Questo Quaderno di Ricerca Aerospaziale è il primo della serie dedicato allo "Spaziotempo". Lo studio della Natura del Tempo è antico come l'uomo. La Teoria della Relatività (Speciale e Generale) di Einstein ha stravolto e rivoluzonato il concetto di "tempo" come concetto fisico e grandezza fisica, ma anche come concetto umano naturale e primordiale. L'analisi della natura del tempo si è evoluta in modo straordinario, dai concetti elementari alle nuove visioni multidimensionali, alla neo visione del tempo nella Teoria dei Campi Quantistici, il tempo quantico. Nuovi aspetti contrastanti sono sorti sulla struttura dello spazio e del tempo. Le teorie sull'Universo possono diventare esaltanti e raccapriccianti. Molti sostengono che l'Universo sia nato da una esplosione: il Big Bang. Altri sostengono che dopo un lungo ciclo dal Big Bang si passi al Big Crunch e il tempo rinasca in un nuovo Big Bang e così via. Altri sostengono che il tempo non abbia inizio né fine. Nella Teoria della Relatività Generale (1927) di Einstein e nella Meccanica Quantistica il tempo è fondamentale: lo spazio relativistico si contrae mentre il tempo si espande. Einstein esamina il suo concetto di gravitazione per superare la teoria di Newton con il famoso esperimento ideale, con i suoi nuovi concetti di spazio e di tempo. In qualsiasi istante del tempo, l'uomo può spostarsi nell'Universo e lo trova sempre uguale a se stesso; forse completamente monotono. Non c'è un centro, non c'è luogo privilegiato. I primi grandi risolutori delle famose 10 equazioni di Einstein, ossia Friedman e Lemaître, arrivano alla conclusione che l'intero universo evolve nel tempo. In nuce, è la gravità quantistica che sorge dalla nuova teoria quantistica a "loop"-anelli di spazio-che sorgono dalle soluzioni delle equazioni di Einstein elaborate da Wheller-DeWitt. La soluzione produce un tessuto a maglia con trama intricata che diventa invisibile e lascia emergere lo spazio-tempo curvo della Teoria di Einstein. Questa variante è stata elaborata da Smolin e Jacobson con il nome di gravità quantistica a loop. In quest'approccio si inserisce il lavoro di Carlo Rovelli basato sull'algebra impossibile della gravità quantistica. Dopo il lavoro di Roger Penrose sulle reti di spin, Smolin e Rovelli generalizzano il lavoro delle reti di spin con linee e vertici, aventi proprietà quantistiche. Le soluzioni dell'equazione di Wheeler DeWitt mostrano che, alla fine, resta solo l'intelaiatura dello spazio, ossia le reti di spin. Quest'approccio si proponeva di preservare la bellezza della teoria originale di Einstein di Relatività e consolidare l'evento che lo spazio-tempo fosse qualcosa di fondamentale. Invece accadde tutto il contrario. L'ulteriore passo venne eseguito da Abhay Ashtekar con l'introduzione delle schiume di spin. Così il tema del "tempo" continua ad essere sviluppato "senza fine". Succede che alcuni matematici si sbizzarriscono e costruiscono tempi a più dimensioni: al minimo il tempo complesso con una dimensione reale ed una immaginaria. Uno ha coniato un nuovo concetto di "cronone", per indicare un'unità logica che faccia riferimento al tempo. Eppure l'unità di tempo "cronone" è l'unità di tempo naturale di Plank. Le posizioni classiche sono riviste e aggiornate. Così il tempo ritorna infinito, diventa multidimensionale, non ha origine né fine. Secondo alcuni fisici teorici, in gravità quantistica il tempo annichila e perde senso... come se non esistesse più. Nella moderna visione di Kozirev e di A.P. Levich il tempo biologico assume una importanza prioritaria e va bilanciato con il tempo quantistico e con il tempo religioso (cattolico, ecc.). Le antiche culture greca, sumerica, egizia, italica ecc. presentano diverse rappresentazioni filosofiche, storiche, immaginifiche, quasi tutte belle e interessanti. Ciacuno ne preferisce una in particolare. Per superare la Teoria Perfetta della Relatività e della Gravitazione Quantistica non ci resta che credere alla visione di Giordano Bruno: Il tempo è il Re.