Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2000, Dipartimento Metodi Quantitativi - Quaderni di ricerca
…
61 pages
1 file
Inizieremo con un recente episodio che si presta a numerose riflessioni sul tema.
Convegno I quartieri a Brescia: partecipazione e cittadinanza attiva , 2007
Il tema quartieri e comunità, al plurale, può essere affrontato da molteplici punti di vista: sociale economico, politico e via dicendo. In questo intervento scegliamo un punto di vista specifico, quello del Comune, ente che ha istituzionalmente la rappresentanza delle comunità locali e che opera per il loro sviluppo. Si tratta di un punto di vista di natura pratica che ha il limite di essere "interno", ma proprio per questo possiede un più alto livello di operatività. Parlando dei quartieri cittadini facciamo riferimento alla usuale suddivisione del territorio urbano in trenta, o trentuno, realtà ritenute tradizionalmente omogenee dal punto di vista sociale, …, urbanistico o almeno che tali erano negli anni in cui si iniziò a parlare e a produrre documentazione su di essi.
Se prendessimo come punto di partenza la bibliografia recente, degli ultimissimi anni per intenderci, avremmo un'immagine della storiografia sul comune nettamente polarizzata su due livelli, poco o scarsamente comunicanti. il primo livello è costituito da una rinnovata serie di sintesi sull'età comunale, spesso molto semplificate e impostate su uno schema oppositivo di antica data che, periodicamente, contrappone i difensori del comune ai suoi detrattori in base a quanto di "statuale" si trova nelle sue istituzioni. prendiamo come esempio la discussione a più voci sul libro di mario ascheri, La città-stato, 1 comparsa sull'«archivio storico italiano» del 2008: 2 da un lato si ripropongono le valutazioni positive sull'apertura del comune, un modello primordiale di "istituzione rappresentativa"; e dall'altro si avanza, a firma di Sergio Bertelli una critica assai datata del comune, che resta per lui un "partito di oligarchi" in grado di dominare una massa urbana indistinta. 3 anche le sintesi con un impianto didattico più accentuato finiscono per soffrire di questa dialettica anacronistica tra un'immagine democratica e una oligarchica che si confrontano senza integrarsi. della città comunale ci si limita a dare una visione evolutiva, cronologica, di successioni di modelli istituzionali che inevitabilmente decadono in dominati signorili, 1 m. ascheri, La città-stato, Bologna 2006. 2 La città stato e l'identità italiana, «archivio storico italiano», 616 (2008), pp. 321-328. 3 già espresse in un fortunato libretto sul comune Il potere oligarchico nello stato-città medievale,
Il libro di Fred Foldvary è uno dei primi studi sistematici sul tema delle comunità contrattuali e, senz'altro, uno dei più penetranti. 1 Per capire cosa sono quelle che propongo di riunire sotto l'etichetta di “comunità contrattuali”, conviene anzitutto riprendere la classica2 distinzione tra settore pubblico, ossia il settore che si serve per definizione della coercizione, e settore privato, ossia il settore caratterizzato dalla volontarietà delle azioni.
Una professione plurale. Il caso dell'avvocatura fiorentina, 2017
Un tema che ha ricevuto minore attenzione, soprattutto negli studi di epoca più recente, è la relazione tra la professione, intesa come 'comunità' professionale e la più ampia società in cui essa è inserita. Una relazione da cogliere nel suo carattere di 'biunivocità': guardando cioè, da un lato, al modo in cui la società influenza, più o meno direttamente, l'esercizio della professione e, dall'altro, al ruolo svolto dalla stessa comunità professionale nell'ambito dei processi di cambiamento.
Città Civili, 2018
2016
The city of Naples has always made social dynamics of Campania specific and, at times, conflicting. We can, then, to find in the same region notables who acted within the community and notables who have acted in corporate, according to the dichotomy community / society. It existed, therefore, a notability born in the city, with knowledge and acquaintances and professional institutional and notables born in rural and owner with knowledge and professional behavior patterns. On the other hand, even in the pre- sence of this dichotomy, one can not disregard the ductility of the model notabilare in different times and spaces. The figure seems to recur through representatives who, despite not starting from family background and social type notabilare, aim to take back the types of behavior and cultural. Notables, therefore, representative of different historical and political moments, but also adaptable to different social and environmental circumstances. The party leaders who established...
Massimo Cislaghi, 2020
Un importante elemento di discrimine con il passato risiede nelle differenze sociali, in precedenza collocate in modo preponderante sul piano orizzontale, vale a dire tra le diverse componenti della società, al contrario il panorama industriale contemporaneo offre un'articolazione culturale profondamente mutata. Agli squilibri orizzontali, ormai molto meno importanti, si sono sovrapposte linee di differenziazione verticali che interessano tutti i membri della società, indipendentemente dalla condizione economica, culturale, o sociale. La vivacità culturale e la ricchezza di stimoli e di punti di vista della realtà odierna segnano un netto confine con gli assetti sociali più tradizionali, generando un terreno culturale complesso, ma al contempo segnato dall'eccesso di proposte e di interpretazioni dal carattere il più delle volte frammentario, superficiale, conflittuale, di breve, o brevissimo termine, fonte di smarrimento, che rende complicato orientarsi, e pianificare in modo consapevole la propria azione, e riuscire ad imbastire progetti in una prospettiva lungimirante. Accanto a questa variegazione interpretativa assistiamo però ad un curioso fenomeno apparentemente antinomico, vale a dire la presenza di un minimo comune denominatore delle diverse proposte interpretative, che si esprime nel dominio pressoché incontrastato delle logiche strumentali, performative e razionali tipiche del mercato. La realtà quotidiana entro la quale siamo immersi è il risultato dell'azione dei flussi culturali che la attraversano, a loro volta influenzati dall'assetto sociale complessivo. Le diverse epoche sono caratterizzate da tratti culturali peculiari, espressi dalle istituzioni, dall'organizzazione sociale, dall'ordinamento politico, dall'assetto economico, ma al contempo anche dalle minuzie dell'esperienza quotidiana, dagli interessi di secondo ordine, dagli apparentemente insignificanti rituali di ogni giorno, che costituiscono però un ingrediente indispensabile per conservare l'equilibrio e la buona salute dell'ordine sociale. In questo sottobosco incontriamo le realtà liminoidi, capaci di proiettarci in spazi socio-culturali alternativi all’assetto dominante. Sono ambiti di riflessione, di coltivazione di sé, di azione e di definizione di un pensiero criticamente costruttivo, che agiscono in ordine sparso, secondo strategie diverse in ambiti sociali differenti, seguendo prospettive sperimentali, il cui peso sta però acquisendo un valore crescente. Sollecitano il lato espressivo, innovativo, inconsueto per l’homo oeconomicus, dell’individuo. Ci concentreremo proprio sull’analisi di uno di questi contro-spazi: i locali da ballo di latino-americano. Ne indagheremo le differenze, le logiche, le dinamiche interattive e subculturali. Capiremo inoltre cosa sono capaci di insegnarci della realtà più ampia in cui siamo immersi. Cosa ci raccontano del mondo contemporaneo, quale sguardo ermeneutico rinnovato sono in grado di proporci.
Certificazione scientifica delle Opere I contributi pubblicati in questo volume sono stati oggetto di un processo di referaggio a cura del Comitato scientifico e degli organizzatori delle sessioni della Giornata di studio della Società di Studi Geografici
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Mondoperaio 6/2012 ISSN 0392-1115, pp. 23-27, 2012
Il tempo del possibile: l'attualità della comune di Parigi, 2018
La cura del comune. In "Trame: pratiche e saperi per un'ecologia politica situata", 2021