Academia.eduAcademia.edu

Sotto il segno del martirio: Roma e l'eredità della fede

Key takeaways

  • L'invito implicito, che qui propongo di accogliere, accingendomi a prendere in rassegna alcuni eventi artistici dell'Ottocento romano nel loro rapporto con l'America Latina, è dunque quello di preferire il «metodo» alla «teoria», prestando orecchio alla voce dei «fantasmi» che emergono dal «cimitero della storia» come presenze attive, potenzialmente capaci, nella loro eccentricità, di scardinare il canone prestabilito: i fantasmi, presi così, liberano una narratività di fondo tutta loro che diventa interrogazione sulle cose e sul silenzio che le circonda 2 • Il silenzio storiografico cui fa riferimento il tema delle nostre giornate andrà allora più precisamente vagliato sul silenzio storico che circonda il crepuscolo della «Seconda Roma», quella che copre l'arco millenario del potere temporale della Chiesa e che si conclude con la breccia di Porta Pia (1870)3.
  • Non è escluso che il prestigio di queste due statue fosse legato alla loro presenza nella poderosa «Esposizione romana di tutte le arti eseguite pel culto cattolico», che Pio IX volle istallare nella certosa annessa a Santa Maria degli Angeli -già sede delle Terme di Diocleziano, persecutore dei cristiani per antonomasia -nell'occasione del Concilio Vaticano I (dicembre 1869-luglio 1870), cui figurava pure la Fabiola dipinta da Cesare Maccari (1840-1919) 24 • Ma è pure possibile che il tema potesse giungere a Bernardelli frequentando l'entourage di Giulio Monteverde, suo referente romano, cui partecipava anche Masini, fin dai tempi in cui, grazie a una borsa di studio triennale per soggiornare a Roma, aveva aperto, lungo la via Flaminia, un suo studio di scultura attiguo a quello dell'amico Monteverde.
  • Certo è che esse non servivano soltanto al piacere dei lettori, ma anche all'uso degli artisti, come emerge dalla pubblicazione delle «Lettere di distinti professori ed artisti sull'opera Le cento Sacre famiglie del pittore cav.
  • Nel 1901, il teologo francese Albert Battandier (1850Battandier ( -1921 È questo un rapporto che si commenta da solo; e che anticipa, in maniera assolutamente pionieristica le versioni cinematografiche che di lì a poco si daranno dei romanzi di Wiseman e Sienkiewicz.

Loading...

Loading Preview

Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.