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at t i de l l a g io r n ata d i s t u d io i n m e mo r i a d i g a b r i e l e c at e n i volterr a, 3 ot t o b r e 2 0 0 8 a cur a d i giovannangelo campore a l e e a dr i a n o m ag g i a n i P I S A · ROMA FA BR I Z I O S E R R A E D I TOR E MM I X La realizzazione contenutistica e redazionale dell'opera è stata permessa grazie al contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
VENTURINO M. 2019. La necropoli di Montabone e la storia di una comunità di Liguri Statiellinella valle della Bogliona, in Le ceneri degli Statielli. La necropoli della seconda età del Ferro di Montabone, a cura di M. Venturino (Aquae Statiellae - Studi di Archeologia, 4), Genova, pp. 23-45., 2019
L’articolo illustra gli scavi effettuati nella necropoli della seconda età del Ferro di Montabone (Asti) nel quadro del popolamento protostorico del Piemonte meridionale. The paper illustrates the excavations carried out in the Second Iron Age necropolis of Montabone (Asti) within the framework of the Protohistoric peopling of southern Piedmont.
L. Brecciaroli Taborelli ed., Oro pane e scrittura. Memorie di una comunità "inter Vercellas et Eporediam", Roma 2011, pp. 61-88
Roma e il mondo adriatico dalla ricerca archeologica alla pianificazione del territorio II.1 Adriatico centrosettentrionale e orientale Atti del Convegno Internazionale, Macerata (18-20 Maggio 2017), 2022
The Eastern Necropolis of the Roman city of Suasa was discovered during the 2012 archaeological campaign, while some stratigraphic trenches were carried out. The necropolis, investigated between the years 2012 and 2016, is located on the two sides of an ancient east-west road, which divides the cemetery into two areas, called north and south, with characteristics and chronologies very different from each other. The Northern Area preserves burials of the Republican age (2nd-1st century BC), organized in nuclei around stele and gravestones, sometimes decorated and inscribed. The northern area was abandoned about the end of the 1st century BC, when the earliest graves of the southern area are dated. The southern area will remain in use until at least the 3rd century AD and is characterized by the presence of an enclosure delimited by inscribed boundary stones and bases of funerary monuments. The burials, mainly incineration, were arranged in clus- ters along the road, while an extensive area of ustrinae was found in the centre of the plot. The eastern necropolis, although only partially investigated, offers an extremely interesting cross-section of the life of the Roman city of Suasa, providing a very rich documentation for almost five centuries.
La Sicilia in età arcaica. Dalle apoikiai al 480 a.C. Atti del Convegno Internazionale, Caltanissetta –Museo Archeologico 27-29 marzo 2008, a cura di R. Pavini –L. Sole, Caltanissetta, pp. 605-610, 2012
di IVANA VACIRCA Porrezzelle, nel territorio di Mineo, è un basso costone di roccia calcarea alle pendici di Monte Catalfaro, nella valle dei Margi, da cui dista circa 2 km a NE. Il pianoro del monte è stato occupato da vari insediamenti tra l'VIII-II a.C. Ad uno di questi insediamenti doveva corrispondere la necropoli di tombe a grotticella artificiale di Porrazzelle, il cui utilizzo si colloca tra l'VIII e gli inizi del V sec. a.C. L'area venne indagata una prima volta da A. Messina nel 1965, ma si trattò di una semplice ricognizione sul terreno e di raccolta del materiale di superficie. 1 Le tombe sono più di una cinquantina, scavate lungo le pendici orientale e meridionale, disposte su due file; sono tutte violate da tempo e riutilizzate dai contadini come ricovero. L'architettura tombale, con camere rettangolari che variano da m. 6 x 4 a m. 4 x 3, altezza max. m. 2,50 con un vestibolo di forma rettangolare, il soffitto piano, una banchina che corre lungo i lati interni per deposizioni affiancate, ripropone una tipologia tipica della facies di Licodia Eubea. I reperti, riferibili a più sepolture, vennero recuperati in tempi e modi diversi: il lotto di materiale esaminato venne trovato, infatti, negli anni Ottanta accatastato in un'unica tomba. 2 Esso comprende scodelloni, anfore, coppe biansate di tipo protocorinzio, anelli, pendagli ed ornamenti in bronzo, coprendo un arco di tempo che va dal IX alla metà del VI sec. a.C. Nonostante si siano persi i dati relativi al contesto e al corredo componente la sepoltura, è comunque possibile tentare un inquadramento crono-tipologico, distinto in due fasi: una produzione ancora legata alla tradizione del Finocchito, quindi pienamente di matrice indigena; ed una imitante modelli d'importazione, sia di fattura indigena che coloniale, collocabile tra il VII-VI sec. a.C. Un primo momento, tra il IX e la metà dell'VIII sec. a.C., è rappresentato da alcuni oggetti in bronzo e da fogge vascolari fortemente legate alla facies del Finocchito. Collana (Inv. 8336) composta da un anello di bronzo dal quale pendono 6 catenelle a tre maglie, con pendente a lanternina. Lungh. catena cm 7. Cfr. FRASCA 1981, tav. XXXIII n. 681. Scodellone quadriansato (Inv. 8340). Orlo piatto estroflesso, distinto dalla vasca troncoconica a profilo curvo, corpo carenato con alta spalla verticale; anse a cordone impostate verticalmente sulla spalla e sopraelevate. Basso piede ad anello. Decorazione a vernice rossa: nella vasca esterna bande orizzontali parallele; sulla spalla gruppi di 7 linee orizzontali, così come sulle anse; sull'orlo linee orizzontali. Intorno al piede, fascia circolare. h. cm 14, 7 (con anse); AE bocca 21 cm. Secondo quarto dell'VIII secolo a.C. Per la forma: FRASCA 1981, tav. XII, n. 166. In una seconda fase, dal VII a tutto il VI sec. a.C., la tradizione vascolare indigena subisce l'influsso delle importazioni greco-orientali veicolate dalle colonie, diventa quindi predominante la produzione di tipo coloniale, di cui i migliori esemplari
Scavi di Suasa II. La Necropoli Orientale, 2024
Revisione sullo sviluppo urbano e sull'interpretazione della Domus dei Coiedii di Suasa alla luce delle ricerche recenti e dello scavo della Necropoli Orientale
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Lazio & Sabina 5 (2007), 2009
Quaderni d'archeologia d'Abruzzo, 2022
Notizie Archeologiche Bergomensi, 2014
Atti della XLIII Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. L’età del Rame in Italia, 2011
Arimnestos - Ricerche di Protostoria Mediterranea, 2018
M.R. Depalo, G. Disantarosa, D. Nuzzo (a cura di), Cittadella Nicolaiana I. Archeologia urbana nell’area della Basilica di San Nicola di Bari. Saggi 1982 - 1984 – 1987, pp. 295-304, 2015
(a cura di): Ambrosini L, Le Necropoli rupestri dell’Etruria meridionale. Norchia II., 2016
Papers in Italian Archaeology VII: The Archaeology of Death, 2018
Reperti metallici dalla necropoli della Selvicciola, in XLIII Riunione Scientifica Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria- L’età del rame in Italia, pag. 187-194, 2011
Annali II, Archeoclub D’Italia Aricino-Nemorense
Digging up excavations. Processi di ricontestualizzazione di "vecchi" scavi archeologici: esperienze, problemi, prospettive. Atti del Seminario, Pavia, Collegio Ghislieri 15-16 gennaio 2015, 2015
Natura Bresciana, n. 14, pp. 173. 180, 1977