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Il PRIScIAno dI RIPoll la geniale e poliedrica personalità di Gerberto di Aurillac 1 (c. 946-1003), primo papa francese nella storia della chiesa di Roma, è stata da sempre oggetto di attenzione da parte degli studiosi. Il ruolo importante da lui rivestito nell'ambito della politica ottoniana, la passione per le scienze matematiche e astrologiche, l'interesse per i classici sono stati investigati a fondo ed hanno delineato il contributo dato dal papa dell'anno 1000, il papa 'mago', ai processi culturali in atto nell'europa del tempo. In particolare il suo epistolario 2 , dominato da richieste di testi, di codici, di preghiere ad amici e ad allievi per aiutarlo nel reperimento di opere anche con la trascrizione delle stesse, offre uno spaccato straordinario dei suoi interessi e delle sue curiosità. In anni recenti inoltre l'aver potuto identificare con un ragionevole margine di sicurezza la sua mano nei codici, evidenziando interventi filologici nei testi che più gli stavano a cuore 3 , ha contribuito a definire meglio il suo profilo di studioso.
TAURASIA - Periodico di Informazioni del Gruppo Archeologico Torinese, 2013
Periodico (annuario 2013) del Gruppo Archeologico Torinese. Tra gli argomenti trattati in questo numero: - Archeologia a Torino: ci siamo! (recensione della mostra "Archeologia a Torino" presso il Museo di Antichità) - Il Re e l’Architetto (recensione dell'omonima mostra) - Alla ricerca del monumento perduto (considerazioni sulla possibile ubicazione dell’anfiteatro romano di Torino, desunta in particolare dall'analisi della secentesca carta del Sanfront) (autori: F. Diciotti, V. Nicastro) - Manuale del Volontario in Archeologia - L’affresco sommerso (segnalazione di un affresco di epoca barocca, non più visibile, in via Borgo Dora a Torino)
2018
MUSEI DELL’ETRURIA PADANA MUSEO NAZIONALE ETRUSCO ‘P. ARIA’ DI MARZABOTTO MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO ‘L. FANTINI’ DI MONTERENZIO MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI FERRARA MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI ADRIA MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO ETNOLOGICO DI MODENA MUSEI CIVICI DI REGGIO EMILIA MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI PARMA
Presentazione del volume Teaching modern Languages on ancient roots
Castelluccio Valmaggiore (FG) è un comune di 1300 abitanti, sull’alta valle del Celone, alle pendici del monte Cornacchia. Le sue origini, testimoniate dall’anno di costruzione della torre bizantina da parte del catapano Boioannes (1019), risalgono all’XI secolo. Il castelluccese fa parte dei dialetti altomeridionali distribuiti lungo la fascia dei Monti Dauni entro le isoglosse evidenziate da Francesco Avolio. Condivide con i dialetti dell’area centromeridionale l’assimilazione (quanne quando), l’anaptissi (èreve erba), la metafonia (rusce-rosce rosso -a), l’uso sistematico del dimostrativo codesto. Con i dialetti dell’area altomeridionale condivide l’onnipresente e indistinta (cerase ciliegia), l'esito di pl in c (chiante pianta), la concordanza del participio con l'oggetto (ha cuote nu funge ha raccolto un fungo, ha còte na méle ha raccolto una mela), la posposizione dell'aggettivo e in particolare del possessivo in posizione enclitica (frateme mio fratello, caste casa tua). Il presente lavoro vuole essere un contributo agli studi di dialettologia italiana e alla conservazione del castelluccese.
Beato Giovanni Guarna da Salerno - aggiornamenti reliquie Salerno
InCircolo, 2019
It was Spinoza’s deep and prescient understanding of the role of the affects in public and political life – insights now borne out by affective neuroscience – that makes a neo-Spinozist contribution to rethinking and reinvigorating American Civil Religion in order to foster broader civic education and engagement so vital and promising. My current project, Spinoza and the Remaking of American Civil Religion: Insights from the Jewish Philosophical Tradition and the New Brain Sciences, draws upon my specialization as a scholar of the philosophy of Spinoza and of the Maimonidean philosophical tradition, while also integrating it with my work as a neurophilosopher, in order to contribute to solving a pressing contemporary problem in public life, namely, the urgent need to transmit more effectively – and affectively – to the public at large American founding constitutional ideals, institutional arrangements, and vision of justice. One of the virtues of Spinoza’s model is its pluralist vision of the modern democratic polity and its reliance upon a naturalistic account of human nature. While passionately embracing freedom of conscience and democratic pluralism as at the core of the modern liberal polity, Spinoza, nevertheless, argued for the institution of a national civil religion whose principles would encompass and bring together into community the diverse faith communities composing modern societies. Spinoza’s aim was to appeal to the heart as well as to the head of the public at large by creating an emotional and symbolic attachment to a polity based on principles of freedom, democracy, and pluralism. While religious particularisms would be privatized, common quasi-religious ceremonies, symbols, discourses, and credos would be developed for dissemination and enactment in the public arena to articulate the liberal principles upon which the modern polity was founded and to offset the illiberal and even at times fanatic tendencies of traditional faith communities. This paper sets forth my project to apply Spinoza’s insights to reinvigorating and transforming civil religion in the United States.
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SCIENZE DEL TERRITORIO Rivista di Studi Territorialisti La democrazia dei luoghi. Azioni e forme di autogoverno comunitario numero 8/2020 ISSN 2384-8774 (print) 2284-242X (online) Società dei Territorialisti e delle Territorialiste ONLUS, 2020
conferenza del giorno 8 settembre 2017 - Circolo Vittoriese di ricerche storiche
Relazione tenuta al workshop "Dialogo e riconoscimento tra corti nazionali e internazionali", Parma, 7-8 marzo 2018, 2018