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2013, SpazioFilosofico
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This is a sequel to the dialogue in "Che cosa c’è e che cos’è" (2003), focusing on the interplay between what there is and what there could be—between actuality and possibility—from the perspective of Hylas (here: the realist philosopher) and from the perspective of Philonous (here: the conventionalist anti-realist).
AIBStudi, 2019
'Libraries create futures: building on cultural heritage' è stato il motto del 75. Con-gresso IFLA che si è svolto a Milano dal 23 al 27 agosto 2009, col coinvolgimento finanziario del Ministero dei beni culturali, del Comune di Milano (con il sindaco Letizia Moratti e il dirigente Cultura Massimo Accarisi sostenitori convinti), della Regione Lombardia e della Provincia di Milano, con bilancio finale in positivo. Un appuntamento che tornava in Italia dopo il 1. Congresso mondiale dei bibliotecari del 1929, l'incontro del 1951 (con l'International Federation for Information and Documentation, FID) e il Congresso del 1964. Milano 2009 è stato un congresso par-ticolarmente importante nel quale l'IFLA ha formulato l'elenco dei compiti futuri delle biblioteche: gli atti sono una base rilevante da cui ripartire e sulla quale trova-re altri partner della società civile. Il messaggio di quel consesso è stato l'invito a esa-minare globalmente e in termini cooperativi, di risposte avanzate condivise, il tema del contributo delle biblioteche alla costruzione delle comunità multiculturali. Le iniziative sociali hanno valorizzato aspetti caratterizzanti la nostra storia: l'emis-sione di una serie di francobolli da parte delle Poste vaticane (come era stato fatto nel 1929); la serata culturale alla Scala; l'esibizione del Codice atlantico di Leonardo da Vinci in Galleria; il concerto in Duomo con un violino di Stradivari; la pubblicità del congresso sui tabelloni elettronici (6x3 metri) in piazza Duomo; la borsa aran-cione che alcuni partecipanti ai congressi IFLA continuano a indossare; il torneo di calcio, unico nella storia dell'IFLA, battezzato dalla presidente Claudia Lux. Momen-ti immortalati nel reportage fotografico di Vittoria Bonani IFLA: in 70 scatti: culture, tradizioni e biblioteche a confronto 1 e narrati puntualmente in IFLA 2009 a Milano di Cristina Selva pubblicato nel Rapporto sulle biblioteche italiane 2009-2010 2. Le assenze dei politici (escluso il presidente della Regione Lombardia Roberto For-migoni) furono imbarazzanti. Un discorso di alto profilo ideale fu quello pronuncia-to dal card. Dionigi Tettamanzi, nel segno del Concilio Vaticano II, all'incontro Babel, Bible and Kor'an: from texts to contexts: from cultures to sacred books: modern functions of libraries in the religious traditions of Mediterranean civilizations che si tenne alla Biblio-teca Ambrosiana il 24 agosto, promosso insieme all'ABEI (atti editi dalla CEI nel 2010). Purtroppo il Congresso IFLA coincise con l'inizio della crisi economica mondiale e l'esplosione di internet (strumento amico e contemporaneamente concorrente), che hanno portato a un progressivo declino delle biblioteche. L'Australia ritirò la IFLA Milan 2009: dieci anni dopo aib studi, vol. 59 n. 1-2 (gennaio/agosto 2019), p. 5-7.
Dopo Come la pandemia può cambiare la politica, l’economia, la comunicazione e le relazioni internazionali, 2020
Come la pandemia può cambiare la politica, l’economia, la comunicazione e le relazioni internazionali a cura di Alessandro Campi La pandemia scatenata su scala globale dal Covid-19 ha aperto interrogativi inquietanti: sull’evoluzione in sé del contagio virale, sconosciuto nelle sue origini e per il quale manca ancora una cura efficace, ma anche sugli effetti – politici, economici, sociali – con i quali dovremo confrontarci anche una volta terminata l’emergenza sanitaria. Molti sostengono che nel “mondo di domani” nulla sarà più come prima: dobbiamo dunque aspettarci trasformazioni radicali, a partire dalle abitudini relative alla vita quotidiana. Altri credono, cinicamente, che passata la “grande paura” le società torneranno ai loro ritmi abituali. Lo spirito che anima i saggi compresi in questo volume è diverso da entrambi questi atteggiamenti. Non ci aspetta il “mondo nuovo” (distopico o utopico che sia), ma nemmeno torneremo al “mondo di ieri”. La pandemia rappresenta una accelerazione della storia destinata, come tutte le crisi storiche del passato, a produrre cambiamenti che, in molti casi, saranno da considerare il punto d’arrivo di tendenze e processi che erano già in atto. Il che significa che il futuro si radica sempre nel passato e nel presente. Ciò vale soprattutto per la sfera politico-istituzionale, per quella economica e per quella politico-internazionale, sulle quali si concentra il libro. Il cui obiettivo è provare a descrivere – senza scadere nella futurologia pseudo-scientifica o nel gioco letterario su “come saremo” – i cambiamenti che potrebbero ragionevolmente investire, a causa della crisi pandemica, i regimi politici (a partire dalle democrazie), le leadership e le tecniche di governo, le forme della rappresentanza parlamentare, la comunicazione e la propaganda (già oggi pesantemente inquinate dalle fake news e dalla mentalità complottista), le scelte di politica economica e sociale degli Stati, l’Unione europea e, più in generale, le relazioni tra Stati e potenze a livello internazionale. Un domani non sempre roseo quello che ci aspetta. Ma che, in parte, era già sotto i nostri occhi.
Rassegna Storica dei Comuni, 2002
Nell'occasione delle solenni celebrazioni per il centenario di questo gloriosissimo Santuario, mi è stato chiesto di parlare, nella mia modesta veste di studioso di storia locale, sul tema "Caivano: cent'anni di storia. Aspetti culturali, urbanistici, demografici ...". Debbo specificare che il tema così definito è troppo esteso perché possa essere anche solo accennato nei tempi disponibili e, pertanto, lo circoscriverò a una descrizione per linee generali di come era Caivano un secolo orsono nel contesto della realtà campana e nazionale, lasciando poi alla memoria e all'intuito dei presenti le immense trasformazioni che si sono verificate da quell'epoca ad oggi. In verità, anche se un secolo può apparire un tempo relativamente breve nei confronti dei tempi storici -si pensi che sono ancor oggi in vita Caivanesi nati in quegli anni o poco dopo -la distanza fra le condizioni di vita dell'inizio novecento e quelle di oggi è letteralmente incredibile per un giovane odierno e solo in parte comprensibile anche per chi è nato cinquanta o sessanta anni fa. Forse quello che descriverò potrà sembrare eccessivo o esagerato ma, come prova solidissima e accurata, mi baserò principalmente su una fonte sicura, oggettiva e del tutto attendibile. Mi riferisco alla "Inchiesta parlamentare sulle condizioni dei contadini nelle provincie meridionali e nella Sicilia" che fu pubblicata a Roma nel 1909 a seguito di studi eseguiti per volontà del Parlamento e di cui dispongo di copia del quarto volume, dedicato alla Campania e sviluppato dal prof. Oreste Bordiga. All'epoca il Parlamento era saldamente controllato dalle forze conservatrici della destra storica le quali politicamente non avevano alcun interesse o volontà a descrivere in termini peggiorativi la condizione delle classi contadine o subalterne in genere. Pertanto, la relazione deve considerarsi come fonte assai attendibile o, al limite, come vedremo, viziata in qualche punto da una visione di parte che tende a sottovalutare le condizioni di miseria e bisogno di larga parte della popolazione.
in: R. Bombi-V. Orioles (a cura di), Ricordando Roberto Gusmani. Atti del Convegno, Udine 20 giugno 2022, Alessandria: Edizioni dell’Orso, 2022, 59-71.
Studi recenti sull'età che per il prestigio e la fama del suo protagonista è definita "Cimoniana", hanno consentito di acquisire dati in grado di offrire una visione d'insieme più accurata dei cinquanta anni che hanno preceduto la Guerra del Peloponneso 1 . Il presente contributo si limita ad esaminare l'utilizzazione da parte dei Filaidi e in particolare di Cimone, del culto di Apollo Oulios quale uno degli strumenti di propaganda volti a favorire le realizzazioni cimoniane di quegli anni e in particolare all'affermazione della Lega di Delo. Tale culto fu in maniera assai efficace e funzionale collegato al mito di Teseo che andava acquistando in questo periodo una rinnovata e vivace risonanza. Nella prima metà del V sec.a.C. infatti si attuò, come si è anche recentemente messo in rilievo, un recupero ed una reinterpretazione dell'eroe che ebbe il suo culmine nel 473 a.C., quando venne dedicato il Theseion, in occasione del recupero delle ossa del mitico re di Atene effettuato da Cimone e noto da numerose fonti fornite di una certa autorevolezza 2 ; in questa sede ci interessa evidenziare alcuni aspetti di questo uso del mito in epoca cimoniana, quando la sua applicazione costituì uno strumento "pubblicitario" estremamente efficace 3 .
Interreligious and Intercultural Investigations, 2019
Articolo estratto dal Forum del Centro Studi Interreligiosi della Pontificia Università Gregoriana del 16 gennaio 2017.
Urbanistica Informazioni, 2019
Il testo riguarda una sezione della rivista scientifica Urbanistica Informazioni dedicata ai 10 anni dal sisma dell'Aquila. Trascorsi dieci anni da quel 6 aprile del 2009, come accade ad ogni ricorrenza, ci si volge indietro interrogandosi su cosa possa significare governare un intervento complesso di ricostruzione di un’area colpita dal terremoto. Apparve infatti fin da subito evidente come gli effetti connessi al mero danno fisico generato dall'evento calamitoso avrebbero coinvolto ogni dinamica urbana, da quella socio-economica a quella edilizia, passando per le cosiddette opportunità che si sono presentate, troppo spesso rimaste inespresse.
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“Tradizioni Funebri d’ Eta Classica a Xobourgo di Tenos (Cicladi)”, in E. Giovanelli (ed), Scritti per il decimo anniversario di Aristonothos, ARISTONOTHOS 13.1 (2017), 151-165., 2017
Hyle Pracetas, Le strane cronache , 2019
Hyle Pracetas, Chi pensi di essere?, 2019
Dichtung zwischen Römern und Vandalen Tradition, Transformation und Innovation in den Werken des Dracontius. Herausgegeben von Katharina Pohl. Mit einer Gesamtbibliographie zu Dracontius, 2019
cent'anni dalla fondazione del Museo Correale , 2001
Conoscenza, volontà, diritto. Studi in memoria di Alfonso Catania, 2023
https://www.gruppoarcheologicokr.it/, 2019