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La Roma di Tito Tazio

Convegno ROMULUS. Dio, Re, Fondatore di Roma, Hotel Villa Aricia, 5 giugno 2021

Abstract

La leggenda di Roma ha molti protagonisti. Uno di questi è Tito Tazio, re dei Sabini, nemico di Roma e poi suo re insieme a Romolo. È tuttavia palese che tra le fabulae che riguardano i due personaggi vi sia un incolmabile divario e che la figura del monarca sabino sia evanescente e per nulla incisiva. Ciò nonostante dalle fonti relativamente scarse che ne narrano la vicenda è possibile trarre qualche considerazione che giova a individuarne alcuni tratti poco considerati dalla critica; in particolare vorrei soffermarmi sulla "Roma di Tito Tazio", cioè sui monumenti (edifici e i templi), che secondo la tradizione avrebbe costruito e frequentato, nel tentativo di cogliere il carattere e le motivazioni di tali scelte.

Key takeaways

  • In particolare vorrei soffermarmi su un celebre passo di Varrone dedicato ai culti sabini e all'attività edilizia attribuita a Tito Tazio 5 , ed è su questa in particolare che vorrei attirare la vostra attenzione, poiché, come ebbe ad osservare un Maestro della Topografia di Roma antica, Ferdinando Castagnoli, «il rapporto tra fatti storici ed elementi materiali quali i luoghi e i monumenti sia una condizione favorevole al perpetuarsi di tradizioni autentiche» 6 .
  • La sua fondazione è attribuita sia a Tazio sia a Numa, quindi in ambito culturale sabino.
  • La costruzione del sacello del dio, che precedette il tempio monumentale , ricercato a lungo anche con tecniche all'avanguardia , non poteva che essere attribuita a personaggi sabini, Tito Tazio o Numa 65 , essendo il nume unanimamente riconosciuto come sabino.
  • Va considerato il nesso Diana Lucinaque che non è stilistico ma sostanziale: il sacello attribuito a Tazio era in onore dalla funzione matronale delle nascite, di cui erano patrone sia Diana in veste di dèa delle fanciulle da marito sia soprattutto Lucina che aiutava le partorienti nel momento più importante e pericoloso della loro vita.
  • II 38, 1); nella romantica elegia che Properzio dedica a Tarpeia (IV 4) il poeta mostra il bel Tazio, di cui la sciagurata vergine si è innamorata 76 , «circondare con un vallo di pali d'acero» una fonte presso l'accampamento; i colloqui di Tarpeia e Tito Tazio si svolgono sul Campidoglio (Dion.