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The annual ACI-ISTAT statistics report, constantly, among the major causes of accidents the driver behavior and speed (also considered in the work as an expression of the behavior of the driver). The two aspects of the problem can be considered as cultural. The first is influenced by a culture current (unofficial) according to which a casual and not respectful of the rules way of driving is a sign of a strong and independent character; the second is, probably, is the result of a specialized culture which tends to confirm the easy, but not always correct, equation in which the speed leads to the accident inevitably. It is necessary, then, to learn more about these causes of accidents to be able to formulate objectively, quantitative evaluation on road safety and to implement, as a result, rigorous measures leading to a substantial reduction in the number of accidents without penalizing, and still unnecessarily, the act of transport. These assessments can and should affect also, and a...
Per garantire un livello di sicurezza elevato ad un tronco stradale è necessario che per tutti e cinque i fattori in gioco (uomo, veicolo, strada, traffico e ambiente) vi sia un livello di efficienza superiore ad una soglia minima. Questa soglia, tuttavia, non è un dato costante, ma dipende piuttosto dalle reciproche interazioni tra i vari fattori poiché, nelle diverse circostanze, vi è una differente aspettativa di qualità del servizio di viabilità da parte dell'utente. Infatti, i cinque fattori sono tutti determinanti, ma tra essi l'utente è quello decisivo, in quanto a lui competono le funzioni valutative e decisionali relative a tutti gli aspetti. Pertanto le condizioni (da verificare per ciascun fattore): Livello di Efficienza Livello di Efficienza minimo possono ricondursi alle altre: Differenza di Qualità = Qualità Attesa-Qualità Reale Q massimo. Per esemplificare il concetto si può ricorrere ai casi del malore dell'utente (Q 1 eccessivo), dei freni del veicolo inefficienti (Q 2), della scarsa aderenza della pavimentazione (Q 3) o della improvvisa condizione di coda di traffico (Q 4) o di vento laterale (Q 5). Con queste premesse alla funzione di sicurezza può essere riconosciuta la forma: f = 1/Qi con i = 1, 2, 3, 4, 5 al variare dei fattori uomo, veicolo, strada, traffico e ambiente. La funzione è crescente con il livello di sicurezza e, ovviamente, decrescente all'aumentare del livello di rischio. Lo studio della funzione è particolarmente interessante e può consentire di individuare indici significativi delle situazioni di anomalia. In particolare, per la definizione accettabile dell'algoritmo risolutivo possono essere adoperate, le tecniche della ingegneria della qualità off-line (Quality Engineering). In ogni caso, dallo studio emerge che per ridurre la incidentalità è importante curare la gestione e il controllo degli elementi che inducono modifiche al comportamento di guida.
Tema. Journal of Land Use, Mobility and Environment, 2009
L’articolo, partendo da una descrizione delle attivita e delle principali funzioni del Centro Regionale di Monitoraggio della Sicurezza Stradale CReMSS della regione Puglia, vuole fornire un quadro sullo stato della sicurezza della rete stradale pugliese. In particolare lo studio vuole evidenziare le criticita e i punti di forza del caso della Puglia, mettendo in evidenza il sistema di interventi messi in atto e programmati. Il CReMSS, istituito con la legge regionale 18/2004, rappresenta uno strumento di raccolta e di analisi dei dati sull’incidentalita al fine di indirizzare le politiche e gli interventi in materia di sicurezza stradale, cosi come previsto nel Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS) legge 144/99. Le azioni del centro sono prevalentemente orientate al coordinamento e al raccordo con altri centri di monitoraggio (comunali, provinciali e nazionali) in modo da assicurare un’integrazione delle basi conoscitive e valutative del fenomeno incidentalita viaria e co...
Tema Journal of Land Use Mobility and Environment, 2009
La sicurezza nell'uso della rete stradale e, più in generale, della rete di mobilità rappresenta un fattore che nel corso degli anni si è andato sempre più imponendo nell'agenda degli stati europei. A rigor di logica si potrebbe affermare che, in merito alla sempre maggiore importanza che riveste la sicurezza stradale, la tradizione dei paesi del nord e del centro Europa ha avuto la meglio su posizioni più lassiste tipiche dei governi delle nazioni dell'Europa meridionale. Passato il periodo nel quale era necessario puntare sulla quantità dello sviluppo economico (e della rete che ne rappresenta un elemento primario), ci si è resi conto che era necessario e possibile coniugare allo sviluppo aspetti più soft, come quelli relativi alla sicurezza stradale. Quello della sicurezza è un aspetto molto complesso che ha a che fare con fattori diversi. Trovarsi in un centro abitato o al di fuori di esso, viaggiare su un tipo di strada o su un altro, con una certa situazione meteorologica, in presenza o meno di lavori, con un numero maggiore o minore di interferenze, ... sono tutti fattori che modificano la percezione della strada e l'uso che un utente fa di essa. La stessa complessità di situzioni si verifica quando da aspetti di tipo fisico si passa ad analizzare aspetti di tipo psicologico: in questo caso l'utente (che sia guidatore o pedone o disabile o bambino o anziano) si trova ad affrontare diverse situazioni di traffico in condizioni che possono modificarsi da momento a momento. Si consideri, infine, un terzo fattore importante: la rete stradale si è venuta sviluppando rapidamente negli ultimi 120 anni; nel corso di questi anni questa rete è stata realizzata con criteri e modalità costruttive
1. PREMESSE. Lo studio della pericolosità di un tracciato stradale non può prescindere dall'analisi del comportamento umano. L'uomo, infatti, rappresenta l'unico fattore che è in grado di modificare ed adattare il proprio comportamento di guida alle condizioni della strada, dell'ambiente e del proprio veicolo. La condotta di guida è basata su una serie di azioni - reazioni intraprese dal guidatore per condurre il proprio mezzo correttamente sulla strada; quando le azioni - reazioni non risultano adeguate, l'attività di guida può sfociare in incidente. L'incidente è generalmente causato da una non corretta interpretazione degli stimoli che derivano dall'esterno; quando gli incidenti si localizzano in determinate aree, è plausibile che sia proprio l'ambiente esterno ad indurre gli utenti ad atteggiamenti di guida impropri. Lo studio delle motivazioni che provocano l'addensamento dei sinistri in determinate zone è molto complesso; una corret...
inserita negli Atti del XXIII …, 1998
Il costo che la società italiana, da sola, paga annualmente per gli incidenti stradali è di circa 7000 morti e 200000 feriti. Questi dati si inquadrano in un contesto ancora più preoccupante, se si considera il fatto che, percentualmente, il contributo più significativo in termini di utenti coinvolti negli incidenti stradali, è dato dai giovani e dalla popolazione attiva.
Consiglio Nazionale delle Ricerche-Progetto Finalizzato Trasporti, 1999
Lo studio della viabilità e dell’insediamento è una materia che appartiene alla branca dell’urbanistica ed anche all’antropologia culturale. Richiede lo studio della mentalità e del comportamento umano attraverso i tempi. Soggetti che l’archeologia non sfiora. Soprattutto il ricercatore deve camminare e conoscere i casi sul terreno per acquisire un “istinto” specifico per la lettura del paesaggio.
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