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2021, Milano città immaginata
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Un confronto su alcuni progetti di piazze per la città di Milano a partire dalle fonti archiviste del CASVA-Centro di Alti Studi sulle Arti Visive del Comune di Milano. Il testo è la trascrizione di una tavola rotonda svoltasi al Politecnico di Milano il 20 ottobre 2015. Altri intervenuti: Francesco Gnecchi-Ruscone, Mariella Brenna, Pierfrancesco Sacerdoti.
BOLOGNA La Piazza e i suoi simboli segreti, 2018
Dalle origini etrusche ai ritrovamenti archeologici, i luoghi celtici e la cultura romana. La Fontana del Nettuno tra sacro e profano. Palatium Vetus e Palatium Novum: il potere e la magia. Piante magiche al centro della città in un percorso che svela i luoghi segreti di Bologna
La piazza d'Italia di Sassari, 2005
Analisi storico urbanistica, con riferimento alla configurazione originaria, e indagine conoscitiva sull’identità dei luoghi e i caratteri consolidati del tessuto urbano, relativamente alla piazza d’Italia di Sassari
Agorà. Ombre e storia nelle piazze di Napoli, 2022
Il Tascabile, 2021
Storia delle comunità dimenticate, dei rifiuti sociali prodotti dalla città progressista.
Comunità Italia
Il testo investiga Il progetto della città esistente come il più significativo e originale contributo italiano all’urbanistica moderna del secondo dopoguerra che deve la sua origine alla specificità culturale, sociale e politica della realtà italiana degli anni fra il 1945 e il 1960. Il tema ha avuto rilevanti conseguenze in ambito internazionale: l’unicità del pensiero italiano, mediata e adattata, è stata un importante contributo alla definizione delle politiche di conservazione e sviluppo delle grandi istituzioni internazionali.
2011
Ringraziamenti alle persone che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita del volume ; famiglia Zanoletti e inoltre a Punto & Virgola edizioni. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l'autorizzazione dei proprietari dei diritti. La Società Storica Vigevanese rimane a disposizione degli aventi diritto per le fonti iconografiche non identificate. Costruire la città : la dinastia visconteo-sforzesca e Vigevano : la piazza / Luisa Giordano. -Vigevano : Società Storica Vigevanese, 2011. -256 p. : ill. ; 30 cm 1.Vigevano -Architettura -Sec. 14.-15. 2.Vigevano -Piazza Ducale 720.94529 A cura del Centro di Catalogazione Provinciale di Pavia 1 Sulla fortuna critica delle imprese vigevanesi si vedano anche le note nel primo volume.
2006
La Sapienza", in piazza Borghese 9, oggi occupata dalla Prima Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni", costituisce, insieme al palazzo Borghese e al palazzo detto 'della Famiglia' 1 , una delle quinte della piazza di forma approssimativamente rettangolare che prende nome dalla illustre casata romana .
Fogli sciolti, manoscritti, lettere, indici di desiderata o di "biblioteche ideali ", testamenti, inventari, prove di stampa, edizioni in folio o in dodicesimi, giornali, repertori, cataloghi, scrivanie, scaffali e "librerie": tutto questo -e altro ancora -forma la "biblioteca dell'architetto". Provare a dare un ordine all'articolato rapporto tra architettura e libri è un compito arduo, se non addirittura impossibile e impone di rivedere integralmente la nozione moderna di libro. Ogni libro, e tanto più ogni biblioteca, era un unicum. Sugli scaffali degli architetti si trovavano infatti -così come si trovano ancora oggi -volumi di autori antichi o moderni sull'architettura, ma anche sulle arti in genere; testi di storia e di letteratura; e, ancora, articolate raccolte di libri od opuscoli intorno a passioni più personali (antichità, iscrizioni, monete, misure, strumenti ottici, orologi, costumi, viaggi …). E poi vi erano i libri avuti in dono da amici, colleghi, lontani corrispondenti, a testimoniare la circolazione delle idee e dei dibattiti sull'architettura. Le pagine di questo volume registrano la complessità ma anche la ricchezza di questa materia, in cui architetture e libri interagiscono molto al di là degli assunti teorici, dei "principij" o delle pratiche depositate nei trattati o nei manuali. Una sorta di "Portatile biblioteca architettonica" che, sia pure per campioni, cerca di offrire materiali di raffronto utili per epoche e ambiti diversificati.
Il testo-trottola tra autore e lettore: un approccio teorico alla letteratura I testi letterari, siano essi sotto forma di romanzi, racconti, poesie o prose d'invenzione, continuano a essere presenti in modo sempre più diffuso nella società contemporanea, prodiga di narrazioni. Nel corso della modernità, innumerevoli voci si sono avvicendate nel tentativo di comprendere, consacrare o rifondare il concetto di "letterarietà", ovvero di ciò che è proprio o si addice all'universo letterario. Se per tutto l'Ottocento e il primo Novecento primeggiano teorie retoricamente classicheggianti, a sostegno si una concezione autonoma dell'opera d'arte considerata nei suoi criteri di bellezza, nobiltà e profondità come intuizione poetica di un autore; verso la metà del secolo scorso si assiste alla progressiva affermazione di una concezione relazionale dell'opera letteraria, attenta cioè alle implicazioni sociali della scrittura e della lettura. L'oggetto letterario può venire definito come «una strana trottola che esiste quando è in movimento» tra due forze opposte e complementari: lo scrittore e il lettore, calati nei tempi e nei luoghi della loro esistenza. Dobbiamo pensare alla produzione letteraria come a un agire collettivo e dinamico, dal momento che un testo scritto assume valore e significato solo se vi è chi concretamente lo legga, altrimenti, l'opera rischierebbe di rimanere un insieme di fogli inchiostrati, oggi diremo, digitali. La lettura è la seconda protagonista dello spazio letterario, essa può definirsi come «un atto di produzione del senso», un linguaggio cioè capace di liberare e prolungare il significato del testo e renderlo cos' presente, assicurandone una presenza nel mondo, la sua ricezione e il suo consumo sotto forma di libro. È attraverso la lettura che scopriamo la "storia intima" dell'opera, un'intimità che da individuale diventa timida condivisione con l'altro: un incontro che completa e rilancia. distingueremo, infatti, una "storia intima" del testo, quella cioè che racchiude in sé la sua genesi e quindi i momenti della scrittura autoriale misti a quelli delle riscritture redazionali, da una "storia pubblica o editoriale", che ne segue il processo di stampa e le sue successive edizioni e trasmissioni. La letteratura intesa, così, come accoglimento della generosità dell'opera diviene il secondo elemento fondante del sistema letterario, costituito da processi di costruzione collettiva e condivisa del significato, dal momento che il testo di uno scrittore si lega inscindibilmente alla società che lo riceve. Non esiste allora una letteratura, ma tante letterature, al cui interno autori e lettori delle diverse società si confrontano coi testi frutto delle domande o dei desideri del loro tempo. La letteratura, così concepita, diviene una categoria aperta, definitile in rapporto alle comunità e alle forme di consumo letterario cui essa si rapporta. Il testo d'autore diviene il libro del lettore.
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Il castello di Pietrabuona: materiali per la ricerca, 2012
«PIAZZA NAVONA, OU PLACE NAVONE, LA PLUS BELLE & LA PLUS GRANDE » DU STADE DE DOMITIEN À LA PLACE MODERNE, HISTOIRE D’UNE ÉVOLUTION URBAINE, 2014
Ariminum, n. 162 (maggio giugno), 2021
«Tuttovacanza», anno 4, n. 38, luglio 1985
Il Pensiero politico 40, 2007, 360-368
Storia urbana 132/133, pp. 203-226; ristampato in Città risorgimentali. Programmi commemorativi e trasformazioni urbane nell'Italia postunitaria, a cura di Gianpaolo Treccani, pp. 203-226, 2012
Dialoghi Mediterranei, 2017