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2018
The author deepens the comparison between Lucr. 1, 21 and Parm. B 12, 3 D.-K., going beyond the two single verses already confronted by some modern critics out of their poetic contexts, and takes into account the whole structure of the two poems On Nature.
La dea di Parmenide proclama: «l’essere è». Purtroppo il discorso è cifrato. Che vuol dire? Per saperlo, l’eletto deve ascendere sul carro delle figlie del sole fino alla dea che sta sulla porta della luce e delle tenebre. Lì, è sottoposto alla prova conclusiva sull’enigmatica costituzione intima dell’essere. Per trovare la completa soluzione del problema della verità, deve apprendere la ragione per cui anche le mutevoli apparenze appartengono all’essere immutabile. Come in un essere compatto, continuo e omogeneo può darsi il mondo della molteplicità? Come è possibile che l’errore e il non essere abitino nell’essere e nella verità assoluta? Per risolvere l’enigma occorre un salto di stato esistenziale, al modo della procedura iniziatica del mandala che, facendo superare gli sbarramenti oltre i quali si accede al più alto sapere, fa entrare nel tempo stesso nel grado più profondo e del reale e di sé stessi.
Di Parmenide sono state date le più varie interpretazioni, dall'antichità ai giorni nostri, ma è sensazione comunemente condivisa da chi le legge, e perfino da chi le propone, che il suo pensiero sia destinato a restare sostanzialmente incomprensibile. Alla fine di tanti dibattiti critici, filosofici e filologici, resta una serie di enigmi disperati: 1) Che senso ha affermare tanto solennemente che l'essere è, il non essere non è? In prospettiva "storicistica", è stato ripetuto più volte che, in rapporto alla cultura del suo tempo, si trattò in realtà di un progresso epocale, della scoperta del principio di non contraddizione, presupposto necessario alla fondazione futura della logica formale. Resta però la sensazione sgradevole di un "truismo", non meritevole nemmeno allora di assere asseverato e riasseverato per centinaia di versi.
Giornale Italiano di Filologia LIII, 2001
Si tratta di una recensione al cap. IX della «Logica» di Rossetti che l'Autore ha avuto la cortesia di comunicarmi in «anteprima». Al di là dei contenuti specifici, ritengo che alcune riflessioni possano essere inserite in un discorso di interesse generale.
Walter Fratticci L'esperienza fondamentale di Parmenide in I. Pozzoni (cur.), Elementi eleatici, Limina Mentis Editore, Villasanta, 2002, pp. 9-39
2015
1. L'ente «senza inizio, senza fine e immobile» come spaziotempo quadridimensionale
Philologus, 2016
The objective of this contribution is a brief study of the characteristics of the interlocutors of Plato's Parmenides, with particular attention paid to aspects concerning the age and attitude of the younger characters towards philosophy. On the one hand the article aims to demonstrate how Plato in the Parmenides puts on stage a protreptic philosophy, by emphasising how a group of young people involved in the discussion between Zeno, Socrates, and Parmenides represented in the dialogue react (or reacted) to it. On the other hand the article proposes useful elements for a questioning of Parmenides' role in the dialogue: many interpreters read in this the acknowledgement of Plato's debt to Eleatism. A careful reading of the characterisation of Parmenides as old master, and a cursory analysis of the second part of the text reveal neveretheless that Plato's attitude towards Eleatism is not entirely positive, and indeed is even deliberately ambiguous.
Gaetano Messina INDEX PARMENIDEUS Genova 1987 Breve premessa. Auctores qui Parmenidis fragmenta tradunt AETIUS plac. (Diels, Dox, Graeci 1965 4 ) [frag. 8]. ALEXANDER in metaph. (Hayduck 1891) [frag. 18]. [ALEXANDER] in metaph. N (Hayduck 1891) [frag. 7].
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Bollettino della Società Filosofica Italiana - Nuova Serie n. 206 – maggio/agosto 2012, 2012
Journal of Ancient Philosophy, 2020
Academia Verlag, 2016
GIORNALE CRITICO DELLA FILOSOFIA ITALIANA FONDATO DA GIOVANNI GENTILE SETTIMA SERIE VOLUME XIV ANNO XCVII (XCIX), FASC. II CASA EDITRICE LE LETTERE FIRENZE, 2018
Gabriele Giannantoni interprete di Parmenide, in A. Brancacci (a cura di), μέγιστον ἀγαθόν. La storiografia filosofica di Gabriele Giannantoni, Bologna, 2019, pp. 31-47., 2019
Hodoi noesai. Ways to Think. Essays in Honour of Néstor-Luis Cordero, 2018
L. ROSSETTI, Verso la filosofia: nuove prospettive su Parmenide, Zenone e Melisso, 2020
Quaestio. Annuario di storia della metafisica, 2022
Elementi eleatici, a cura di I. Pozzoni, Limina Mentis, Villasanta (MB), 2012