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2021, Ariminum
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Un atto di pirateria a favore di D’Annunzio a Fiume. Nel 1919 il sindacalista riminese organizzò con successo un audace colpo di mano, degno di un romanzo di Salgari, dirottando a Fiume un piroscafo carico di armi.
Giuseppe Giulietti e l'impresa di Fiume pubblicata su Storia e Futuro n. 42 2016
Ariminum, 2022
Un fondamentale avvenimento dell’ottobre 1922: un patto patrocinato da Giulietti tra D’Annunzio e Mussolini, rese possibile la Marcia su Roma senza l’ostacolo del Poeta
Pastiglie di Storia, 2019
Atti della 3ª giornata di studi giuliettiana avvenuta il 24 giugno 2018 sulla Cooperativa di armamento "Garibaldi" in occasione del centenario della sua costituzione. Breve storia fino alla morte di Giuseppe Giulietti.
Pier Gaetano Feletti (1797-1881), a Dominican friar, was the last inquisitor in Bologna. In 1858 the pope Pius IX ordered him to abduct Edgardo Mortara, a jewish child who had been baptized before: so Feletti commanded the policemen to take Edgardo to Rome. Later, when Piedmont occupied Bologna, Feletti was imprisoned but the court absolved him because he executed a lawful order of the papal government. From: Dominikaner und Juden (ed. E.H. Fuellenbach - G. Miletto), Berlin 2015.
... nella capitale francese, le parti, rappresentate dal marchese Salvatore Pes di Villamarina, Inviato sardo in Francia, e dall'Ambasciatore straordinario persiano, in missione in Europa, Farrokh Khān – nella sede della Legazione sarda nella capitale francese, il 26 aprile 1857 – premessa al testo la "basmala", come d'uso nei trattati tra Potenze occidentali e Stati islamici, cioè, in francese, "au nom de Dieu clément et miséricordieux", firmarono il Trattato d'Amicizia e di Commercio fra Regno di Sardegna e Persia. Esso è dato anche, talora, con l'aggiunta "e di navigazione", ma si tratta di un equivoco, con essendovi tale indicazione né nel titolo, né nel testo del trattato. L'espressione figura invece nelle iniziali "intenzioni" contenute nel provvedimento reale con il quale Vittorio Emanuele II aveva concesso i pieni poteri al marchese di Villamarina...
Pensées orientale et occidentale: influences et complémentarité II, 2021
In his Ircana trilogy (La sposa persiana, 1753; Ircana in Julfa, 1756; Ircana in Ispahan, 1757) Carlo Goldoni sets the plot in exotic Persia. In order to make the story more plausible, he refers to the book of an English traveller, Thomas Salmon and his Modern History or the Present State of all Nations: Describing Their Respective Situations, Persons, Habits, Animals and Minerals (Italian version: Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo naturale, politico e morale. Con nuove osservazioni e correzioni degli antichi e moderni viaggiatori, Venice 1731–1766), and in particular to the fifth volume of the work entitled Stato presente della Monarchia della Persia. Goldoni borrows various information from the book relating to the customs, cuisine, marriages, history, the structure of the government, and the character of people, sometimes quoting brief fragments of Salmon’s book, but despite the above, however, the image of Persia conforms to the tradition. The aim of this art...
BTA, Bollettino Telematico dell'Arte
La personalità del pittore Giovanni da Gaeta, attivo tra il 1449 ed il 1472 circa nel meridione italiano è stata sufficientemente delineata da Federico Zeri in due articoli pubblicati su Paragone rispettivamente nel 1950 e nel 1960 [1] , saggi su cui si è basata l'intera storiografia successiva come quella di Ferdinando Bologna [2] o Fausta Navarro [3] . All'artista originario di Gaeta si attribuiscono varie opere tra cui il trittico dell'Incoronazione della Vergine della chiesa di Santa Lucia di Gaeta, datato 1456, quello dellaNatività della chiesa di Santa Maria Assunta di Fondi, quello di San Bernardino del museo di Pesaro, un altro ancora raffigurante l'Incoronazione della Vergine tra santi già diviso tra la collezione Saibene di Milano e un'altra; un San Giovanni Evangelista in collezione privata sempre a Milano e la Madonna della Misericordia (fig. 1) proveniente dalla chiesa palatina di Santa Maria del Regno di Ardara in Sardegna, poi confluita nel 1936 al Wawel di Cracovia [4] .
Lo sbarco in Sicilia (operazione "Husky"), era stato deciso dal Primo Ministro britannico Winston Churchill e dal presidente statunitense Frank Delano Roosevelt a Casablanca nella seconda metà di gennaio 1943, con l'intendimento di riaprire il Mediterraneo alla navigazione degli Alleati, fu pianificato e preparato dagli anglo-americani sotto la direzione del Comandante in Capo Alleato, generale Dwight Eisenhower, con sede ad Algeri. L'operazione anfibia fu preceduta da un'impressionante offensiva aerea diretta contro gli obiettivi dell'isola, gli aeroporti in particolare, sui quali furono letteralmente fatti a pezzi i reparti da caccia italotedeschi rimasti a difendere l'isola, dopo il ritiro dalla Sicilia e dalla Sardegna dei bombardieri e degli aerosiluranti dell'Asse, che furono trasferiti nelle basi del continente verso la fine di giugno per sottrarli a quella temibile minaccia. L'operazione "Husky" iniziò nella notte tra il 9 e il 10 luglio in un tratto di costa lungo ben 110 km, tra Gela e Siracusa, che rappresentò la maggiore estensione di un'operazione anfibia realizzata nel corso della seconda guerra mondiale. Vi parteciparono 3.445 velivoli e ben 2.590 unità navali di ogni tipo, di cui 1.614 britanniche, 945 statunitensi e 31 di altre marine alleate. La forza anfibia fu ripartita in 21 convogli d'attacco, che trasportavano 181.000 uomini, 14.000 veicoli e 600 carri armati, mentre le forze navali destinate alla scorta, in massima parte britanniche, possedeva il suo nucleo principale nella famosa Forza H che, dislocata nello Ionio, comprendeva le corazzate Nelson, Rodney, Warspite e Valiant, le portaerei di squadra Indomitable e Formidabile (con 73 caccia e 27 aerosiluranti), cinque incrociatori e quindici cacciatorpediniere.
2019
The narrow strip of land that separated the Mediterranean Sea and the Red Sea constituted, even before the construction of the Suez Canal, an area of great strategic importance. From the beginning of the decline of the Ottoman Empire (1774) to the Napoleonic Wars, until the Crimean War this region became the theatre of the «Great Mediterranean Game» engaged between Tsarist Russia, France and the United Kingdom (1798 - 1856). This power-conflict continued after the construction of the Canal (November 1869) and the Constantinople Convention (October 1888), during the First and Second World War, also involving regional actors, such as Italy, until the Suez crisis of 1956. KEYWORDS Suez before and after the Suez Canal; «Eastern Question»; «Mediterranean Great Game», 1769 – 1888; World War 1 – World War 2; Suez Crisis, 1956
Corriere del Mezzogiorno, 2005
Tolto il segreto sui documenti americani relativi all'installazione, nei primi anni '60, di testate nucleari nella base militare di Gioia del Colle (Bari). Palazzo Chigi, 44 anni fa, scelse di mantenere un terribile segreto: sui cinquanta megatoni ospitati nel Tacco d'Italia. La prova? « It clearly makes no sense to continue to classify the existence of the Jupiters and their locations, but the Italian Government seem to want it that way for political reasons ». Lo scrisse il 18 settembre 1961 Alan G. James, funzionario dell'Ufficio per gli Affari europei del Dipartimento di Stato Usa, in un rapporto finora inedito. Traduzione: « Non ha evidentemente senso continuare a mantenere segreta l'esistenza degli Jupiter e il loro dislocamento, ma il governo italiano sembra volere questo per motivi politici». Cinquanta megatoni sono, nelle scala della guerra nucleare, equivalenti a 50 milioni di tonnellate di tritolo; e alla potenza di 3.500 bombe atomiche uguali a quella che nel 1945 distrusse Hiroshima, in Giappone, uccidendo 127.000 persone. Quei megatoni, all'inizio degli anni ' 60, costituivano la potenza di trenta missili statunitensi Jupiter dislocati in Puglia. Pronti ad essere lanciati verso l'Urss e i Paesi del blocco sovietico. Da dieci siti, nel raggio di 45 chilometri dall'aeroporto militare di Gioia del Colle. Quel rapporto, custodito dagli archivi statunitensi del NSA (National Security Archive) e ora desegretato, racconta la storia dei missili. Missiles. The small "cold war" of Puglia against the USSR
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Italian Studies, 68, 1 (2013), 78–98, 2013
Mimesis Journal, 2016
Baghdad Hope, 2017
L'Italia e gli italiani nella Grande Guerra, 2016
Un laboratorio economico del fascismo. La "Scuola di Scienze corporative" dell'Università di Pisa (1928-1944), 2022