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2021, (Dizionario di Sociologia per la persona (a cura di T. Marci e S. Tomelleri), Milano: Franco Angeli
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Voce per il "Dizionario di Sociologia per la persona", a cura di T. Marci e S. Tomelleri.
Sono state le nostre società occidentali a fare, assai di recente, dell'uomo un "animale economico". Ma ancora non siamo diventati tutti esseri di questo genere. […] L'uomo è stato per lunghissimo tempo diverso, e solo da poco è diventato una macchina, anzi, una macchina calcolatrice». Marcel Mauss «Nessuna mente è libera dagli effetti del condizionamento precedente che viene imposto attraverso le rappresentazioni, il linguaggio e la cultura che le sono proprie. Noi pensiamo per mezzo di una lingua; organizziamo i nostri pensieri ! 1
Dada. Rivista di Antropologia post-globale, 2018
The logic of the story and the gift Abstract In the first part, this article aims to study the function and logic of the Gift in the narrative. Since the folktales studied by Propp until the most popular models of Hollywood scripts, the Gift has always played an important role in the plot. Moreover, the French narratologist Claude Bremond, with his logic of the " possible narratives " , supplies some interesting tools to the present research, using terms such as " creditor " and " debtor " associated with the narrative roles of the Donor and the Beneficiary. The logic of the Gift studied by Mauss and the logic of narrative studied by the semiotic of text presents similar points that permit to state that the Donor and the Gift play a fundamental role in every plot. In the second part of the article, the point of view comes out of the text to see the text itself like a Gift. Reading The Immortal Story by Isak Dinesen (Karen Blixen) through the work of Marshall Sahlins and Alain Caillé, about the spirit of the Gift and the Gift as Symbol, this paper comes to the conclusion that literature and Gift present the same logic.
V. Rasini (ed.), Aggressività. Un'indagine polifonica, Milano, Mimesis 2011: 91-109., 2011
The GifT aT The Plural This paper deals with the socio-anthropological analysis of the relation between the donation of blood and the migrant communities in Italy, particularly the Moroccan Muslim one in Turin. What is the meaning that the migrant gives to the donated blood? What is the meaning he gives to a kind of experience he didn't had tried before, into his home country? The act can be read as the solving of an hospitality dept, as a way to feel integrated and to coexist and cohabit with the landing society.
Luca Aversano (ricercatore di Storia della musica), Corrado Bologna (professore ordinario di Filologia e linguistica romanza), Sergio Botta (docente di Storia delle religioni, Università La Sapienza), Francesca Brezzi (professore senior di Filosofia morale), Giuliana Calcani (professore associato di Storia dell'Archeologia), Miriam Castorina (assegnista di ricerca Dipartimento di Studi orientali, Università La Sapienza -professore a contratto di Lingue e letterature della Cina e dell'Asia sudorientale, Università degli Studi Roma Tre), Adele Teresa Cozzoli (professore associato di Lingua e letteratura greca), Lorenzo D'Avack (professore ordinario di Filosofia del diritto), Mariangela Luiso (studente CdL Giurisprudenza), Claudia Gatti (Università degli Studi Roma Tre), Daniele Manacorda (professore ordinario di Metodologia della ricerca archeologica), Leticia Marrone (Universidad Nacional de Avellaneda, Buenos Aires), Vincenzo Matera (professore associato di Antropologia, Dipartimento di sociologia e ricerca sociale -Università degli Studi di Milano Bicocca), Giovanni Scarano (Presidente della Scuola di Economia e Studi aziendali), Giovanni Serges (professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico), Massimiliano Smeriglio (vicepresidente della Regione Lazio con delega all'università) Ringraziamo Michela Monferrini per la gentile concessione del brano pubblicato a p. 33 tratto dal suo romanzo Chiamami anche se è notte (Mondadori 2014) e Bia Simonassi (treebookgallery.blogspot.com) che ha realizzato per noi il mind map pubblicato alle pp. 34-35
2001
Il dono è figura speculativa dalla straordinaria pregnanza onto-etica; ma si può subito aggiungere che non minore è la sua pregnanza teologica.(1) Tutta la tradizione cristiana si potrebbe concentrare sulla figura del dono; la buona novella è il dono del Figlio e il Figlio è il dono del Padre. Ma io non desidero andare da quella parte. Non sono un teologo. Perciò vorrei limitarmi a proporre qualcosa su cui mi oriento meglio, e cioè una analisi, appunto, parte ontologica, parte etica della figura. Escludo, ad es., il sapere sociologico, che sul dono, a partire da Mauss, si è sempre esercitato, ma anche quello economico (si pensi alla letteratura recente sul cosiddetto "terzo settore"), quello letterario ecc.
Nuova Giurisprudenza Civile Commentata , 2019
Amministrazione di sostegno – Donazione – Capacità del beneficiario – Art. 774, 1º comma, cod. civ.–Questioni di legittimità costituzionale – Infondatezza
2008
Il paper è una sintesi di una ricerca empirica interdisciplinare, finanziata nel 2007 dall'Assessorato alle Politiche Sociali della Regione dell'Umbria, che ha avuto come primo obiettivo quello di verificare quale è la interpretazione del dono attualmente prevalente tra un gruppo di giovani studenti e neolaureati in discipline economiche della regione Umbria. Il secondo obiettivo della ricerca è stato quello di analizzare, attraverso il contributo della Psicologia, i tratti di personalità degli intervistati in relazione, più o meno coerente, alla loro rappresentazione mentale del dono. Praticamente ciò è consistito nel verificare quali livelli di energia, amicalità, coscienziosità, stabilità emotiva, apertura mentale fossero corrispondenti alla concezione di dono prevalentemente riscontrata tra gli individui oggetto di indagine e se tali livelli fossero concordanti con essa per intensità e tipologia. Quindi si è proceduto ad individuare l'influenza che altre variabili, di natura non personologica, possono aver esercitato sull'affermazione, nell'universo investigato, di una determinata concezione del dono. Infine la ricerca si è posto il problema di verificare l'entità dei doni effettuati (suddividendoli per tipologia: doni in famiglia, doni agli amici, doni agli estranei), quale misura, seppur approssimata, del capitale sociale della comunità (dato che il dono crea/rafforza il legame sociale) e di accertare la eventuale congruenza tra la concezione prevalente di dono ed i comportamenti donativi concretamente posti in essere dai giovani intervistati. In questo quadro si è anche esaminata l'influenza che alcune variabili (appartenenza di genere, età, legami personali, modalità di vita, condizione professionale), in aggiunta al loro particolare background formativo, esplicano sulla effettuazione delle varie categorie di doni da parte dei giovani formulando al riguardo anche delle indicazioni di policy, sia dal punto di vista didattico che operativo.
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MeTis. Mondi educativi. Temi, indagini,suggestioni
Il DONO (teoria relazionale), 2020
L’economia del dono. La Fondazione di Comunità Bresciana tra scenari globali e dimensione locale, 2019
Sapere Aude Revista De Filosofia, 2013
L’economia del dono ai tempi della globalizzazione, 2017
1 / 1 La cucina collaborativa. Co-progettare la circolarità nel sistema del dono alimentare - Martina Carraro - Francesco Leoni - Erin McAuliffe - Stefano Maffei - Andrea Gollini Leggi un estratto La cucina collaborativa. Co-progettare la circolarità nel sistema del dono alimentare, 2023
Il dono dell’ospitalità. Atti del XXV Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, Bose, 6-9 settembre 2017, a cura di Luigi d’Ayala Valva, Lisa Cremaschi e Adalberto Mainardi, 2018
Studia Romanica Posnaniensia, 2010