2010
La stampa al femminile analizza i modelli femminili e la lingua utilizzata in rapporto alla donna e al genere femminile. Tale analisi è basata sugli articoli pubblicati sul Corriere della Sera durante il mese di giugno 2009 e su altri contributi trattanti le medesime tematiche. I principali campi di indagine sono: il rapporto donna e politica italiana; donne e lavoro; donna e linguaggio. Altri aspetti analizzati sono l'utilizzo di stereotipi di genere (come quello della "velina" e dell'"antivelina") e il tema/problema della "differenza femminile". PAROLE CHIAVE Modelli femminili; questione femminile; donna e media; donna e giornali; donne e politica; donne e lavoro; donne e linguaggio; sessismo nella lingua italiana; veline; anti-veline 1-INTRODUZIONE Mi sono riproposta, con questo lavoro, basato sugli articoli pubblicati sul Corriere della Sera, durante il mese di giugno 2009, di fare un'analisi dei modelli femminili e della lingua utilizzata in rapporto alla donna e al genere femminile. Ho scelto di prendere come riferimento questo quotidiano in quanto giornale a maggiore tiratura in Italia, considerandolo-per questo e altri motivi-adatto ad offrire un panorama ampio e variegato sia dei modelli proposti dalla stampa italiana, sia delle scelte linguistiche adottate per parlare delle donne. Avere una conoscenza dei modelli femminili presenti nell'arco di un mese e degli usi linguistici ad essi riferiti, mi ha permesso di riflettere su alcuni temi/problemi sempre attuali. In particolare modo, confrontare gli articoli comparsi su un unico giornale, per l'intervallo di tempo di un mese, mi ha permesso non solo di costruirmi una visione eterogenea ma, soprattutto di formarmi un'idea omogenea e coerente di quali figure e temi possano definirsi ricorrenti e come questi vengano trattati. Gli articoli da me considerati, tratti dal Corriere, sono stati confrontati con altri riguardanti le questioni e tematiche analizzate, apparsi su altre riviste e quotidiani nazionali. Infine ho fatto riferimento a monografie, saggi e pensieri di studiosi e scrittori per completare questo mio quadro di analisi e iscriverlo in un contesto più generale e in parte già dibattuto. Come vedremo (e come si può desumere dai più accurati studi) la figura femminile, dai media, non viene presentata in modo uguale a quella maschile. Talvolta questa differenza è giustificabile, altre volte non lo è dato che va a svantaggiare e discriminare le donne. Considerando che questo genere di ricerca sulla cosiddetta "questione di genere" viene da molti ritenuta "fuori moda" se non addirittura superata e inutile, mi permetto di ricordare come ciò non sia affatto vero. Infatti, come emergerà dalla stessa analisi dei testi qui considerati, nemmeno i giornali e le riviste più autorevoli sono privi di forme che si possono definire "ambigue" se non addirittura, in alcuni casi, discriminatorie. Queste insidie e "sviste", essendo presenti in mezzi di comunicazione di alto livello, vanno sottolineate e analizzate con particolare attenzione dato che "l'ineguaglianza" «non è fatta dei temi delle rivendicazioni, ma è ancorata nell'intera visione del mondo» 1. Per questo motivo, le stesse forme linguistiche e gli stessi personaggi che trovano spazio sui giornali non sono privi di significato e importanza, dal momento che contribuiscono a creare una specifica "visione del mondo". 2-RASSEGNA DEGLI ARTICOLI 2.1 Introduzione Al fine di presentare il lavoro svolto nella sua interezza, ed avere un'immagine complessiva del numero degli articoli trattanti le questioni di nostro interesse, riporto i titoli dei pezzi analizzati e comparsi sul Corriere della Sera nel mese giugno 2009. Gli articoli scelti fanno riferimento, già dal titolo, a questioni di genere, oppure hanno per protagonista uno o più soggetti femminili.