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2006, Ragione impura: Una Jam Session su …
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The papers consider the role of imagination, and in particular of metaphysical imagination in scientific knowledge, suggesting an analogy between metaphysics and central perspective in geometry: it can be used to express by images something that cannot be fully conceived conceptually, but it contains an intrinsic tendency to justify itself on the basis of a more natural or truthful representation; the images might stimulate the active role of the subject in the representation but also tend to present themselves as the reflection of God’s eye; they might allow a recognition of the incompleteness and limitedness of the human’s point of view but also transform themselves into illusions that deceive the subject.
E|C, Rivista on line dell’Associazione Italiana di Semiotica, 5 novembre 2014 Comunicazione nel panel LISaV, XLII Congresso AISS “Tra natura e storia: naturalismi e costruzioni del reale”, Teramo, 24-26 ottobre 2014
2014
The article attempts a critical comparison with Totaro's arguments, of which ap preciates the high level of philosophy. It covers three main points: the concept ion of the unconditioned, the relation of the finite with the absolute and the p erspectivism of truth. Very convincing are the defense of the ontological approa ch and the attempt to found ethics on the ontology. Just the close relationship between ethics and ontology should orient toward the affirmation of freedom as t he original principle. Finally, it seeks to show that the perspectivism of truth is better established in a hermeneutics that does not dissolve the truth but th ink it as inexhaustible.
Walter Benjamin tra critica romantica e critica del romanticismo Centro Interdisciplinare di Studi Romantici – Bologna, 2001
A partire all’incirca dal saggio sul concetto di critica romantico, la filosofia di Benjamin si presenta sotto forma di commento; Benjamin cioè abbandona la strada del pensiero classicamente filosofico-sistematico per elaborare elementi di una teoria filosofica nel confronto critico con opere d’arte. Si deve probabilmente all’oscurità delle modalità concrete del rapporto tra oggetto (l’opera d’arte) e metodo della trattazione implicate in questo concetto di commento se anche sulla relazione tra la teoria dell’allegoria e la premessa gnoseologica nel “Dramma barocco” non si è mai raggiunto un consenso. Qui vorrei proporre un approfondimento di questo rapporto tra analisi di una forma di rappresentazione artistica (l’allegoria) e riflessioni filosofico-sistematiche (nella premessa) proprio nel “Dramma barocco tedesco”. Costruendo un percorso attraverso la “premessa” e la teoria della rappresentazione allegorica e che toccherà le sponde anche di alcuni saggi e frammenti antecedenti al “Dramma barocco”, cerco di delineare chiaramente quella che mi pare sia l’intenzione di fondo della filosofia di Benjamin in questi anni e di contribuire a consolidare primi elementi di una proficua discussione su uno degli aspetti più interessanti proprio di questa filosofia: il rapporto che essa stabilisce tra la forma dell’opera d’arte e l’“ideale del problema” filosofico.
La promessa fallace della pace attraverso l'unità , 2022
Una riflessione sul federalismo e sul suo ruolo attivo nel garantire pacificamente processi di composizione degli interessi politici interno ed esteri, analizzando il pensiero di Wilhelm Ropke
2011
L’articolo si propone di fornire una presentazione generale delle caratteristiche fondamentali del prospettivismo nietzschiano. A partire da una breve contestualizzazione storica, saranno in primo luogo posti in evidenza gli snodi principali della critica di Nietzsche alla distinzione tra realtà fenomenica e realtà noumenica, alla verità, alle pretese esclusivistiche di senso, alla coscienza ed al soggetto. In secondo luogo verrà presa in considerazione la pars costruens del pensiero nietzschiano, sottolineando come il prospettivismo, inteso come caratteristica del reale molteplice cui appartiene un egoismo sui generis, consente all’uomo che ne prende coscienza un migliore sviluppo delle proprie capacità e facoltà. Proprio a partire da questa considerazione si definiranno infine i caratteri peculiari del prospettivismo nietzschiano (necessità di limitazione, di relativizzazione, di ampliamento, di pluralità) che lo distinguono da qualsiasi indifferentismo di matrice relativista e che suggeriscono l’esigenza di una sua attenta considerazione nell’ambito del dibattito su "Pluralità ed interpretazione".
«Questo è il vero fenomenalismo e prospettivismo, come lo intendo io», scrive Nietzsche in FW 354, chiudendo una lunga riflessione sul tema della coscienza e del bisogno di comunicazione dell’uomo. Mantenendo sullo sfondo le questioni più strettamente legate alla dimensione psicologica, vorrei partire da questa dichiarazione per considerare alcuni aspetti della teoria della conoscenza di Nietzsche ed intervenire in una nuova determinazione del suo carattere prospettico. In particolare, vorrei soffermarmi sul tema del gregge umano e della specie come reale soggetto della visione prospettica, per poi discutere il riferimento al fenomenalismo rintracciabile in alcuni appunti dedicati ad una declinazione del Wille zur Macht come conoscenza.
Nel seguente scritto analizzerò la posizione filosofica del Prospettivismo Scientifico, o Realismo Prospettivista. A questo scopo, presenterò le principali implicazioni del pensiero di Ronald Giere e, in particolare, della sua monografia, Scientific Perspectivism. Discuterò poi le più recenti critiche e possibili revisioni, al fine di comprendere fino a che punto una teoria della conoscenza scientifica di tipo prospettivista possa legittimamente essere definita realista.
The study of the metaphysics of Plotinus allows us to understand a way of seeing the whole and its parts from the viewpoint of a central statement, i.e., the radical dependence of beings on the One. After a brief biographical and cultural “Sitz im Leben”, the article elaborates some considerations based on Plotinus’ epistemological presuppositions. Then a tentative global reflection on Plotinus’ metaphysics is offered, together with its derivative system, and the great problems it wants to resolve. The article ends with an evaluation.
P. Gori, P. Stellino (a cura di), Teorie e pratiche della verità in Nietzsche (pp. 101-123), 2011
Cristoph Cox ha sottolineato come la tradizione di ricerca che ha assunto il termine "prospettivismo" per indicare la teoria della conoscenza di Nietzsche sia stata avviata dalla scelta di titolare "Biologia dell'impulso conoscitivo. Il prospettivismo", un paragrafo della compilazione postuma La volontà di potenza (cap. III, d); cfr. C. Cox, The "Subject" of Nietzsche's Perspectivism, in: «Journal of the History of Philosophy» 35 (1997), p. 270 n. 6. 4 Esso invita per lo meno a riconsiderare la lettura che è stata fatta di alcuni passi editi, come per esempio la parte della terza dissertazione della Genealogia della morale, in cui Nietzsche osserva che «esiste soltanto un vedere prospettico, soltanto un "conoscere" prospettico» (GM, III 12), sulla quale si reggono le interpretazioni di autori come Maudemarie Clark e Brian Leiter. Cfr. su questo Cox, op. cit. p. 270; M. Clark,
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Giornale di metafisica, 2007
S. Piazzese, Dal thaûma tragico. Alcune riflessioni su Metafisica concreta, in «IlPequod», anno V/10, dicembre 2024, pp. 63-72, ISSN: 2724-0738, 2024
Lattanzio Gambara a Maguzzano
Schegge di filosofia moderna/X, pp. 41-55, 2014
in F. D’Agostini and N. Vassallo (eds.), Storia della Filosofia Analitica, Turin, Einaudi, 2002