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Nel descrivere le «Argutie della Natura», ovvero nell'individuare quegli aspetti del mondo naturale, talmente ingegnosi, da sembrare generati piuttosto dall'arte umana,Tesauro si sofferma anche su quelle che classifica come creature mostruose. Nella definizione di argutezza, il trattatista aveva del resto insistito sullo stupore indotto dalle immagini argute nello spettatore, attirato da quello che interpreta come «un pellegrino miracolo». 1 L'elemento meraviglioso è il fulcro del concetto tesauriano di argutezza, in cui convivono una realtà e un'apparenza contrastanti. La sorpresa conoscitiva deriva proprio dallo scioglimento di questa ambivalenza, dalla scomposizione dell'immagine o dalla percezione del contrasto, dalla consapevolezza che sia la natura e non l'arte a stimolare l'ingegno.
Le meraviglie del Tesoro di San Gennaro. Le pietre della devozione., 2011
Schede ragionate in Le meraviglie del Tesoro di San Gennaro, catalogo della mostra (Napoli 9 aprile – 12 giugno 2011), a cura di Paolo Jorio, De Luca Editori d’Arte, Napoli 2011: Sant’Agostino confessore di Domenico Capozzi, p. 142; Immacolata di Filippo del Giudice, p. 144; San Gregorio Armeno di Giovan Battista D’Aula e Bartolomeo Granucci, pp. 153-154; Tobia e l’Angelo di Giuseppe e Gennaro Del Giudice e Giuseppe Sammartino, pp. 156-157.
2021
Giuseppe Tesauro era un predestinato. Anche se essere un figlio d'arte non sempre è una scorciatoia per il successo. Un cognome ingombrante è un'arma a doppio taglio. Il paragone è dietro l'angolo e il rischio di fallimento anche. E se il termine di riferimento è il grande Alfonso Tesauro, devi avere un talento davvero eccezionale per proseguire negli studi giuridici e spalle larghe per scegliere in autonomia poi la tua strada. Ebbene entrambe le qualità in lui c'erano, forti e spiccate, sin da giovane.
The Roman theatre of Mevaniola (location Pianetto near Galeata, FC), excavated between 1960 and 1962 by the Archaeological Superintendence of Emilia-Romagna, is still today, more than forty years since its discovery, little known and studied, both for the paucity of the preserved remains and for its special architectural form. With this work we sorted out the scanty documentation concerning the theatre, retracing the steps of the excavation and of the restoration works, and we arrived at an innovative historical reconstruction of the theatre complex through a careful analysis of its parts and accurate work based on architectural comparisons. The Mevaniola theatre is a unicum, in terms of planimetry, among the ancient theatres in Italy, and is the last and the most northern of the peninsula to be built according to mixed architectural models, both Greek and Roman, that developed in central Italy in the early 2nd century BC.
Puglia Mitica, a cura di Francesco De Martino, 2012
Delle opere teatrali edite di Michele di Zonno (Triggiano 1903(Triggiano -1947, due sono di argomento mitologico: Amore e Psiche ed Eco e Narciso. Sua è anche una traduzione dal latino dello scrittore cinquecentesco Alberto Musatti, Ecerinide. Di argomento sociale contemporaneo sono invece Disfacimento e La casa dei giocattoli. Non risulta invece finora edito un dramma in prosa, Giuoco. Incomplete e inedite sono le due opere L'imitazione di Cristo e Il destino degli uomini. Altri scritti si rifanno alla sua attività giornalistico-letteraria, come direttore de La Cavea, rivista di teatro e letteratura da lui fondata a Bari il cui primo numero uscì nel 1930 1 , e alla vice direzione della casa editrice romana "Europa", diretta da E. Bonaiuti, per la quale fu responsabile di varie riviste di spettacolo e cultura 2 . Impegnato politicamente prima contro il fascismo e poi nella Resistenza e nella fondazione delle sedi pugliesi del Partito Democratico del Lavoro. Amore e Psiche. Il primo dei due brevi drammi mitologici è un atto unico e nel 1926, quando Di Zonno aveva appena 23 anni, risultato vincitore di un concorso nazionale per un lavoro teatrale, fu rappresentato a Roma al Teatro Valle il 5 luglio 3 .
Il teatro del dolore. Il funerale di Cristina di Borbone Savoia, in MEMENTO MORI. Il genere macabro in Europa dal Medioevo a oggi, a cura Marco Piccat e Laura Ramello, Alessandria, Edizio- ni del- l'Orso, 2014, pp. 315-329
1992
Per brevita si e sentita la necessita di abbreviare i titoli delle singole opere, che costituiscono questo studio, e dei volumi delle opere complete di D'Annunzio, Pirandello e Jung nel seguente modo:
2007
le prime esperienze teatrali della scrittrice argentina risalgono agli anni '70. Il suo nome risulta, infatti, tra quelli dei fondatori del gruppo teatrale El Taller dove esordisce con la scrittura drammaturgica collettiva. Nei contrasti di quel contesto ideologico De Monte sviluppa uno sguardo critico mediante il quale scrutare il mondo, con il quale giocare e mettersi in gioco (Villalba). In seguito, nella doppia veste di drammaturga e attrice, De Monte lavora con il Viceversa Teatro, con La Murga Teatro-Los Gloriosos Intocables e con il gruppo Sobretabla. Tra le sue produzioni teatrali raccolte in volume, si è scelta un'opera che, con il titolo generico di Teatro, contiene quattro pièces: Barioletto, el Pampero; Valde bona 2 ; Pastoral 3 e Fugitivos 4 , la cui redazione risale agli anni 1992-1995,
Journal Faculty of Arts, 1976
DOBBIAMO ritenere che questo genere di teatro era gloria tutta italiana, propenso a restaurare l'antica tragedia nella sua integrim di spettacolo insieme poetico e musicale. Vienna, durante i1 regno di Carlo V, offriva ospitalim e lavoro ai compositori, agli sceno-grafi, ai ballerini, ai cantanti piu famosi, e tutti quanti lavoravano nel teatro melodrammatico erano generalmente italiani 0 almeno venivano educati in Italia. La scuola di Napoli, infatti, durante il secolo XVIII divenne famosa superando la fama di Roma e di Venezia. Musicisti e cantori italiani furono chiamati da tutte le corti europee, COS! i ballerini e gli scenografi. Nel Settecento vi furono intere dinastie di scenografi i"taliani.· A questi stessi artisti i sovrani ricorrevano per l'organizzazione delle piu importanti ceri-monie, incoronazioni, matrimoni,' funerali. Il teatro melodrammatico era un genere di spettacolo in cui confluivano vari elementi e che aveva scopi diversi. Un'opera era il risultato di diverse persone: poeta, compositore, scenografo, macchinista, can tan ti , ballerini, coreografi. Uno spettacolo tale aveva una duplice funzione, di di vertire il pubblico e di celebrare i fasci delle famiglie reali 0 ari-stocratiche. Decoro, esigenze di spettacolo, esigenze degli attori, tutto doveva essere considerato accortamente, contemperato con sagezza e anche con modestia. La m9da del teatro in musica in ltalia si era ben diffuso nel Sei-cento e di piu nel Settecento. Percio si costruivano nuovi teatri, e quelli gia esistenti abbandonarono il repertorio comico tradizionale per mettere in scena rnelodrammi. A Venezia questi avevano sue-cesso piu della stessa commedia dell'arte, almeno fino alla riforma goldoniana. La vita sociale si svolgeva in buona parte a teatro, che era l'unico luogo dove si poteva incontrare. Ai nobili erano ri-servati i palchi, ma con l'avanzar del secolo anche le famiglie bor-ghesi poterono affittare dei palchi. Ques~o era un segno di benes-sere economico e di solida posizione sociale. Da questo quadro del teatro melodrammatico italiano passiamo ad esaminare quello maltese dando prima alcuni cenni di cronaca 255
Oltreoceano, 2007
Drammaturga e attrice, Sonnia De Monte (1958) nasce a General Alvear (Mendoza, Argentina) in seno a una famiglia italo-siriana 1 . Conseguita la laurea presso il Dipartimento di Teatro della Facoltà di Arti della Università Nazionale di Cuyo, le prime esperienze teatrali della scrittrice argentina risalgono agli anni '70. Il suo nome risulta, infatti, tra quelli dei fondatori del gruppo teatrale El Taller dove esordisce con la scrittura drammaturgica collettiva. Nei contrasti di quel contesto ideologico De Monte sviluppa uno sguardo critico mediante il quale scrutare il mondo, con il quale giocare e mettersi in gioco (Villalba). In seguito, nella doppia veste di drammaturga e attrice, De Monte lavora con il Viceversa Teatro, con La Murga Teatro-Los Gloriosos Intocables e con il gruppo Sobretabla.
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Incontri. Rivista europea di studi italiani, 30(2), pp.56–69, 2015
in: G. Urso (a cura di), Hispania terris omnibus felicior. Premesse ed esiti di un processo di integrazione, Atti del convegno internazionale, Cividale del Friuli, 27-29 settembre 2001, Pisa 2002, pp. 255-270
Studi i Testi 20, 237 pp., 1960
About Art on-line (16 June 2019)
Studi di Storia dell'Arte, Speciali, Caravaggio e i letterati, a cura di S. Ebert Schifferer e L. Teza, 2020
Bulletin of The Institute of Classical Studies, 2004
Dante E L Arte, 2014
Il Gianicolo. Il colle "aureo" della cultura internazionale della sacralità e della memoria», a cura di Carla BENOCCI e Marcello FAGIOLO, Roma, Artemide 2016, pp. 128-137, 2016