Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2021
…
7 pages
1 file
S'Amistade (L'Amicizia) è un termine sardo che deriva da due sostantivi femminili: Gama e Istade. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi e riguardano il branco o gregge e l'estate o solstizio d'estate.
2018
Il volume raccoglie dieci saggi sul tema dell’amicizia, divisi in tre sezioni tematiche. La prima sezione esplora il lessico tedesco dell’amicizia dalle prime attestazioni in alto tedesco antico fino al tedesco moderno (Santoro, Cigni, Delli Castelli), uscendo dai confini cronologici indicati nel titolo della miscellanea. Anche il secondo gruppo di saggi va ben oltre i suddetti limiti temporali e spaziali e include studi sull’amicizia di carattere storico, letterario e giuridico-economico (Angelucci, Battaglia, Garuti Simone Di Cesare, Di Plinio). Tali «sconfinamenti» si inseriscono nel solco dell’insegnamento di Elisabetta Fazzini, di non costringere mai i propri orizzonti e i propri interessi sotto un’unica etichetta, ma di guardare oltre, di confrontarsi e imparare anche dalle altre discipline. L’ultima sezione (Cipolla, Di Clemente, Digilio) è dedicata ad amicizie davvero senza confini: amicizie che si spingono oltre i vincoli temporali imposti dalla vita terrena e che includono persino la speciale empatia tra uomo e animale.
Giurisprudenza costituzionale, 1995
Giur. cost., fasc.6, 1995, pag. 4751 Sommario: 1. Premessa. Il problema della visibilità degli interessi nel processo costituzionale. Utilità di una comparazione con il sistema statunitense.-2. L'amicus e la Corte Suprema: un'amicizia fondata sugli interessi.-3. La regolamentazione dell'istituto attraverso le oscillazioni di un secolo di giurisprudenza.-4. Judicial lobbying: i soggetti.-5. Judicial lobbying: le strategie.-6. Effetti della presentazione dei briefs: sulla selezione dei casi da decidere.-7. Segue: sulla decisione dei casi.-8. L'amicus curiae come fattore legittimante.-9. Un amicus anche per la nostra Corte? 1. La recente giurisprudenza della nostra Corte costituzionale pare riproporre il problema dell'apertura del processo alla partecipazione di soggetti rappresentativi di interessi collettivi (1). Può essere utile inserire nel dibattito che ha tratto origine dalle ultime decisioni un esame comparatistico rivolto ad alcuni istituti, propri del processo di common law, la cui evoluzione nel sistema statunitense ha consentito, sia pure con l'introduzione di limiti e correttivi, l'ingresso in giudizio di soggetti che affermano la propria legittimazione a rappresentare interessi riferibili ad una pluralità di individui. Indubbiamente vi è una profonda diversità tra il nostro sistema e quello americano, ma si deve tenere presente il progressivo avvicinamento della Corte Suprema ai modelli «continentali» di giustizia costituzionale, a fronte del quale è dato riscontrare la difficile comparabilità (dal punto di vista dell'assetto soggettivo) del nostro processo costituzionale con gli altri di ispirazione austriaca. Questo in primo luogo per la presenza, in Germania come in Austria ed in Spagna, di forme di ricorso individuale diretto, con riferimento alle quali si possono prospettare più agevolmente tecniche di selezione dei casi, che lasciano alle Corti una notevole libertà nell'impostazione della «agenda» e nella costruzione del contraddittorio in funzione dei caratteri del caso in discussione(2). Gli studiosi del processo costituzionale italiano in effetti da decenni discutono sull'applicabilità nel giudizio davanti alla Corte di istituti quali l'intervento ad adiuvandum o ad opponendum, ed alcuni propongono, facendo riferimento all'esperienza tedesca o a quella spagnola, di introdurre un ricorso individuale di costituzionalità. L'attenzione dovrebbe essere centrata sulle tecniche di selezione degli interessi piuttosto che sulle modalità di instaurazione del giudizio, perché occorre distinguere la possibilità di porre questioni dalla pienezza del contraddittorio in sede di decisione. In chiave comparatistica si può ricordare come la nostra Corte, pur avendo costantemente perseguito una certa «apertura» alla proposizione delle questioni, attraverso l'elaborazione del concetto di giudice e di esercizio di funzioni giurisdizionali (3), abbia invece mostrato scarso interesse alla adeguatezza del proprio contraddittorio, volutamente ignorando la mutazione qualitativa degli interessi tutelati, che si ha nel passaggio dal giudizio a quo al processo costituzionale.
La Bibbia dell'Amicizia. Brani della Torah/Pentateuco commentati da ebrei e cristiani, 2019
La Bibbia dell’Amicizia. Brani della Torah/Pentateuco commentati da ebrei e cristiani, volume curato da Giulio Michelini e Marco Cassuto Morselli. Dopo alcune opportune introduzioni di carattere generale e nuove originali introduzioni a ognuno dei primi cinque libri della Bibbia (Torah o Pentateuco), trentacinque esegeti commentano passi scelti tra i più significativi. La scelta delle pericopi e l’elenco degli studiosi ebrei e cristiani interpellati sono stati approntati dai due curatori in modo da dare voce alle diverse tendenze interpretative sia in ambito ebraico sia in quello cristiano (per questi ultimi anche in modo interconfessionale, con studiosi non solo cattolici). La Bibbia dell’Amicizia nasce dall’incontro di due realtà: l’amore per il Davar (la Parola di Dio) e l’amicizia tra ebrei e cristiani. Da millenni ebrei e cristiani leggono e meditano la Bibbia separatamente. Da alcuni decenni ebrei e cristiani hanno iniziato un percorso di dialogo per superare odii e incomprensioni. Ora è possibile iniziare a leggere la Bibbia insieme. Cosa succede se ebrei e cristiani leggono la Bibbia insieme? Nelle pagine bibliche troviamo azioni e parole, pensieri e sentimenti, lamenti e invocazioni, gioia e disperazione, tristezza e consolazione, fedeltà e tradimenti, alleanze e sconfitte, pace e guerra, amore e morte, uomini e donne come dovrebbero essere, come sono, come saranno nei tempi a venire. Le nostre esistenze temporali e temporanee vengono messe di fronte all’Eterno, che è al di là dello spazio e del tempo. Lo scopo di questa iniziativa però non è arrivare a una lettura unificata della Bibbia nella quale le diversità si stemperino fino ad annullarsi, ma è quello di conoscersi meglio e di conoscere meglio le rispettive letture e interpretazioni, accettando che esse possano essere diverse. Ogni autore e ogni autrice ha seguito il proprio metodo di lettura: vi sono rabbini e sacerdoti, biblisti e bibliste, filosofi e filosofe, storici e storiche, letterati e letterate, psicologi e psicoanalisti, e anche persone che lavorano in altri campi ma studiano con passione e regolarità le Scritture. La prima prefazione al volume è di Papa Francesco, seguita da quella di rav Abraham Skorka. Edizioni San Paolo 2019, pp. 384, Euro 30. In tutte le librerie
La segnalazione certificata di inizio attività (detta s.c.i.a. e nata nel 2010 o, ancor prima, denuncia, d.i.a.), contemplata dall'articolo 19, legge n. 241/1990, rappresenta un travagliato istituto di c.d. semplificazione procedimentale: il fondamento dell'istituto consiste nel fatto che il privato può "sostituire" a tutta una serie di provvedimenti autorizzatori una segnalazione, corredata di autocertificazioni attestanti il possesso dei requisiti richiesti per lo svolgimento di un'attività normalmente soggetta a regime autorizzatorio (ad eccezione dei settori di attività economiche in ragione della delicatezza degli interessi pubblici coinvolti).
Affettività umana, 2018
Introduzione L'affettività umana è una dimensione antropologica molto rilevante ma allo stesso tempo difficile da cogliere con precisione e che suscita a volte un notevole disacordo nell'impostazione di fondo. Basta gettare uno sguardo rapido su come l'affettività è stata considerata nella storia della filosofia. 2 Aristotele definì affettive le qualità sensibili, in quanto ciascuna di esse sviluppa una affezione dei sensi. Nell'opera "De Anima" ricordò che tra gli scopi della sua indagine vi erano sicuramente le affettività (o in senso più generale e completo le affezioni), innanzitutto perché gli sembravano proprie dell'anima, e in secondo luogo perché era necessario elencare quelle in comune con gli animali. In seguito gli Stoici valutarono negativamente l'affettività (e le affezioni), poiché irrazionali e minaccianti l'aspetto razionale dell'anima. S. Agostino e successivamente gli Scolastici ripresero l'opinione aristotelica sulla neutralità degli affetti e quindi, da un punto di vista morale, le giudicarono buone o cattive a seconda della incidenza moderatrice della ragione su di esse. Baruch Spinoza affermerà riguardo alla affettività (affezione) che non appena ci formiamo di essa una idea chiara e distinta, l'affettività cessa di essere tale; inoltre sosterrà che Dio essendo privo di idee confuse, è esente da affettività (affezione).
Sull'amicizia, una delle realtà umane più sublimi, Agostino d'Ippona ha spesso richiamato l'attenzione nei suoi scritti, sebbene non abbia mai trattato i suoi contenuti in un'opera a se stante. Tuttavia, generalmente si ritiene che egli sia stato il primo tra gli autori cristiani ad abbozzare questo tema in maniera assai completa e organica. Qui non possiamo soffermarci in maniera esauriente su tutti i dettagli della sua esperienza e della dottrina, ma piuttosto su quelli più essenziali. Egli è stato molto sensibile ai rapporti amichevoli, convinto che l'amicizia sia uno dei doni più grandi, sebbene non proprio il più grande. Il dono più grande sarebbe la sapienza ed ecco perché nei Soliloqui dirà che ama solo la sapienza per se stessa, mentre gli altri beni, tra i quali enumera anche le amicizie, vuole averli solo per essa, pur temendo di non averli. 1 Tuttavia, per capire in quanta considerazione egli aveva l'amicizia, ossia per capire che l'amicizia per lui rappresentava veramente un valore molto grande e apprezzato, basta sapere che riteneva la vita umana insensata e priva del valore autentico se vissuta senza l'amicizia e senza gli amici.
Albert Camus e l'amicizia Albert Camus fu prima di tutto un filosofo e un attento osservatore dei fenomeni politici e sociali. Era un intellettuale impegnato, sensibile alle problematiche del popolo. Di origine francese ma nato in Algeria, fin da giovane Camus provò sulla propria pelle cosa fossero la povertà e il razzismo. L'amore per la propria terra -del mare mediterraneo, dei suoi colori, luci e odori -non abbandonò mai la sfera intellettuale arricchendola e suggerendo pensieri filosofici estremamente importanti. Non solo il sentimento nostalgico della infanzia
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
I Dialoghi della Comunità di Gesù con la Chiesa Ortodossa di Romania
AMICIZIA, VERITÀ E FELICITÀ NELL' "ETICA NICOMACHEA" DI ARISTOTELE, 2023
Del decadentismo massonico. Parrhesie, 2020
Doctor Virtualis. Rivista online di filosofia medievale, n. 18, 2023
latinoamericando.info, 2021
Apocalisse. Modernità e fine del mondo, 2008
Escritoras y personajes femeninos en relación, 2021
Occasioni letterarie pugliesi, pp. 11-42, 2004