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Simile in questo a Dio, il tempo, se è oggetto, non è che zero; se è qualche cosa, il quasi niente che il tempo in verità è, non è più niente; non appena la riflessione vi si sofferma, per quanto lievemente, lo concettualizza e lo temporalizza». (V. Jankélévitch 1 )
Chi ha tempo non aspetti tempo Il Tempo è denaro Ogni cosa vuole il suo tempo Queste ed altre frasi relative al tempo riempiono la nostra vita quotidiana, con riferimento soprattutto che non abbiamo tempo sufficiente per fare le nostre cose. Avete provato a trascorrere un pomeriggio senza cellulare e senza orologio: il tempo sembra fermarsi, non c'è più, ci manca il punto di riferimento. Come esseri umani, se eliminiamo i punti di riferimento nell'ambiente che ci circonda, il tempo perde di definizione, si ferma, sparisce. In Fisica, la nozione di tempo non è soddisfatta dal nostro orologio, ma, a seconda dei casi, nello studio dell'infinitamente piccolo dalle particelle, nello studio dell'infinitamente grande, il cosmo. In quest'ultimo caso bisogna fare i conti con la legge di relatività, nel precedente, troviamo le leggi della fisica quantistica, teorie che hanno rivoluzionato l'idea di come funziona il nostro universo nel quale, forse, per il tempo non c'è spazio. Partiamo subito con le nostre osservazioni, "senza perder tempo" Siamo inesorabilmente legati agli orari di treni ed autobus, luoghi di lavoro, doveri familiari, libere attività: prendiamo appuntamenti in orari d'ufficio, con i familiari, con gli amici; tutte quasi che hanno bisogno dell'orologio, a meno di non voler fare una grande confusione. Misurare il tempo è una necessità costante e, se prima bastavano clessidre, calendari meridiane, per organizzare le nostre attività, oggi i nostri ritmi sono scanditi da orologi atomici installati nei laboratori di ricerca e in decine di satelliti che orbitano sulla nostra testa. Anche i nostri ritmi biologici avvertono il passare del tempo e scandiscono la nostra vita con il battito del cuore, il respiro, i ritmi cellulari. Esistono cicli che oscillano nell'arco delle 24 ore, il giorno astronomico, regolando il metabolismo, la fisiologia, il funzionamento di tutti i nostri organi. Ma anche la Natura segue i suoi cicli: le piante con il fogliame (nascita e morte), il fiore, i frutti; gli uccelli con la riproduzione, le migrazioni, ecc.), i pesci di cui poco conosciamo (tranne gli addetti ai lavori), i mammiferi, i cui cicli molto assomigliano a quelli dell'uomo, e via di seguito. Altri cicli che rileviamo nel'uomo, ma sono anche nella Natura, sono: le variazioni della temperatura del corpo, le variazioni della pressione sanguigna, l'alternanza delle fasi di veglia e di sonno, le funzioni fisiologiche. Tutti questi cicli risentono del più grande ciclo dei giorni e delle notti, delle stagioni, degli anni, con il relativo accumularsi della memoria e dell'esperienza. Con la sua valenza fisica, psichica, filosofica e morale, la riflessione sul tempo non poteva che diventare centrale nelle nostra vita. Da oltre duemila anni, il tempo è materia su cui si cimentano filosofia, teologia, scienza. Se per Platone il tempo era l'immagine mobile dell'eternità, Aristotele sosteneva che non si potesse spiegare dal movimento e, nella Fisica, ne parla come "il numero del movimento secondo il prima e il poi". S.Agostino si concentrava sul suo mistero: "Tempo ed Essere". Spiegava: "Se qualcuno mi chiede che cos'è il tempo, io lo so; ma se mi chiede di spiegarlo, non lo so dire". Kant parlava di un legame spazio-tempo, come "struttura fissa della mente che ci permette di decifrare la realtà". Il Tempo, però, in quanto grandezza misurabile fa parte della scienza, e già Galileo se ne era interessato. Newton lo aveva concepito come "essenza assoluta esterna all'universo, misurata dall'orologio di Dio". Trenta secoli di fisica classica crollano quando Einstein enuncia la sua teoria della Relatività. Il Tempo Assoluto non esiste più, c'è solo un tempo relativo legato alla velocità dell'osservatore ed al suo riferimento spaziale. Spazio e Tempo sono indissolubilmente legati l'un l'altro, il tempo è elastico. Si dilata e si contrae a seconda del moto e della gravitazione, in modo non uniforme. Giorno e notte, mesi e stagioni, invecchiamento, sono termini che non appartengono allo spazio cosmico. Dobbiamo correre veloci nello spazio per non invecchiare: i ricchi si sono già prenotati per un posto su qualche navicella spaziale, i poveri rimarranno sulla Terra ad invecchiare e morire. Le cellule degli organismi viventi hanno al loro interno un meccanismo, simile ad un orologio, che scandisce il tempo; man mano si logorano, invecchiano, muoiono. Non esiste alcun rimedio. Secondo la teoria della Gravità Quantistica, lo spazio è fatto di piccolissimo anellini che nessuno ha mai visto, ma che sono stati individuati mediante numeri ed equazioni matematiche: si tratta di immagini mentali, cose mai viste. Anche le scienza, talvolta, vive di atti di fede per anticipare quello che poi la tecnologia renderà disponibile a tutti. Nessuno credeva alle onde elettromagnetiche di Maxwell: sono esse a regalarci oggi la radio, il web, la TV, i cellulari, ecc. Lo spazio non è quello che vediamo ed il tempo non è quello che pensiamo. Il grande orologio dell'universo scandisce la musica delle sfere, il piccolo orologio dell'uomo segna il susseguirsi dei fatui eventi umani. Corre più veloce in cima alle montagne che in riva al mare, ma i dislivelli in cui vive l'uomo sono così piccoli che non si è in grado di rilevare questa differenza. Gli orologi meccanici, inventati parecchi secoli fa, avevano raggiunto una precisione notevole, ma sono stati superati prima da quelli al quarzo, oggi da quelli atomici che sarebbero in grado di misurare la differenza fra il livello del mare e la cima della montagna. Orologio meccanico Pendolo di Galileo Quando si viaggia nello spazio, man mano che la velocità aumenta, l'orologio rallenta. Quando l'osservatore si avvicina ad una stella la cui densità è maggiore di quella della Terra, l'orologio si ferma, il tempo si annulla La stessa cosa si verifica quando si raggiunge l'orlo di un buco nero, dove si verifica la cosiddetta singolarità. In relazione alla velocità della luce, quando si raggiunge la sua velocità, il tempo si azzera. Se la velocità dell'osservatore supera quella della luce, il tempo scorre al contrario. I paesaggi temporali Dati due luoghi diversi, se in ciascuno si verifica un evento e l'intervallo temporale è inferiore al tempo che la luce impiegherebbe a collegarli, fra i due eventi non può essere inserito alcun nesso causale. Cosa significa? Che i due eventi non possono essere messi in sequenza: si può stabilire prima A poi B, o viceversa, è lo stesso. Il mio ora non è uguale per tutto l'universo: da qualche parte è già passato, da qualche altra deve ancora venire: per alcuni è passato, per me è presente, per altri è futuro. Passato, presente e futuro sono attuali, contemporanei; passato e futuro sono reali quanto il presente. Là ed ora è diverso da qui ed ora, ma sono entrambi reali: non esiste un tempo a sé stante né uno spazio a sé stante, esiste un continuum spazio-tempo. Il teatro di ogni azione ha otto dimensioni: il tempo presente, il tempo passato, il tempo futuro, il tempo passato nel presente, il tempo futuro nel presente, il tempo passato nel futuro, il tempo futuro nel passato, tempo futuro e tempo passato nel presente. Non esiste una sequenza universale di "cose che avvengono", ma un paesaggio spaziale senza spazio ed un paesaggio temporale senza tempo in cui tutto è eternamente presente. Se il futuro è nel presente, non posso contribuire alla sua formazione, dal momento che è già irrimediabilmente formato; se il passato è oggettivato e nel tempo presente, esso è ed è immutabile. Lo svolgersi degli eventi è una nostra invenzione, la distinzione fra passato, presente e futuro è solo una nostra illusione. Il passato non è avvenuto, è stato; il futuro non avverrà, ma sarà. Vivere nell'eternità significa semplicemente non far tramontare il presente nel passato e non proiettare il presente nel futuro. Scrive T.Eliot: "E la fine ed il principio erano sempre lì, prima del principio e dopo la fine. E tutto è sempre ora!". La velocità della luce è la massima possibile, almeno nel sistema solare: essa non può essere superata. Se ciò avvenisse, si verificherebbe una regressione temporale, ovvero si tornerebbe indietro nel tempo. Ciò vale certamente per l'essere umano, ma non è vero in assoluto: i tachioni sono più veloci della luce. Essi nascono dall'impatto della radiazione solare con atomi dell'atmosfera, hanno vita brevissima, ma si muovono a velocità superiore a quella della luce. Qual è il significato di questo evento? Esiste una forma di vita la cui evoluzione è incredibilmente più veloce di quella umana: 1/1000 della vita di un tachione equivale ad un giorno umano, un anno di luce equivale a miliardi di anni umani, il battito dell'orologio atomico è miliardi di volte più veloce di quello umano. Conclusione: esiste un tempo cosmico, un tempo terrestre, un tempo umano, un tempo atomico, e chissà quanti altri. Non esiste un tempo assoluto valido per tutti. Ma anche la luce non ha una velocità fissa. La luce proveniente da una stella che si avvicina, a causa dell'effetto Doppler, aumenta di frequenza e si sposta verso il rosso; viceversa, la luce proveniente da una stella che si allontana, sempre per lo stesso effetto, diminuisce di frequenza e si sposta verso il blu. Un orologio immerso nella luce rossa va più veloce di un orologio immerso nella luce blu. Se spostiamo un orologio verso l'alto esso va più veloce: come dire che il tempo scorre più velocemente. Il tempo, allora, accelera con l'altezza (rispetto a che cosa?): più in alto si va più il tempo scorre veloce. Sul sole il tempo scorre meno veloce, perché? Enstein provò a dare una risposta: la gravitazione deforma il tempo oltre che lo spazio. Il tempo è solo una curvatura dello spazio-tempo, come dire che lo spazio è curvo, sempre. Per capirne i fenomeni bisogna creare uno schema matematico che comprenda spazio, tempo, materia, moto e gravitazione. Ne risulta una speciale geometria nella quali a pezzi di spazio ed a pezzi di tempo, si...
cenni alla fenomenologia della significazione attraverso il pensiero di Frege, Russell, Kant, Husserl e Peirce
1995
Premessa 4 Il globo andante 7 L’orologio solare di Glauco de Mottoni 13 Il tracciato della linea meridiana in un documento Di Silvestro II Papa 17 In ricordo di uno gnomonista: Giusto Bellavitis 27 Modo di fare con facilità grandissima gl’Orologi a sole nelli muri… 35 Un orologio universale indipendente dalla Meridiana 37 Storia degli orologi solari portatili e sulla successione cronologica degli orologi rettilinei 39 Il fascino degli orologi equinoziali 69 L’orologio del Re Achaz e il miracolo di Isaia 77 L’orologio solare ad ore Italiche e Babiloniche di Valentino Pini 91 L’orologio Meridiano 97 Curiosità gnomoniche dei Lumi: orologi portatili 101 Frammenti di orologi solari greco-romani negli scavi archeologici 117 L’orologio sullo Zoccolo di Oddi Muzio 135 L’orologio orizzontale italico per via di numeri 139 Ampliamento al libro Storia della Gnomonica 143 Orologi solari greco-romani 145 Il solarium di Palestrina 159 Sciatericum Telescopicum 175 L’orologio astronomico di Lorentz-Grassi 178 L’orologio solare floreale 181
La piazza del tempo II edizione, 2012
Seconda edizione con aggiornamenti al 2012. Storia amministrativa di una decisione sofferta, scritta dal sindaco allora in carica.
I. Il tempo della natura nella prospettiva filosofica -II. Alcuni aspetti filosofici del tempo nelle scienze naturali -III. -Il tempo dell'uomo -IV. Il tempo alla luce della teologia rivelata I. Il tempo della natura nella prospettiva filosofica 1. Nozione di tempo. Sperimentiamo il tempo come un passaggio continuo e inarrestabile da ciò che fu a ciò che è adesso ed ulteriormente a ciò che sarà. Questo passaggio quasi impercettibile non significa che il tempo sia un'entità assoluta (come ritiene la cosiddetta teoria del "tempo assoluto", o vuoto, assunta ad esempio da Newton), poiché in realtà il tempo è una caratteristica derivata dal movimento ("teoria relazionale" del tempo, seguita in modi diversi da Aristotele e da Leibniz) (cfr. Le Poidevin, 1993). Ogni mutamento contiene una dimensione irriducibile di successione prima e dopo ed è questa la temporalità nel suo momento originario, prima di ogni misurazione (non bisogna però collocare il prius e posterius in un tempo vuoto). Laddove c'è successione, c'è una forma di temporalità. Da questo punto di vista ogni fenomeno successivo produce un proprio tempo, ma a causa dell'intreccio tra gli esseri della natura, normalmente il prima e dopo di molti fenomeni si determina in rapporto a certe successioni standard (per esempio, lavoriamo prima o dopo il tramonto del Sole). Il tempo quindi è l'ordine successivo prima/dopo tra gli eventi, nato dal movimento (cfr. Aristotele, libro IV della Fisica). Però ciò che cambia permane sotto molti aspetti, per cui il tempo, in un senso più frequente del termine, è la durata dell'essere mutevole, una durata sempre immersa nel cambio, dal momento che ogni essere naturale
Platone, filosofo autore di molti altri dialoghi e fondatore di una scuola di pensiero destinata ad avere un enorme successo, nacque ad Atene attorno al 427 a.C. da una famiglia della nobiltà aristocratica che vantava parentele illustri all'interno della polis. Alla scomparsa del padre egli fu affidato alle cure di Pirilampo, amico di Pericle, anche se di origine aristocratica. Presso di lui il giovane Platone venne educato secondo le tradizioni della democrazia, regime cui si rivelerà in seguito assai critico. Divenuto poi allievo di Socrate assistette alla crisi della democrazia. Sebbene simpatizzasse per il ceto aristocratico, Platone non si dedicò mai attivamente alla vita politica, da cui si allontanò definitivamente a seguito della condanna a morte del proprio maestro. Si dedicò dunque a molti viaggi, visitando soprattutto la Magna Grecia e Siracusa, dove strinse amicizia con il tiranno. Ritornato ad Atene fondo la propria scuola: l'Accademia. Platone effettuò altri due viaggi verso Siracusa e i suoi progetti riesercitare una positiva influenza, mediante la filosofia, sulla vita politica della città naufragarono e misero in pericolo la sua stessa sopravvivenza. Il suo sogno del "re filosofo" tramontò quindi definitivamente. Gli ultimi anni della sua vita furono dedicati allo studio e all'insegnamento presso la sua scuola ateniese. La produzione platonica si rivelò assai prolifica. Numerosi sono infatti i dialoghi scritti dal filosofo durante tutta la sua vita filosofica che si divide sostanzialmente in due periodi: quello della convivenza con Socrate e quello più autonomo che seguì alla scomparsa del maestro. Il Timeo fu una delle sue opere. Platone si spense probabilmente nel 347 a.C., lasciando incompiute le leggi.
Relazione, in corso di pubblicazione, presentata al Convegno "La rilevanza del tempo nel diritto bancario e finanziario", Università di Padova, 15.6.2015
2023
Una domanda per nulla originale a cui la Fisica non ha ancora dato una risposta definitiva. Occasione non certo per fornire una risposta ma per riportare delle idee che vedono essere il tempo: intuito, assoluto, inutile, inesistente, emergente.
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Periodico della Comunità di Gesù - Quadrimestrale n. 13/14, 2008
Per un turismo culturale qualificato nelle città storiche.La segnaletica urbana e l'innovazione tecnologica. For a qualified cultural tourism in the historical cities. The urban signage and the technological innovation