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2020, Il Nastro Azzurro
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“L’Ultima Crociata”, a. LXXIII, n. 4, Maggio-Giugno 2023, 2023
Un crimine partigiano rimasto impunito Molti conoscono l'eccidio di Schio (Vicenza) avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 Luglio 1945, quando una banda di partigiani penetrò nel locale carcere e sfogò il suo odio massacrando barbaramente cinquantaquattro fascisti, "colpevoli" di aver aderito alla Repubblica Sociale Italiana. Se, oggi, è possibile parlare di questo crimine contro l'umanità compiuto dagli antifascisti è solo grazie a tutti coloro che, nel corso degli anni, non si sono fatti intimidire ed hanno cercato sempre di ricordare i caduti per mano partigiana. Divieti, provocazioni, aggressioni, minacce, non li hanno mai fermati. Purtroppo, in molti altri luoghi non è stato così e di tante stragi commesse dai partigiani dopo la fine della guerra, contro innocenti inermi, "colpevoli" solo di essere fascisti o presunti tali, si è persa la memoria storia. Oggi, narreremo della strage del carcere di Cesena, avvenuta nella notte dell'8 Maggio 1945, che anticipa per modalità ed azioni quella tragica di Schio. Quella notte vennero assassinati dagli antifascisti diciassette detenuti politici cui nulla poteva essere addebitato, se non il professare una idea assurta a simbolo del "male assoluto". La guerra a Cesena era finita il 20 Ottobre 1944, quando la città era stata occupata dagli Alleati che avanzavano lungo la dorsale adriatica. Da allora, l'autorità politico-militare della zona era stata assunta dai Britannici, mentre gli antifascisti si preparava-no all'"assalto del potere" e gli ormai onnipresenti partigiani imponevano con la violenza il nuovo ordine "libertario". Molti fascisti cesenati avevano seguito la ritirata al Nord delle truppe italo-tedesche e quelli rimasti in zona vivano il triste periodo della vendetta ingiustificata, dell'odio politico eretto a sistema, della violenza contro gli inermi e gli innocenti. La fine della guerra (2 Maggio 1945) fece affilare agli antifascisti i "coltelli della rivincita" contro tutti coloro che avevano seguito le truppe della RSI al Nord ed ora, alla spicciolata, tornavano a casa, convinti che nessuno, comunque, avrebbe potuto imputargli nulla. Ma non era così. Per il solo fatto di esistere avrebbero dovuto pagare. E avrebbero pagato amaramente quella loro fede, simbolo della cattiva coscienza di tanti cesenati che per un ventennio avevano esaltato il Regime e, nel momento della sconfitta, si erano affrettati a riporre la camicia nera e salire sul "carro del vincitore", cercando nell'odio contro i camerati dei "bei tempi" di rifarsi una verginità politica. L'odio coltivato in mesi e mesi di guerra civile esigeva ora il suo "olocausto".
Da Critica Sociale numero 3/2023, 2023
Fronte del Don: https://www.frontedeldon.it/in-evidenza/la-divisione-cikai-la-sforzesca-in-russia-nellagosto-1942/, 2024
L'articolo descrive luci e ombre nel comportamento dei comandi italiani durante e dopo l'episodio bellico in cui la Divisione Sforzesca si guadagnò la fama di unità che scappa di fronte al nemico.
La Nobiltà Russa dopo il 1861, 2019
Introduzione 2 CAPITOLO PRIMO: La nobiltà russa nell'Ottocento I. La nobiltà russa: caratteri originari 6 II. La nobiltà russa nell'Ottocento 9 III. Composizione etnica e religiosa della nobiltà 13 III. Proprietà terriere, servizio e occupazione 16 IV. Lo status economico della nobiltà 20 V. La nobiltà, la formazione di un ceto di servizio 27 CAPITOLO SECONDO: La crisi della nobiltà terriera I. La nobiltà pre-emancipazione: una classe sociale? 33 II. Il rapporto della nobiltà con la terra pre e post-emancipazione 35 III. La nobiltà e l'agricoltura 38 IV. L'impatto dell'emancipazione sulla nobiltà terriera 42 V. La divisione delle terre 44 VI. Il risarcimento ai nobili 48 VII. Vendita e acquisto delle terre 51 VIII. L'impoverimento della nobiltà terriera 57 CAPITOLO TERZO: Nobiltà e attività politica I. Il potere politico e la nobiltà 62 II. L'influenza politica della nobiltà e le modalità del suo esercizio 65 III. La crisi politica della nobiltà terriera 74 IV. Le assemblee nobiliari: composizione e condizioni per la partecipazione 90 V. Figure di potere: i marescialli nobiliari 98 CAPITOLO QUARTO: La nascita di un'opposizione I. Ideologie e politica nobiliare 105 II. Le politiche della nobiltà dalla seconda metà degli anni '90 del XIX secolo al 1904 116 CONCLUSIONI: Nobiltà e autocrazia BIBLIOGRAFIA 131 1
Lo zar Nicola II, ultimo re della dinastia Romanov, deposto nel 1917 Una delle questioni storiografiche più recenti che hanno coinvolto il popolo russo, alla luce dei festeggiamenti per il centenario della 'Rivoluzione russa' del 1917, è quella che riguarda le sorti della famiglia Romanov e la sua esecuzione.
Testo della conferenza tenuta al convegno "Una Colonna per non dimenticare" (Roma, Biblioteca Vallicelliana, 9 gennaio 2014); pubblicato sulla rivista mensile "Marinai d’Italia", Anno LVIII, numero 1/2 - Gennaio/Febbraio 2014, pp. 30-33
Il bombardamento di Bari del 2 dicembre 1943, da parte della Liftwaffe, é stato considerato negli Stati Uniti come una Seconda Pearl Harbor. Ciò é da considerarsi esagerato, ma tuttavia le perdite navali riportate nell'occasione dagli Alleati, italiani compresi, anche nel carico dei rifornimenti, furono considerevoli. E ciò genero grande preoccupazione in un momento in cui i rifornimenti alle truppe britanniche combattenti nel Sud Italia e alla XV Air Force statunitense negli aeroporti della Puglia, erano attesi urgentemente.
Le Brigate Rosse, una storia Italiana, come l'ha definita il suo leader storico Mario Moretti, oppure soltanto un fenomeno italiano ma inserito in un contesto soverchiante come quello della guerra fredda?
Quando il cielo era nemico - Rovereto (TN) – 24 aprile 1945
La storia che leggerete in questa ricerca sarà un tuffo nel passato, un viaggio a ritroso nel tempo, che vuole raccontare la tragedia della guerra in una cittadina situata sulla Brenner Line in una mattina di inizio primavera del 1945. Comprendere cosa passarono i nostri genitori e nonni è un importante elemento della nostra storia personale; capire la sofferenza causata dalla guerra spero rafforzi la nostra determinazione a prevenirla e a lavorare sempre per la pace.
Un bersagliere nella Grande Guerra, 2023
La breve storia della guerra di mio nonno, Francesco Angotzi, che partecipò al primo conflitto mondiale nelle file dei bersaglieri.
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Quando il cielo era nemico - Rovereto, Calliano, Albaredo - Brenner Line - 5 febbraio 1945, 2020
Calicesi alla Grande Guerra , 2018
Da Vittorio Veneto alla Marcia su Roma. Il Centenario della Rivoluzione fascista, 2021
Corriere del Mezzogiorno, 2005
ArTS Archivio della ricerca di Trieste (University of Trieste https://www.units.it/), 2014
Corriere del Mezzogiorno - Corriere della Sera, 2003
Tramsform.Italia 19 Febbraio2025, 2025
Ianus. Diritto e finanza, 2017
Nostalghia tra Italia e Russia , 2020
Storia e Futuro. Rivista di Storia & Storiografia, 2013
NUOVA RIVISTA STORICA , 2022