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2011
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Studi Senesi 131, 2019
Letteratura e Potere/Poteri Atti del XXIV Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti) Catania, 23-25 settembre 2021, 2023
Lo studio si sofferma sulla fondazione dell’Accademia dei Rinascenti, avvenuta nella provincia lucana del Regno, a Venosa, nel 1612. Del sodalizio, in particolare, sono indagati due aspetti. Uno è il contesto familiare dei Gesualdo, che in quel periodo vedeva il passaggio dei poteri da Carlo al figlio Emanuele; l’altro è la strategia di autorappresentazione messa in atto dal principe Emanuele, il quale fece di questo consesso uno strumento di controllo e consenso delle élites cittadine, in contrasto con il potere ecclesiastico locale.
2009
1 Foscolo professore a Pavia. Esortazione alla storia dell'Università 1. La presenza di Foscolo a Pavia è un nodo che stringe la storia del nostro Ateneo alla storia italiana. Mostrare quanto, di quel nodo, attiene propriamente alla storia universitaria e quanto spetta alla personalità letteraria e politica di Foscolo è il proposito che vorrei svolgere davanti a voi, Signor Presidente della Repubblica, Magnifico Rettore, Università, Signore e Signori 1 .
E-Review. Rivista degli Istituti Storici dell'Emilia-Romagna in Rete
In the last decade the history of universities in Italy has been marked by a substantial increase in the number of studies addressed to the Republican period. However, we haven't yet a history of universities in Emilia Romagna as a Region, particularly focused on the post-war period from 1945 to 1968. Emilia Romagna, with its 4 Universities (Bologna, Ferrara, Modena and Reggio, Parma), is an interesting case-study through which to highlight local features and recurring national aspects.
Firenze University Press eBooks, 2024
nel corso dei suoi cento anni, ha avuto senza dubbio uno scambio intenso e spesso virtuoso con il territorio; un rapporto caratterizzato da innumerevoli intrecci che, nel caso delle questioni scolastico-educative, hanno interessato quasi tutti gli ambiti disciplinari (come per la formazione degli insegnanti) e diversi settori della città con le loro storie e specificità. La scuola d'altro canto è di per sé un organismo complesso e fondamentale che fa da substrato portante all'organizzazione di ogni Paese. Fra il 1924 e il 2024, mentre il fascismo tentò di asservirla per farne uno strumento di propaganda e una fucina della cosiddetta rivoluzione fascista dello Stato, la Repubblica, seppur con qualche incertezza e svariate resistenze, le ha invece conferito un ruolo chiave per lo sviluppo della democrazia. Una delle espressioni forse più efficaci per definire la complessità della scuola e il ruolo che avrebbe dovuto interpretare nella neonata Repubblica, fu coniata nel 1950 proprio da un docente fra i più celebri dell'Ateneo fiorentino, che ne fu anche Rettore, Piero Calamandrei. Egli ricoprì tale prestigioso incarico fra il 1943 e il 1947 (con una sospensione fra settembre del 1943 a ottobre del 1944) in una delle stagioni più drammatiche e al tempo stesso fondative del nostro Paese, guidato da una vibrante passione civile, maturata specialmente a partire dalla fine degli anni Trenta, sentimento che lo avrebbe accompagnato poi per il resto della vita. Ebbene, proprio sulla scorta di quella passione in un celebre discorso tenuto al congresso dell'Associazione per la Difesa della Scuola Nazionale (ADSN) del
2023
Il presente contributo intende affrontare la "questione" Bronzi di Riace secondo un aspetto di ricerca che fu intrapreso dal Professor Giuseppe Roma dell' UNICAL, ponendo in relazione la presenza delle due statue bronzee con la forte tradizione religiosa legata al culto dei Santi Cosma e Damiano, Protettori di Riace stessa. Quindi non un'analisi stilistica o interpretativa dei due manufatti del V secolo a. C., bensì quale significato queste potessero avere in ordine sacrale e nella memoria collettiva della popolazione di Riace stessa. Dal punto di vista prettamente archeologico il dato di partenza considerato, consiste nella giacitura delle due statue, ben documentato nel 1973 dall'equipe del Professor Nino Lamboglia, unito al dato offerto dal percorso che ha la processione, marittima, che si tiene ogni anno nella seconda domenica di maggio e che termina, forse non del tutto casualmente, proprio sul punto di rinvenimento dei manufatti bronzei.
The history of ecclesiastical academic institutions in Rome is still in its infancy, because little attention has been paid so far to their vibrancy and activities, despite the uniqueness of their complex variety and articulation within the city and in the context of its centers of study, teaching and scientific research. A significant contribution is offered by the history of the Pontifical Lateran University, by special title called “the University of the Pope” because of its close ties with the Apostolic See. In the two hundred and fifty years of its life, with the development of its Faculties, its Institutes and its majors, the Lateran University has become an authoritative pole for the study and teaching of theological disciplines, constituting an academic community distinguished above all by the international origin of its students. At the same time, its faculty members – because of their specific expertise – have continued to lend valuable support to the mission of the Apostolic See and the service of the Roman Curia.
Carla Russo, Federico Tiezzi e la pedagogia dell’attore, 2017
Federico Tiezzi can be considered as one of the major representative of the current theatre direction. He began his theatrical journey during the rising of the so-called ‘Neoavanguardie’, then he experienced various periods in which his style level rose to an original and visionary one; a style which gradually returned to the abandoned narrative trace. Together with the direction, he progressively developed a pedagogical activity too, that this paper intends to focus on. An activity which found his organic structure starting with the Laboratorio di Prato (2007/2009) and which has recently been called Laboratorio della Toscana. This paper wants to retrace the different stages Tiezzi went through to found the first workshop in 2007; from the Divina Commedia experience (1989/1991) to the investigation focused on Amleto (1998/2000). Thanks to a significant amount of official documents (like articles, videos and books) concerning the workshops from 2007, and the possibility of supporting practice through the direct observation of some steps of the latest workshops, the paper analyses their methodological structure and tries to provide a model of pedagogy for an actor in its full maturity.
Nella monografia La religione di questo mondo in Raffaele Pettazzoni (Roma 2009, Bulzoni Editore), V.S. Severino affronta un tema centrale nell'ambito della ricostruzione degli studi storicoreligiosi italiani: per l'appunto, la questione della "religione di questo mondo" nel pensiero del fondatore dei medesimi studi in Italia, con particolare riferimento ai suoi "ultimi appunti", redatti nel 1959 da R. Pettazzoni . L'A. è specialista di storia degli studi storico-religiosi (con speciale riguardo alla scuola di Roma, o in alternativa "italiana", di storia delle religioni) e più generalmente della cultura del '900 nel nostro paese. Il libro qui preso in esame -spunto per discussioni epistemologiche più generali -è composto, oltre che da una Prefazione di E. Montanari (pp. 9-18), che in qualche modo discende da questa scuola, e da una breve Premessa dell'A. (pp. 19-20), da quattro capitoli ("La dialettica del pensiero primitivo" [pp. 23-50], "Santificazione della vita e desacralizzazione religiosa" [pp. 51-95], "Ora et Labora" [pp. 97-121], "La religione dell'Uomo" [pp. 123-173]) e da una Appendice (costituita da una raccolta cronologicamente e tematicamente coerente di estratti dagli "ultimi appunti", tratta dal "Fondo Pettazzoni" della Biblioteca Comunale "G.C. Croce" di S. Giovanni in ). Si tratta di un filone di ricerca in certo modo "marginalizzato" -per l'oggetto, per gli esiti e per la metodologia utilizzata da Severino, fondata su di un meticoloso scavo archivistico -, che l'A., facendo riemergere quanto "sommerso" dalla tradizione degli studi, porta avanti ormai da oltre un decennio e che, pur in certa misura inaugurato venti anni fa dallo stesso Montanari 1 , denota, nel suo svolgimento, una certa originalità di fondo; dal lavoro appena citato, Montanari ha poi orientato e precisato la sua ricerca verso la definizione delle talora irriducibili differenze di orientamento tra Pettazzoni e E. de Martino (1908Martino ( -1965 2 , discorso che Severino sviluppa "parallelamente", talora anche "precedendo" le ricerche di Montanari, come quest'ultimo pure riconosce 3 .
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Perugia, Fabrizio Fabbri editore, 2023
Intrecci virtuosi. Letterati, artisti e accademie tra Cinque e Seicento, a cura di C. Chiummo, A. Geremicca e P. Tosini, De Luca: Roma, 2017
Bollettino Archivio G. Pinelli, 2023
in «Chiesa e Storia. Rivista dell'Associazione Italiana dei Professori di Storia della Chiesa», vol. 10, pp. 291-296, 2021
312 d.C. Un ponte tra antichità e medioevo. La Roma di Massenzio e Costantino, 2012
Maia 73 (1/2021) 115-125, 2021
in «Scaffale aperto», III, 2012, pp. 113-125
In: «Bollettino storico bibliografico subalpino», 98 (2000), pp. 653-698.