ha progressivamente modulato la propria attività di controllo: da polizia forestale in senso stretto, si è trasformata, più in generale, in polizia ambientale. Sino al 1980 le violazioni accertate dal personale del CFS a danno delle foreste rappresentavano oltre l'80% dell'intera attività di polizia del Corpo; a partire da questa data, si è arrivati progressivamente ad invertire tale rapporto, tanto che oggi le violazioni forestali rappresentano mediamente il 10% di tutti gli illeciti, penali e amministrativi, complessivamente accertati, incendi boschivi esclusi. Questo cambiamento di mission del CFS, è stata la risposta politica al trasferimento delle competenze in materia di boschi, passate dallo Stato centrale alle Regioni. Però anche i boschi avrebbero necessità d'essere maggiormente controllati nella fase delle loro utilizzazioni: infatti sovente si notano "tagliate" dove vengono rilasciate solo poche e inadatte matricine ed in tali condizioni il bosco ceduo entra in fase regressiva. Alcuni elementari dati statistici ci preoccupano: nel mentre la massa legnosa annualmente utilizzata è rimasta ferma mediamente a 8 milioni di mc/anno (66% per scopi energetici e il 44% come legname da lavoro), si ha che le violazioni accertate in materia di tagli boschivi dal CFS siano fortemente diminuite. A titolo esemplificativo si ha che nel 2012 la Forestale abbia effettuato in tale specifico ambito 31.341 controlli, pari al 10% di tutti quelli fatti; ed elevato 3.813 violazioni per tagli irregolari, sul totale di 9.680 illeciti amministrativi accertati. Sino alla fine degli anni '70 la vigilanza sui boschi da parte del CFS era, di contro, predominante sulle proprie restanti attività e le violazioni di tipo forestale accertate erano più del doppio!! Di recente, il Capo del Corpo Forestale dello Stato, chiamato in audizione in Commissione alla Camera dei Deputati, ha auspicato l'integrazione nel CFS dei Corpi forestali delle Regioni a statuto speciale, nonché l'assorbimento nello stesso