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2021
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Il 2020 è stato un anno di grande sfida per tutti. La pandemia da Covid-19 e la rapidità con cui si è diffusa in tutti i paesi del mondo ha prodotto una crisi sanitaria e socio-economica sia a livello locale, sia globale, che si è riflessa direttamente e indirettamente su tutte le attività. A partire dal 23 febbraio 2020 le misure restrittive non hanno più permesso di realizzare spettacoli in presenza di pubblico. Anche la provvisoria parziale riapertura, nei mesi estivi e autunnali, è stata pesantemente condizionata dalle drastiche limitazioni dell’agibilità del Teatro, con conseguente rilevante riduzione sia dei ricavi di biglietteria, sia dei proventi connessi. La Fondazione ha agito con determinazione e rapidità nell’assumere le decisioni necessarie a fronteggiare le ricadute economiche e finanziarie della pandemia. Il sostegno dei Fondatori, pubblici e privati, degli sponsor e dei sostenitori della Fondazione, che non hanno fatto mancare il proprio contributo, ha permesso di porre in essere una strategia rivolta a contenere gli inevitabili riflessi economici in un settore particolarmente colpito come quello dello spettacolo del vivo .
2020
L’esercizio 2019 si chiude con un risultato positivo per 2,4 milioni di euro. Grazie a questo risultato il Patrimonio Netto complessivo della Fondazione si incrementa a 111,4 milioni di euro, mentre la componente disponibile raggiunge i 44,2 milioni di euro, confermando la serie di risultati positivi che caratterizza la gestione del Teatro alla Scala fin dal 2005, con una crescita complessiva del patrimonio di 11,8 milioni di euro. Sul piano artistico, i titoli di lirica proposti nel 2019 sono stati 15 per un totale di 125 rappresentazioni (nel 2018 i titoli erano ugualmente 15 per 116 rappresentazioni); i titoli di balletto realizzati sono stati 7 con 57 recite (sempre 7 nel 2018 con 57 recite). I concerti sinfonici e sinfonico-corali, realizzati sia nell’ambito della Stagione Sinfonica, sia come concerti straordinari, sono stati 28 (26 nel 2018). Complessivamente nel 2019 le aperture di sipario d’opera, balletto e concerto sono state 210, rispetto ad un totale di 199 del 2018. Per il ciclo Grandi Spettacoli per Piccoli, sono state realizzate altre 27 rappresentazioni di 2 titoli d’opera e 8 concerti, oltre a 9 concerti di musica da camera, 8 recital di canto e ulteriori 7 manifestazioni, per un totale di 269 aperture di sipario a borderò (262 nel 2018), escluse le prove aperte. Anche nel 2019 l’attivià effettuata fuori sede, specialmente all’estero, è stata rilevante: sono state realizzate 9 recite d’opera, 13 di balletto e 1 concerto, per un totale di 23 aperture di sipario in tournée (32 nel 2018).
Il Teatro alla Scala, citato spesso in maniera informale come "la Scala", è il principale teatro d'opera di Milano. Considerato come uno dei più prestigiosi teatri al mondo, ospita da oltre 238 anni i principali artisti nel campo internazionale dell'opera, e, più in generale, della musica classica, spesso commissionando opere tuttora presenti nei cartelloni dei maggiori teatri nel mondo. Il teatro fu inaugurato il 3 agosto 1778 con L'Europa riconosciuta composta per l'occasione da Antonio Salieri e prese il nome dalla chiesa di Santa Maria alla Scala demolita per far posto al Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala. A partire dall'anno di fondazione è sede dell'omonimo coro, dell'orchestra, del corpo di Ballo e, dal 1982, anche della Filarmonica. Il complesso teatrale è situato nell'omonima piazza, affiancato dal Casino Ricordi, oggi sede del Museo teatrale alla Scala.
L’esercizio 2017 si è caratterizzato sul piano artistico per l’ulteriore consolidamento di un modello produttivo basato su un progetto artistico ampio e articolato. I positivi risultati conseguiti sono stati il frutto del grande impegno profuso da tutto il Teatro, sia dal punto di vista gestionale ed organizzativo, sia da quello artistico produttivo. Nel corso dell’anno è stato inoltre avviato il primo vero rinnovo del “Contratto Scala”, contratto all’unico livello aziendale conseguente al riconoscimento della forma organizzativa speciale, che è ormai giunto alla fase conclusiva. I titoli di lirica proposti nel 2017 sono stati 15 per un totale di 117 rappresentazioni (nel 2016 i titoli erano 14 per 111 rappresentazioni), mentre i titoli di balletto realizzati sono stati 7 per 61 recite (nel 2016 erano stati 6 per 61 recite). I concerti sinfonici e sinfonico-corali, realizzati sia nell’ambito della Stagione Sinfonica, sia come concerti straordinari, sono stati 32 (25 nel 2016). Complessivamente nel 2017 le rappresentazioni d’opera e balletto e i concerti sinfonici sono stati 210, rispetto ad un totale di 197 del 2016. Sono state inoltre realizzate 18 rappresentazioni di 2 titoli d’opera e 4 concerti per il ciclo Grandi Spettacoli per Piccoli; 7 concerti di musica da camera; 6 recital di canto; 2 ulteriori manifestazioni a borderò (Spettacoli Scuola di ballo e per i figli dei dipendenti). Considerando anche le prove aperte e i concerti realizzati nel Ridotto dei Palchi, il totale delle manifestazioni a borderò per il 2017 ammonta a 295, contro le 293 del 2016. In relazione all’attività realizzata all’estero, nel 2017 sono stati realizzati progetti in Kazakistan (Astana) e USA(LosAngeles) per 10 aperture di sipario complessive: 4 recite d’opera, 4 recite di balletto e 2 concerti. In tale contesto, il risultato d’esercizio del 2017 derivante dalla sola gestione corrente determina un utile di 1,7 milioni di euro, rispetto a 0,1 milioni di euro del 2016. Tale positivo risultato è sostanzialmente determinato dal rinvio di alcuni interventi di manutenzione straordinaria agli esercizi successivi (circa 1 milione di euro) e dai positivi risultati dei progetti di tournée (0,8 milioni di euro). Va inoltre evidenziato che nel corso dell’esercizio si sono determinate le condizioni per il rilascio di fondi prudenzialmente accantonati negli esercizi precedenti. In particolare, negli esercizi 2008, 2009 e 2010 erano stati accantonati fondi per 2 milioni di euro in pendenza di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Tale rinnovo, intervenuto nei mesi scorsi, non ha previsto incrementi economici, determinando le condizioni per il rilascio di tali fondi. Si sono inoltre determinate sopravvenienze attive per fatture da ricevere per 0,4 milioni di euro. In considerazione di tali fattori l’esercizio 2017 si chiude con un risultato eccezionalmente positivo, ma non replicabile, per complessivi 4,1 milioni di euro.
2015
Il Teatro alla Scala viene costruito sulle ceneri del Teatro Ducale nel 1776 per volontà dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, e inaugurato nel 1778 con Europa riconosciuta di Antonio Salieri. Il nome deriva dal luogo sul quale il teatro viene edificato, su progetto dell’architetto neoclassico Giuseppe Piermarini: il sito della chiesa di Santa Maria alla Scala. Nel 1997 la Scala si trasforma in Fondazione di diritto privato, aprendo una decisiva fase di modernizzazione.
Il Teatro alla Scala viene costruito sulle ceneri del Teatro Ducale nel 1776 per volontà dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, e inaugurato nel 1778 con Europa riconosciuta di Antonio Salieri. Il nome deriva dal luogo sul quale il teatro viene edificato, su progetto dell’architetto neoclassico Giuseppe Piermarini: il sito della chiesa di Santa Maria alla Scala.
2020
Il bilancio 2019 si è chiuso con dei risultati molto positivi ed un utile di esercizio di 45.828 euro. L'esercizio 2019 conferma un quinquennio caratterizzato da un processo molto deciso di risanamento e sviluppo del Teatro. Si tratta di due tendenze, quella del risanamento economico-finanziario e quella della crescita, che sono procedute di pari passo, accompagnando la Fondazione lungo un sentiero virtuoso che le ha permesso di uscire dalla crisi registrata nell'anno 2013. In un quadro congiunturale macroeconomico non favorevole, la crescita dei ricavi propri, e in particolare di quelli da biglietteria, ha garantito il raggiungimento di risultati artistici, gestionali, economici e finanziari molto importanti. A partire dal 2014 i ricavi da biglietteria ed il numero di presenze hanno raggiunto dei record assoluti mai toccati in precedenza. In questo trend molto positivo, il 2019 è stato un anno straordinario: i ricavi da biglietteria sono arrivati a oltre 13,7 Meuro, superando di quasi 1,1 Meuro il dato del 2018 che aveva già rappresentato il massimo assoluto di incassi del Teatro. I ricavi da biglietteria sono più che raddoppiati rispetto al 2013 (+102%). Si consideri che nel periodo 2013-2018 la spesa per biglietteria nel settore lirico in Italia è aumentata appena del 9,7% e quella per tutto lo spettacolo del 17,4% (dati Siae). La confortante riflessione che si deve fare è che il risanamento e lo sviluppo del Teatro sia stato sostenuto e favorito dal pubblico che ha frequentato il teatro: nel periodo 2014-19 questo ha incrementato la propria spesa culturale presso il Teatro dell'Opera, per complessivi 26,7 Meuro rispetto ai sei anni precedenti 2008-13 (una media di 4,5 Meuro in più l'anno). E questo è avvenuto in una situazione nella quale, nello stesso periodo 2014-2019, i contributi pubblici sono diminuiti per complessivi 32,3 Meuro rispetto al 2008-13 (una media di 5,5 Meuro in meno l'anno). Gli indicatori economici dell'anno confermano il trend molto positivo. L'Ebitda dell'esercizio 2019 è pari a 5.295.638 euro (pari all'8,9% del valore della produzione) in linea con il valore dell'esercizio precedente, pari all'8,8%. Anche il valore netto della produzione (pari a 715.301 euro) si attesta sugli stessi importi dello scorso anno (nel 2018 era stato di 723.206 euro). Dal punto di vista dell'offerta culturale si è registrato un progressivo e continuo innalzamento della qualità delle produzioni che ha portato ad un deciso rilancio dell'immagine del Teatro in Italia e nel mondo. Lo testimonia, oltre alla straordinaria risposta del pubblico, i sempre più frequenti riconoscimenti della critica e della stampa specializzata nazionale ed internazionale. Anche nel 2019 il nostro teatro ha vinto il premio Abbiati per la regia a Robert Carsen per gli spettacoli Orfeo e Euridice di Gluck e Idomeneo di W.A. Mozart.
The Teatro alla Scala was founded, under the auspices of the Empress Maria Theresa of Austria, to replace the Royal Ducal Theatre, which was destroyed by fire on 26 February 1776 and had until then been the home of opera in Milan. The cost of building the new theatre was borne by the owners of the boxes at the Ducal, in exchange for possession of the land on which stood the church of Santa Maria alla Scala (hence the name) and for renewed ownership of their boxes. Designed by the great neoclassical architect Giuseppe Piermarini, La Scala opened on 3 August 1778 with Antonio Salieri's opera L'Europa riconosciuta, to a libretto by Mattia Verazi.
2021
Il Teatro Massimo si pone come obbiettivo quello della diffusione dell’arte musicale, della conoscenza della musica, del teatro lirico e della danza; mira alla formazione del pubblico, favorendo un ascolto consapevole, alla conservazione e diffusione del patrimonio storico e culturale maturato nella sua attività più che centenaria. Questo fa del Teatro Massimo una prestigiosa istituzione, da preservare e sulla quale investire con determinazione.
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