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Le mura repubblicane di Mutina

Abstract

Rinvenimenti riferibili alle fortificazioni e note di urbanistica mutinense Mutina è ricordata nelle fonti letterarie antiche come città fortificata ben prima della sua deduzione come colonia di diritto romano. Infatti, già nel 218 a.C., ossia all'inizio della seconda guerra punica, la città era cinta da mura ed era controllata da un presidio dell'esercito romano. È ben noto il racconto di Polibio che, descrivendo la rivolta dei Galli Boi poco prima dell'arrivo di Annibale in Pianura Padana, ricorda che i triumviri che stavano completando l'assegnazione delle terre nelle colonie di Piacenza e Cremona si ritirarono dietro le mura di Mutina, che venne cinta d'assedioi(1). La città, dunque, fin dalle prime fasi della romanizzazione della pianura padana, costituì un importante polo strategico, trovandosi lungo la via Emilia, arteria stradale di primaria importanza, che univa Ariminum (Rimini) a Placentia (Piacenza), realizzata a partire dal 187 a.C. dal console Marco Emilio Lepido, verosimilmente seguendo un più antico tracciato.