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2003
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18 pages
1 file
l Archivio Storico Provinciale di Gorizia (=ASPG), Atti degli Stati Provinciali, Sezione seconda, (=Stati Il), busta 325ill (vol. 0), ff. 30lv-302r.
Attraverso la storia dell’estetica
Bernard Berenson used to refer to Giovanni Morelli as «the founder of the Method». With these words, he meant that Morelli was the scholar who, first, transformed connoisseurship in a science, giving to the discipline a stringent method. Does Morelli's theory of painting really deserve this praise? To answer this question, this paper examines in the first part the philosophical and scientific background of Morelli's doctrine, showing how its original debt payed to romantic philosophy went replaced by a neat positivist orientation. In the second part, the Method itself is discussed, asking in which measure it was anticipated by the intuitions of art experts such as Giulio Mancini or Luigi Crespi and discussing the nature and epistemological relevance of the so-called "morellian details", that is the forms of the nails, of the ears, of the hair's curls in paintings. Are these details really sufficient for the attribution of a painting to an artist? Which role play the documents in connoisseurship? And, more generally, how important is aesthetic value in the morellian "Method"? Key words. Aesthetics, history of art criticism, connoisseurship, Positivism. L'uscita del volume di Iwan Lermolieff (alias Giovanni Morelli) Die Werke Italienischer Meister in den Galerien von München, Dresden und Berlin, nel 1880, venne salutata da uno dei trustees della National Gallery, Henry Layard, con queste parole: «È apparso da poco un libro che può venir considerato, sotto molti aspetti, come il contributo più importante mai arrecato alla storia dell'arte, e del quale si può dire che ha causato una rivoluzione nella storia della pittura italiana e che è stato il primo tentativo riuscito di dare una base seria e scientifica alle ricerche sull'autenticità dei dipinti» (Layard [1887]: XV). L'anno successivo alla morte di Morelli, nel 1892, lo stesso Layard descriveva l'affermazione delle idee morelliane con toni di epopea: dallo sconcerto causato dalle prime pubblicazioni, che suscitarono «una esplosione di furore in Germania» e attirarono all'autore le accuse di impostore e ciarlatano, si passa al riconoscimento dei suoi meriti e si finisce con la sua apoteosi, e lo sbaragliamento del campo avverso: «Il furore degli irati professori tedeschi si raffreddò gradualmente, e Morelli si assicurò un trionfo che pochi brought to you by CORE View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk
PASQUALI 2017. Tavola rotonda. Lunedì 4 dicembre 2017, ore 15. Università di Pisa. Sala delle Colonne, Palazzo Venera, Via Santa Maria 36, Pisa. || Analyse détaillée de l’édition critique du Commentaire sur le Cratyle de Platon de Proclus, préparée par le philologue italien Giorgio Pasquali en 1908, à l’âge de 23 ans
2011
IL PENSIERO ECONOMICO DEL GIOVANE GUIDO MENEGAZZI 1. Introduzione Scopo del presente saggio è ripercorrere le teorie economiche elaborate dal giovane Guido Menegazzi durante gli anni Trenta, al fine di evidenziare come in questo periodo si formino i fondamenti del pensiero che andranno a costituire i capisaldi della più matura elaborazione teorica dell'economista veronese, venuta alla luce negli anni Sessanta del secolo scorso e compiutasi definitivamente nei quattro volumi dei Fondamenti dell'ordine vitale dei popoli ( 1 ) riassunti nei Fondamenti del Solidarismo ( 2 ).
Introduzione La tecnica che proponiamo in questo articolo consente un vero e proprio cambio di marcia al lavoro di stima e previsione dell’analista finanziario fondamentale: se fino ad oggi le stime alla base delle previsioni e, di conseguenza, i risultati numerici previsionali stessi, erano dei singoli numeri su cui venivano effettuate analisi di sensitivity argute ma artigianali, con questo metodo si riesce a valutare compiutamente un campione di migliaia di stime e previsioni. Un cambio di marcia consigliabile: siamo, infatti, di fronte a complessità del mondo economico che impongono strumenti più efficaci per gestire la varietà degli scenari futuri possibili e produrre previsioni attendibili. Citiamo, per analogia, quanto accaduto ad inizio del secolo scorso nel campo della fisica. Le equazioni Newtoniane della meccanica classica, fino a quel momento indiscusse, di fronte alle necessità di spiegare fenomeni riguardanti la costituzione della materia si sono mostrate del tutto insufficienti. Il concetto di probabilità è balzato avanti potentemente nel settore della fisica, seguito da un’impressionante mole di risultati.Da allora le tecniche statistiche sono state sempre più ampiamente utilizzate. L’analista finanziario è di fronte ad un simile impaccio. Per effettuare una compiuta valutazione di una società devono essere prese in considerazione variabili sempre più numerose e sia la loro volatilità sia le reciproche correlazioni sono elementi molto significativi ai fini del risultato finale. Presentare banalmente uno scenario pessimistico, uno medio e uno ottimistico diventa sempre meno rappresentativo della realtà. Per migliorare la qualità delle analisi finanziarie le tecniche “Montecarlo” sono una soluzione eccellente; già da tempo esse sono utilizzate nell’ingegneria finanziaria per l’analisi dei prodotti derivati.
L'intervento descrive il contributo del medico Carlo Morelli alla conoscenza della pellagra, in particolare alla sua diffusione nel Granducato di Toscana intorno alla metà del secolo XIX°.
Il volume Variazioni in sviluppo. I pensieri di Giovanni Morelli verso il futuro rappresenta l’ulteriore sviluppo di un’ampia discussione sul magistero di Giovanni Morelli che ha avuto luogo in un convegno dallo stesso titolo, organizzato dall’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini il 15 e 16 maggio 2015. L’obiettivo di questo progetto è aprire un nuovo orizzonte di ricezione degli scritti del musicologo, coinvolgendo otto giovani studiosi che sia per ragioni anagrafiche, sia per i percorsi accademici compiuti non rientrano nel novero dei suoi allievi. A ognuno di loro è stato affidato un saggio tra i più rilevanti della produzione scientifica di Morelli, selezionati in maniera da essere rappresentativi di altrettante tematiche il cui peso è stato centrale nella sua poliedrica attività di ricerca. La discussione si estende dalla retorica musicale alla popular music, dalla drammaturgia dell’opera romantica alla composizione per il cinema, dal rapporto tra genio e malattia all’estetica musicale del Settecento, dalla "Generazione dell’Ottanta" alle avanguardie del secondo Novecento. Gli autori si confrontano in maniera critica con le tesi formulate da Morelli, contestualizzandole nello scenario culturale e scientifico in cui sono sorte per poi ricollocarle nel quadro degli attuali dibattiti della musicologia internazionale, così da illustrarne sia la portata innovativa rispetto all’epoca in cui furono formulate, sia il loro ricco potenziale di ulteriori sviluppi futuri.
Intuizioni e spunti di riflessione riguardo un "pensiero economico" del Mahatma Ganghi Milano, 15 giugno 2008 Alfonso Scarano Mohandas Karamchand Gandhi, (Porbandar, 2 ottobre 1869-Nuova Delhi, 30 gennaio 1948) è universamente conosciuto come padre spirituale della nazione indiana, leader della non violenza e l'ideatore della pratica della satyagraha, la resistenza all'oppressione tramite lo strumento operativo della disobbedienza civile. Il sommo poeta indiano, Rabindranath Tagore, per primo coniò per lui l'appellativo Mahatma, che in sanscrito vuol dire "grande anima". Il Mahatma Gandhi, come ormai viene universalmente chiamato, ha ragionato ed espresso il suo originale punto di vista intorno ai grandi temi dell'esistenza, della convivenza, dell'affrancamento all'oppressione, dei diritti dei popoli dell'autodeterminazione, all'abolizione della discriminazione, ma ha anche portato alla attenzione del mondo un suo interessante ed originale contributo sulle questioni socio-economiche e di come l'organizzazione economica impatta sulla vita, sull'autosostentamento e sul benessere delle singole persone e dei popoli. Di tale pensiero economico gandhiano poco o nulla si conosce diffusamente, poco o nulla se ne discute in sedi accademiche o civili; è un aspetto del pensiero gandhiano che viene sostanzialmente ignorato. Eppure, a ben vedere ha in se una grande attualità, una profondità ed una portata sociale con caratteri rivoluzionari, come del resto lo sono molte delle idee fortemente sostenute del Mahatma. Occorre però anche precisare che non si tratta di un pensiero espresso in una forma sistematizzata come fosse un modello o una nuova teoria economica coerente e completa, ma come era d'abitudine per l'opera creativa e comunicativa del Mahatma, era un pensiero espresso in itinere, come discorso filosofico, immerso profondamente nelle questioni di vita e di pensiero degli uomini, dei popoli e dei paesi in cui essi vivono. Queste riflessioni socio-economiche hanno, ovviamente, una forte impronta che deriva della collocazione storica della prima metà del secolo scorso quando lo stato coloniale dell'India veniva impattato dall'influenza del dominatore inglese. Infatti, uno dei punti della speculazione economica gandhiana, ovvero i pensieri e ragionamenti che ruotano intorno alla situazione economica indiana inserita nel contesto storico della prima metà del secolo scorso, pone chiaramente la questione dello scontro tra una nazione industrializzata e colonizzatrice come l'Inghilterra che tende a far prevalere il suo interesse imperialista a quelli della sua colonia Indiana. Da una parte l'Inghilterra con una economia capitalista, sede originaria della nascita della rivoluzione industriale occidentale, dall'altra l'immensa e multietnica l'India con una economia essenzialmente rurale ed atigiana. L'antagonismo tra una economia formata da imprese industriali che applicano con sistematicità le economie di scala offerte delle
in BERSELLI Maurizio, Storie folk. Il folk revival nell’Italia settentrionale e centrale raccontato dai protagonisti. Testimonianze e documenti, Modena, Edizioni Artestampa, USB card allegata., 2020
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I beni temporali della Chiesa e altre riflessioni storico-artistiche, giuridiche ed etico-finanziarie. Aspetti del Magistero di Leone XIII, 2019
F. Ghia, P. Marangon (a cura di), Rosmini e l’Economia, Università degli Studi di Trento, Trento 2015. ISBN 978-88-8443-612-2, 2015
Il Giornalino di Prezzolini. La lingua italiana tra promozione e propaganda nella New York degli anni '30 e '40, 2018
by Pontrandolfo, Stefania & Riccio, Bruno, in Antropologia Pubblica, vol. 6, n. 2, pp. 203-208, 2020
Itinerari di ricerca storica, 2018
PESTELLI Prezzolini primo ed estremo. La tersa scrittura del sofista, in «Cronache e storie. di passioni letterarie. Studi per Marino Biondi», Arezzo, Helicon Ed., pp. 219-238. , 2019
Rivista economica del Mezzogiorno, 2008
Jura Gentium: Rivista di filosofia del diritto internazionale e della politica globale, 2021