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1989
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Nello scritto del 1922 Due voci di Enciclopedia Freud dà una definizione precisa della psicoanalisi e fornisce un esauriente quadro della sua genesi e del suo sviluppo 1 .
La scoperta di Freud della cardinalità del desiderio inconscio rivela il carattere (no originario) derivato dell'io e della coscienza. In ciò consiste il senso profondo della rivoluzione copernicana di Freud: l'aver rivelato che l'io, lungi dall'essere il motore dell'attività psichica umana, ne è un derivato, un effetto secondario.
Etica & Politica / Ethics & Politics, 2018
Recently, a significant part of the psychoanalytical world, especially the psychoanalysts belonging to the Lacanian orientation, under the guide of J.-A. Miller, has committed to the project of "making psychoanalysis exist in the political field". In this article, first I reconstruct and discuss the ways in which contemporary Lacanian psychoanalysts tried to realize this project; second, I illustrate some of the past political inventions of radical feminism that could constitute as many symbolic and practical resources to develop that project more consistently. I. LA PRATICA PSICOANALITICA E IL SAPERE DELL'INCONSCIO In cui ci si chiede se il desiderio di politica che attraversa la psicoanalisi lacaniana non potrebbe trovare maggiore consistenza facendo tesoro di alcune risorse simboliche e pratiche offerte dal femminismo radicale (§1). Ci si sofferma anche sul rapporto tra il sapere psicoanalitico e la pratica psicoanalitica (§2) e sul concetto di inconscio e di divisione soggettiva (§3). 1. Il campo della psicoanalisi di orientamento lacaniano, da un po' di tempo a questa parte, è attraversato da un desiderio di politica. Del tutto in generale, lo si potrebbe descrivere come un desiderio di trovare nel sapere psicoanalitico, e specialmente in quello elaborato e sviluppato da Jacques Lacan, delle risorse teoriche, simboliche e pratiche per far fronte a quella "crisi della politica" che, in ultima analisi, consiste nella difficoltà di trovare una nuova misura, insieme credibile ed efficace, giusta e praticabile, con cui orientarci nel passaggio storico in cui ci troviamo.
Relazione seminario su Lacana 2013 presso iisf, Scuola di Roma con la partecipazione di Massimo Recalcati
S&F_scienzaefilosofia.it, 2015
The contributions included in this section of S&F_ focus on the problem of the epistemological status of psychoanalysis and its object, the unconscious. They were originally presented in Venice at the Ca' Foscari University in December 2014, during a debate organized by Maria Turchetto and the Associazione Louis Althusser, following the first Italian translation of the two conferences on psychoanalysis delivered by Althusser at the École Normale in 1963‐64 (L. Althusser, Psicoanalisi e scienze umane, Mimesis, Milano 2014). The two conferences, centred around the alleged "epistemological break" brought about by the work of Lacan in the domain of human sciences, provide the authors with the opportunity to examine the relationship between Marxism, psychoanalysis and philosophy in the current theoretical context, and to address such problems as the relationship between the discourse of the unconscious and the theory of ideology, transindividual imaginary and subjective Cog...
La Yourcenar ha creduto di trovare i trentatré nomi di Dio. A ciascuno di loro ha dedicato una poesia. Io non essendo poeta, credo di averne intravisto solo uno, reciterebbe così: Il folle, singhiozzante, che chiede alle voci che lo tormentano la pietà di lasciarlo dormire. Questo vuole essere il trentaquattresimo nome di Dio. A risentirlo il respiro si accorcia, la voce si ferma a mezz'aria. Tutto le pagine seguenti ruotano intorno al suo mistero.
In questo lavoro prenderemo in esame il testo di Freud La negazione. Questo breve scritto, che e' stato lavorato a lungo da Lacan nel Seminario I e verra' ripreso nel Seminario III, viene citato una sola volta nel Seminario II (1).
A «psychotic ferocity». Wittgenstein and Lacan In this paper, I shall analyse the relationship between Lacan and Wittgenstein. The passages in the (published and unpublished) Seminars are discussed where Lacan explicitly quotes Wittgenstein. What Lacan finds in the Tractatus is: a) a consistent description of the logical system of language; b) a precise analysis of the place of an autonomous subject (or, better, lack thereof) in the system of language. This is consonant with Lacan’s representation of the grip of language on the body. Wittgenstein thinks that a way of breaking free of language lies in what he calls the “Mystical”. In this paper I claim that Lacan's conception of psychoanalysis begins where Wittgenstein said one must stop by passing over in silence (Tractatus, § 7). From this point of view, one can interpret Lacan’s work as an attempt to imagine the shape of proposition 8 of the Tractatus.
E’ difficile trovare una formula che la descriva esaustivamente. La definizione che il fondatore, Sigmund Freud, diede quando fu forzato in tale ardua impresa fu: Psicoanalisi è il nome: 1) di un procedimento per l’indagine di processi psichici cui altrimenti sarebbe pressoché impossibile accedere; 2) di un metodo terapeutico (basato su tale indagine) per il trattamento dei disturbi nevrotici;3) di una serie di conoscenze psicologiche acquisite per questa via che gradualmente si assommano e convergono in una nuova disciplina scientifica. Ma di primo acchito forse non ci chiarisce molto le idee. Procediamo un passo per volta, seguendo la descrizione più ampia che Freud ne fece nelle sue lezioni.
La difficoltà di offrire una convincente categorizzazione del pensiero di due grandi autori del Novecento, come Jacques Lacan e Gilles Deleuze, costituisce il presupposto fondamentale per affrontare la lettura di visioni divergenti, di personalità contrastanti e, al contrario, di evidenti comunanze. Il contributo di Jacques Lacan alla filosofia contemporanea viene spesso trascurato di fronte alle notevoli asperità di una lettura clinica delle sue opere. Non si dimentichi il grande apporto speculativo che gli Scritti e i Seminari offrono nel panorama filosofico a noi più vicino. In primo luogo, il pensiero di Lacan trova una grande influenza e un grande stimolo nella lettura della Fenomenologia dello Spirito di Hegel, opera da cui egli parte per offrire un contributo originale a proposito della "lotta per il riconoscimento" all'interno della dialettica servo-padrone. La relazione conflittuale tra Io e Altro si presenta, ai lettori, come un motivo ricorrente, topico, quasi ossessivo nelle opere di Lacan al punto da rendere palese la volontà di un superamento dell'intuizione hegeliana verso un nuovo modo di concepire il processo di soggettivazione, che scatti appunto a partire dal "riconoscimento" del proprio desiderio da parte dell'Altro. Egli, infatti, alla lettura dell'opera di Hegel da parte di Alexandre Kojève aggiunge una profonda conoscenza delle opere di Jean-Paul Sartre, in particolare de L'essere e il nulla: Hegel, Kojève, Sartre, ma anche Heidegger e la fenomenologia della percezione di Merleau-Ponty sono le grandi premesse filosofiche del pensiero lacaniano. Un autore che, fin dai primi anni del suo insegnamento, si rivolge con decisione verso il grande obiettivo-e grande slogan-di un "ritorno a Freud", alla scoperta di Freud: l'inconscio. In aperta polemica con gli sviluppi della psicoanalisi post-freudiana, ritenuta colpevole di aver concentrato l'attenzione interamente sull'Io, Lacan elabora la sua personale teoria dell'inconscio, radicalizzando il contributo di Freud attraverso l'influenza della linguistica strutturale di Roman Jakobson, ma soprattutto sulla base della lettura del Cours de Linguistique Generale di Ferdinand de Saussure, il padre della linguistica. 4 Con l'elaborazione di una teoria psicoanalitica "strutturalista", Lacan non si limita a riprendere il dogma freudiano ma offre un contributo originale che, per certi versi, indirizza verso un superamento dello stesso Freud e, più in generale, della psicoanalisi. Come ricorda Massimo Recalcati nel suo volume Jacques Lacan. Desiderio, godimento e soggettivazione, questo è già evidente nella volontà di trovare un al di là dell'Edipo, di superare la rigidità delle determinazioni familiari immaginarie e ricondurre la struttura edipica ad un valore simbolico 1. E' in questa direzione che Gilles Deleuze si muove, proponendo una violenta critica ad una psicoanalisi "monolitica" che riconduce le complessità del soggetto ad un solo fattore-alle dinamiche del microcosmo familiare, a quello schema triangolare padremadre-bambino sul quale si basa il complesso d'Edipo. A questo proposito, è proprio nelle parole di Lacan che Deleuze trova la possibilità di attuare un processo di superamento del linguaggio psicoanalitico, di una sua "schizofrenizzazione". Più propriamente, nel saggio Il desiderio Camille Dumoulié parla del lavoro di Deleuze come di una "controeffettuazione umoristica", un'operazione di "deviazione" del senso, attraverso cui egli riprende il pensiero di un autore-nel caso specifico, il pensiero di Lacan-ne coglie il nucleo dogmatico e lo rilegge in una maniera perversa, deviante, "schizofrenica". Piccole, ma significative convergenze con l'eredità lacaniana sono riscontrabili soprattutto a fronte di una formazione del tutto simile: Deleuze, come Lacan, fu allievo di Merleau-Ponty, oltre che di Jean Hyppolite e dell'epistemologo Georges Canguilhem. Ma è nella riproposizione di una delle più scottanti problematiche della filosofia del Novecento che la potenza speculativa e la difficile categorizzazione del pensiero deleuziano emergono con decisione: una delle sue opere più famose, che costituisce la sua tesi di dottorato, ma che viene pubblicata solo nel 1969, Differenza e ripetizione affronta il tema della differenza ontologica offrendo un'interpretazione che concilia Sein und Zeit di Heidegger con l'eterno ritorno di Nietzsche. 42 l'enorme e rivoluzionario impatto teorico che l'insegnamento del grande psicoanalista ha avuto nei confronti del pensiero filosofico contemporaneo. La soluzione condivisa di un superamento dell'Edipo freudiano, di un linguaggio in stretto rapporto con il soggetto e con il suo desiderio, rivela solo superficialmente la complessità di due pensieri che s'intrecciano non senza contrasti, in un orizzonte di pensiero in cui Lacan è il grande modello di riferimento e Deleuze-Guattari gli allievi che cercano di superare il maestro.
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Il Vaso di Pandora. Dialoghi in psichiatria e scienze umane. Vol. XX, 4, 2012
in Cavazzini, Gualandi e altri, L'eterocronia creatrice, Unicopli, Milano, 2013
La Psicoanalisi, 2024
Francesco Pinna, 2020