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Il Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Emilia-Romagna (Corecom) svolge funzioni di garanzia per cittadini e imprese, di verifica del rispetto delle disposizioni legislative e delle normative di settore per gli operatori della comunicazione e di consulenza per gli organi della Regione e la comunità regionale.
MEDIA CULTURALISTA: Implica concentrare l'attenzione sul contenuto e sulla ricezione dei messaggi dei media, influenzati dal contesto personale immediato. * MEDIA MATERIALISTA: Porta a privilegiare gli aspetti politico-economici e tecnologici dei media in questione. * SOCIO CULTURALISTA: Sottolinea l'influenza dei fattori sociali sulla produzione e ricezione dei media e le funzioni di questi ultimi nella vita sociale * SOCIO MATERIALISTA: Considera i media un riflesso delle condizioni economiche e materiali della società anziché la causa prima. 4 DIFFERENTI TIPI DI TEORIA Intendendo per teoria ogni insieme di idee utile a capire un fenomeno, orientare l'azione o prevedere una conseguenza, si possono distinguere 4 tipi di teoria relativi alla comunicazione di massa:
"Dante in America (Stati Uniti)," Atti dei Convegni Lincei 351, La ricezione della Commedia dai manoscritti ai media (Rome 23-25 marzo, 2022). Roma: Bardi Edizioni, Accademia Nazionale dei Lincei, 2023, pp. 545-560. , 2023
"Dante in America (Stati Uniti)," Atti dei Convegni Lincei 351, La ricezione della Commedia dai manoscritti ai media (Rome 23-25 marzo, 2022). Roma: Bardi Edizioni, Accademia Nazionale dei Lincei, 2023, pp. 545-560.
L'utilizzo delle risorse messe a disposizione da internet è sempre più diffuso tra gli adolescenti e i preadolescenti che spesso vengono definiti " nativi digitali " , un'etichetta che semplifica eccessivamente il rapporto tra giovani e nuove tecnologie e relega le capacità di navigare in rete a mere competenze tecniche. La media education è frequentemente chiamata in causa per colmare i vuoti educativi e comunicativi che si creano tra adulti e minori in relazione all'utilizzo delle tecnologie digitali Questo articolo si sviluppa attorno ai risultati di ricerca che ha coinvolto un istituto scolastico secondario di primo grado (circa 300 studenti) in cui è stato svolto un progetto di digital media education rivolto a ragazzi, insegnanti e genitori. Il materiale empirico è composto da 62 ore di osservazione etnografica svolte durante gli incontri con i gli studenti dell'istituto e i questionari di gradimento raccolti al termine del progetto. L'obiettivo della ricerca è quello di comprendere, a partire dalla voce dei ragazzi, cosa questi pensino della media education, quali aspettative abbiano e in che modo rispondano agli stimoli e alle attività che gli vengono proposte. Il fine ultimo è quello di fornire strumenti interpretativi e operativi utili a creare discorsi e pratiche capaci di intersecare le pratiche mediali e le attività quotidiane dei giovani.
Italian Journal of Educational Technology, 2000
La scelta dei mezzi da utilizzare in un processo formativo è una fase cruciale della progettazione didattica. Docenti, formatori, progettisti di mat eriali e responsabili di istituzioni che operano in campo educativo devono affrontare il problema di individuare i mezzi più idonei a veicolare un messaggio, a facilitare la comprensione di un concetto o ad acquisire e consolidare capacità di vario tipo. Sia che il problema venga affrontato con un approccio intuitivo sia che esso venga inquadrato in una metodologia sistematica di progettazione, una sua adeguata soluzione è da più parti considerata fondamentale in quanto scelte poco appropriate possono compromettere i risultati dell'intero progetto. Per questo motivo, le caratteristiche dei mezzi disponibili e i criteri che ne informano la scelta costituiscono da più di cinquant'anni oggetto di studio da parte di numerosi ricercatori. Nel corso degli anni, il fuoco dell'attenzione è stato posto sulle tecnologie via via emergenti: negli anni cinquanta e sessanta i mezzi audiovisivi catalizzavano gli interessi; nei decenni successivi numerose ricerche hanno cercato di individuare potenzialità e limiti del computer! in ambito didattico ed infine, a partire dagli anni '90, stiamo assistendo ad un fiorire di studi che pongono l'attenzione sulle tecnologie della comunicazione...
Il volume è stato realizzato con Fondi MURST ex 40% Proprietà letteraria originaria dell'Università degli Studi di Milano In copertina: particolare del coperchio di un'olletta ad anse perforate proveniente da una tomba ignota di Tarquinia, conservata al Museo Nazionale Tarquiniense Nel frontespizio: in alto, il vaso iscritto dalla tomba 482 della necropoli di Osteria dell'Osa (da AA.VV., La necropoli laziale di Osteria dell'Osa, a cura di A.M. Bietti Sestieri, Roma 1992, fig. 3a.270); in basso, particolare dell'apografo dell'iscrizione sul coperchio dell'olletta riprodotto in copertina (da G.
communication and media research Mario Morcellini
La Media Education oggi non è più un campo d'indagine riservato agli studiosi di comunicazione, né può essere vista come una pratica di pochi insegnanti. Nonostante ciò, la ricerca sulla qualità e l'efficacia delle pratiche mediaeducative rimane ancora carente. Il progetto On Air ha cercato di misurarsi con queste ca-renze, approntando una serie di strumenti per progettare attività mediaeducative in contesto scolastico. Il presente lavoro ne illustra i principali risultati con un'at-tenzione alla struttura complessiva della ricerca e alle sue principali conclusioni. Parole chiave: competenze mediali, pratiche mediaeducative, progettazione formativa, va-lutazione Media Education today can no longer be considered a field of study reserved for communication researchers nor can be regarded as a privileged practice of some teachers. Notwithstanding, there is a tremendous lack of research concerning the educational practices' quality and effectiveness. The On Air project tries to cope with these issues by providing a set of tools to design Media Education activities in schools. The present paper introduces and discusses its results placing attention on the overall structure of the research and its main conclusions.
2014
Il contributo affronta il tema della valutazione in ambito mediaeducativo. La media education è campo didattico e di ricerca. Ci interroga continuamente in relazione alle questioni docimologiche all'interno di percorsi che, in modalità differenti, fanno uso dei media, ma anche, in generale, in relazione alla valutazione orientata alle competenze. Progettazione, documentazione, valutazione (che implicano processi e prodotti) rappresentano punti chiave per intraprendere un dialogo centrato sul "filo rosso" che lega tutte le fasi di un'attività mediaeducativa: alcuni elementi definitori, il peso da assegnare a finalità e obiettivi, i differenti livelli della valutazione rappresentano gli aspetti significativi di questo articolo, resi comprensibili da alcuni esempi proposti soprattutto nell'ultimo paragrafo.
Sommario: L'articolo è un incoraggiamento agli educatori che si trovano nel dilemma " se utilizzare i media digitali " nell'agire didattico. Si parte dall'agire didattico che richiede la capacità di controllo sulla comunicazione. Una comunicazione è didattica quando si ha il controllo della voce, della mimica del volto, della gestualità e della prossemica. Con un metodo di lettura critico-analitica degli autori che sono a favore dell'utilizzo di media digitali nell'apprendimento scolastico emergono i seguenti punti cruciali: l'utilizzo dei media digitali in modo non appropriato può provocare degli effetti negativi sugli stu-denti; invece con un'educazione adeguata può avere dei risultati molto positivi; i mezzi di comunicazione utilizzati con l'intenzione di aumentare i punti di accesso (per capire meglio i contenuti) devono essere usati con una certa padronanza altrimenti ostacolano l'apprendimento; l'utilizzo dei media digitali nell'apprendimento scolastico sono la sfida sia per gli studenti sia per gli inseganti; si richiede l'utilizzo dei nuovi media agli inseg-nanti per aggiornare e migliorare il loro agire didattico. Quindi con un approccio sereno e critico si può migliorare l'apprendimento nelle scuole. Parole chiave: Comunicazione. Media. Digitale. Didattica. Apprendimento. Comunicação e o uso das novas mídias na educação Resumo: O artigo é um incentivo para educadores que se encontram no dilema de como " usar mídia digital " na ação educativa. Começa a partir da ação didática que requer a capacidade de controlar a comunicação. Uma comunicação é didática quando há controle da voz, expressões faciais, gestos e proxêmica. Com um método crítico-a-nalítico de leitura de autores favoráveis ao uso da mídia digital na aprendizagem esco-lar, emergem os seguintes pontos cruciais: o uso da mídia digital de forma inadequada pode causar efeitos negativos nos alunos; com uma educação adequada pode haver resultados muito positivos; os meios de comunicação utilizados com a intenção de aumentar os pontos de acesso (para entender melhor o conteúdo) devem ser usados com um certo domínio e competência, caso contrário dificultarão a aprendizagem. O uso de mídia digital na aprendizagem escolar é desafiador tanto para os alunos quanto para os professores, o que requer o uso de novas mídias para que os professores atua-DOSSIÊ
Gran parte di questo articolo include aspetti dell'opera del professore spagnolo José Martínez de Toda, lui è stato il mio professore di media education nel Centro Interdisciplinare sulla Comunicazione Sociale (CICS) 2 della Pontificia Università Gregoriana di Roma. Martínez de Toda è uno studioso dei mass media e ha proposto una metodologia di valutazione sulla media education nel suo libro intitolato "Le sei dimensioni della media education" (2002) 3 . La mia intenzione qui è presentare elementi per una lettura sulla media education considerando che tale tipo d'insegnamento è flessibile e prende in considerazione, seguendo un approccio teorico interdisciplinare e pratico: la società, la cultura ed il tipo d'esperienza mediatica dell'audience. Una conoscenza previa dell'audience è importante per avviare un insegnamento sui mass media. Nella società contemporanea, il rapporto tra pubblico e mass media è diventato ormai una pratica socio-comunicativa quotidiana, della quale non possiamo fare a meno.
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Bari economia & cultura. Trimestrale della Camera di Commercio di Bari, 2012
La sfida #bodypositive, percezione del corpo nell'era digitale, 2019
Rivista Lasalliana, 2019
dipartimenti.unicatt.it
Il telespettatore, 2014
I moderni orizzonti della scienza e della tecnica II, Limina Mentis, Monza-Brianza, 2015
Media Education. Analisi critica e buone pratiche , 2020