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LA PROGRESSIONE DELLE MALATTIE E LE PATOLOGIE CRONICHE

Abstract

Le malattie non sono disordini di tipo statico, immutabili nel tempo, ma hanno una loro evoluzione. Possiamo sempre descrivere la causa di insorgenza di una qualunque malattia in termini di una interazione dell’organismo (con la sua specifica costituzione, la sua resilienza e le sue predisponenti morbose) con uno o più eventi “patogeni” (noxae) esterni o interni all’organismo stesso (pensiamo ad esempio ad un “colpo di freddo” o ad un virus o ancora ad uno stress prolungato). Sono stati formulati diversi modelli che, a partire da questo presupposto generale, descrivono l’evoluzione della malattia, ciascuno con la propria peculiarità. Di particolare interesse sono i modelli offerti dalla gemmoterapia e dalla omotossicologia perché permettono di valutare gli stadi di progressione di qualunque tipo di morbosità sia nell’acuto sia nel cronico, fornendo quindi gli strumenti per un inquadramento e per un trattamento delle patologie a seconda della stadiazione. È interessante notare che, nonostante le notevoli differenze di approccio sia dal punto di vista teorico sia da quello diagnostico e terapeutico, i due modelli possono essere agevolmente messi a confronto, tanto da poterli quasi sovrapporre una volta fatte le opportune considerazioni e precisazioni.

Key takeaways

  • La fase di deposizione è comune ad entrambe le discipline: in tale fase, le omotossine vengono stoccate nel tessuto connettivo insieme alle macromolecole, non più solubili, del siero.
  • Continuando l'insulto da parte del patogeno, il sistema naturale di difesa non è più capace di eliminare o allontanare le tossine dalle cellule e/o dalla matrice.
  • In questa fase, l'organismo è sempre più influenzato anche dalle tossine endogene che sono generate dalla distruzione cellulare.
  • Nelle fasi iniziali (prima della linea di divisione biologica e quindi dell'instaurarsi dei processi di infiammazione cronica) è possibile uno spontaneo e completo ripristino sia funzionale sia tissutale, mentre nelle fasi successive c'è bisogno di un supporto che diventa sempre più importante.
  • La fase di impregnazione è caratterizzata da una degradazione proteica tissutale iperplastica (collagenosi) che è tipica della sicosi più che della psora.