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2010, Incidenza dell’Antico. Dialoghi di storia greca, 8, 2010, 235-242.
1997
Etude des techniques et du systeme d'ecriture hieroglyphique des dynasties 0 a III (archaiques ou thinites), a partir de l'etude du materiel epigraphique de cette periode (environ 3900 inscriptions), de la formation des signes, des mots et des phrases
Long before the appearance of the term ‘allegory’ (attested for the first time within Stoicism), there came into use in ancient Greece, from the sixth century. a. C., an allegorical interpretation of the mythic narratives preserved in the Homeric and Hesiodic poems; this practice took hold in the classical age, especially at the hands of the Sophists. In more remote dates, perhaps as early as the Iliad, we can see the interest of poets and philosophers towards such a device, so well-suited for didactic or satirical purposes.
Tiotinx Edizioni, 2020
Archaiologhìa è il titolo con cui è nota la sezione iniziale dell’opera di Tucidide. Il grande storico ateniese, per dimostrare ai suoi lettori la portata epocale della guerra del Peloponneso, da lui vissuta in prima persona e fatta oggetto di racconto, dà avvio alla sua narrazione ripercorrendo i tempi della Grecia più antica. Nel ricostruire le condizioni di vita di questo lontano passato, parte dagli «indizi» – dalle fonti, si direbbe oggi – che esso ha lasciato e che sono apparsi fededegni al suo esame critico. Come per Tucidide, anche per noi la conoscenza del passato è necessaria per la comprensione del presente, e non diverso da quello di Tucidide è in fondo, ancora oggi, il lavoro di chi del passato vuole fornire una ricostruzione con carattere di scientificità, esaminandone criticamente le tracce superstiti. Archaiologhìa intende dare un assaggio di questo complesso lavoro, portando il lettore dietro le quinte della narrazione storica sulla Grecia antica che nei manuali trova sintesi organica e coerente.
Se è vero che per il periodo più arretrato dobbiamo dipendere per lo più da fonti non coeve, esistono tuttavia buone possibilità di arrivare a definire un quadro coerente e significativo della produzione di documenti di interesse pubblico e della loro conservazione in funzione delle necessità dello Stato 3 .
Agorà, 2018
Una tomba a camera presso la chiesa di S. Maria la Vetere a Militello in Val di Catania presenta una iscrizione a caratteri greci arcaici. Nel suo contributo l'autore offre le coordinate generali di lettura del luogo, offrendo una ipotesi di decifrazione dell'epigrafe. Secondo l'autore, l'iscrizione “fotografa” un momento interessante della complessa storia abitativa dell’area militellese in età antica, documentando la penetrazione dell’elemento ellenico in questa area geografica, e il graduale processo di convivenza e integrazione con l’elemento siculo preesistente, in un’epoca in cui i rapporti fra gli indigeni e i coloni greci non sembrano essere ostili (VII-VI sec. a.C.).
Nonostante la loro cura scrupolosa nel classificare e catalogare, talora addirittura in modo cavilloso, i generi letterari, gli antichi grammatici e critici sembrano averne letteralmente dimenticato uno, il cosiddetto 'romanzo greco' o 'romanzo ellenistico', lasciando ai moderni il difficile compito di riconoscerlo, definirlo e -cosa non meno importante-dargli un nome. Il termine 'romanzo', infatti, riferito ad un genere della prosa antica, è un evidente anacronismo, che mentre tenta di stabilire con il romanzo moderno somiglianze soprattutto esteriori e formali (racconto in prosa di una certa ampiezza, con una trama unitaria, incentrata su avventure, peripezie, viaggi), finisce soprattutto per dichiarare la difficoltà dei moderni nel definire questo tipo di produzione. Nel silenzio degli antichi, infatti, che evidentemente non lo ritenevano degno dell'attenzione degli uomini colti, appare difficile persino capire come essi designassero questo filone narrativo, al di là forse di termini generici quali fabula in latino o λόγος o διήγησις in greco.
GIOIELLI DEL MONDO GRECO, 2023
Gli antichi gioielli vengono generalmente apprezzati, oltre che per il loro intrinseco valore, come testimonianze di lusso e di prestigio: tuttavia, ai fini di un'interpretazione storica corretta, occorre che i manufatti preziosi vengano considerati come tutto quanto il resto che si rinviene negli scavi archeologici 1. Come accade, infatti, per tutte le altre classi di produzione (per esempio le ceramiche), gli og getti d'oro devono essere utilizzati come documenti storici, e valutati non più prevalentemente sotto il profilo artistico o prezioso. Tuttavia, dei gioielli antichi in oro e argento, si è avuta una parziale considerazione che, inevitabilmente, ne ha condizionato la ricerca e lo studio: l'aspetto prezioso ha prevalso su ogni informazione a proposito, per esempio, del luogo di ritrovamento e delle condizioni di associazione 2 .
L’attività agonistica di attori e musicisti nelle iscrizioni greche del I e II secolo d.C., 2019
The theme of the agonistic activity of actors and musicians in the Greco-Roman era is very broad and, consequently, offers multiple points of interest and research. Modern literature on the subject is varied, although it is not easy to find a text that, from a purely epigraphic point of view, completely deals with the subject. The search was accompanied by a series of tables and lists that allow to summarize a whole series of results. The first table is organized based on the names of participants. This is followed by the index of specialties and festivals, with the specification of which specialty races were held in each location. A second table is organized to list the origins of the various artists but also the corresponding competition. Finally, it was deemed necessary to draw up a last list, in which all the artists were entered for which instead of specifying the single tender in which they were winners, the reference registration shows the broader term, starting from the one more common and known as periodonikes.
Capita troppo spesso allo storico di regolarsi nei confronti della sua nazione come l' architetto nei confronti dei suoi clienti. Egli cerca innanzitutto di fornire ad essa una storia conforme ai suoi gusti ed ai suoi costumi, in breve, una storia abitabile. Ma la storia, almeno in quanto rivendica il nome di scienza, non mora alla pratica, essa non mira che alla verita' . E come e' possibile scoprire la verita' , se non volgendo gli sguardi verso di essa ?" ( H. Pirenne, " L' opera dello storico " ) "Capite che, man mano che si va avanti, si ha bisogno, per sapere chi si e', di avere un passato piu' o meno coordinato. Questa costruzione si fa per mezzo dei ruoli sociali ma anche rimaneggiando il proprio passato. E' come una signora incede con un grande strascico; quando cambia bruscamente direzione, con un colpetto di piedi riaggiusta lo strascico dietro di se'.Ed e' cio' che facciamo anche noi." ( J.-P. Vernant, "Tra mito e politica") PREFAZIONE Questa tesi di laurea e' il frutto di un disagio e di una passione infantile.Sin dalle prime classi del ginnasio trovavo la storia insegnata nelle scuole greche del mio tempo (1988)(1989)(1990) poco comprensibile al livello linguistico e concettuale, noiosa e scarsa al livello della conoscenza storica offerta.I manuali di storia, l'epicentro del processo didattico,mi sembravano scritti tutti dalla stessa persona, che non aveva molto da fare con i miei storici preferiti:Pierre Vidal-Naquet, Le Goff,Block.L'eterno ritorno degli stessi nomi,luoghi e cronologie,la catena ininterrotta dei fatti politici,delle guerre e delle rivoluzioni,arricchita da qualche pagina di storia economica o dalla citazione di un documento senza ulteriori commenti e,poi, tutto questo materiale utilizzato per degli esercizi di memorizzazione,l'unico modo per essere ricordato in sede di interrogazione:era una cosa atta,mi sembrava,solamente perche' l'insegnamento scolastico di storia alontanasse me e i miei compagni di scuola dalla storia stessa. La mia passione infantile era la collezione di manuali scolastici vecchi.Li trovavo frugando nei cassetti,le valigie e I bauli delle case del paese dei miei nonni durante le vacanze estive.E poi,li leggevo.Per quello che riguarda I manuali di storia,non trovavo molta differenza fra quelli e i manuali insegnati alla mia scuola.Con lo spirito di oggi,avevo torto-ma e' quell'interesse infantile che mi ha fatto scrivere questa tesi. Avendo descritto le radici personali di questa scelta,cerchero' subito di specificare l'ogetto di questo studio.Comincio citando Le Goff: "La storia raccoglie sistematicamente, classificando e ragruppando I fatti passati in funzione dei suoi bisogni presenti. Solo in funzione della vita essa interroga la morte…Organizzare il passato in funzione del presente: tale si potrebbe definire la funzione sociale della storia". [LE GOFF, 1982, p.13 ] Questo ragionamento, fatto per la scienza storica e' valido anche per la storia scolastica? Ricordando Ferro,la storia dei manuali fa parte della " storia istituzionale". Non e' solo il processo della comunicazione dei risultati della scienza storica,divulgati per un pubblico giovanile,cioe' la popolazione studentesca ( questo, per me, sarebbe l'ideale) ma e' anche un modo di riproduzione, diffusione, e propagazione dell'atteggiamento e il punto di vista dei ceti o classi dominanti entro una certa societa' verso il suo passato-e presente.Questa specie di storia,un sottoprodotto della storia politica ottocentesca e' l'unica avente un' "autorizzazione"statale( attraverso I decreti ministeriali) ed e' l'unica che viene diffusa attraverso un'istituzione statale ( la scuola).La storia scolastica,insieme con i discorsi pubblici, le feste,le commemorazioni,i momumenti,tutta una simbologia e retorica trasmessa dalle autorita' statali e tralasciata in questo studio per motive di spazio e di tempo,influisce sulla coscienza di una data popolazione,e sulla mentalita' storica di essa. Il mio compito sara' quello di cercare la funzione sociale dell'insegnamento scolastico di storia in Grecia,dal 1832 fino al 1922-ma non solo. Citando Prodi, l'insegnamento scolastico di storia e' una " forma di trasmissione della memoria del passato" [ PRODI,1999, p.150], ha una forma precisa ( costruita da leggi,decreti, norme ministeriali), vengono usati degli strumenti ( I manuali di storia ma anche gli insegnanti di storia), ha una finalita' precisa.Tutto questo fara' parte del presente studio.
Incidenza dell'antico 2018, 93-109 (e 303-305)
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Glotta, 1976
Page 1. 223 La più antica iscrizione greca Da Giacomo Annibaldis e Onofrio Vox, Bari È noto il problema ... dal Koumanoudis nel 18801). Il graffito corre in direzione rétrograda sulla spalla del vaso, in campo nero. Segue come linea scrittoria ...
-PALEOLITICO (40.000 a.C.) => occupazione delle zone sett e successivo spostamento verso sud e le isole. Gli abitanti sono cacciatori raccoglitori seminomadi. NEOLITICO greco (VI -IV mill a.C.) => sedentarizzazione, comunità stabili, case in mattoni crudi, pratica dell'agricoltura, allevamento e ceramica. Siti neolitici importanti: Macedonia e Tessaglia + isole Cicladi. => Egeo già oggetto di intense relazioni fra le varie popolazioni vicine e lontane dall'area geografica egea.
2008
Una delle piu stimolanti acquisizioni degli ultimi anni sull’eta preromana in Sardegna e certamente il progressivo chiarirsi del problema delle fasi piu arcaiche della citta di Olbia. In questo ambito spicca ora, quale evidenza ricca di importanti – e per certi aspetti decisive – implicazioni, un graffito greco su una kotyle di produzione corinzia rinvenuta in quello che e ad oggi l’unico contesto archeologico non disturbato dell’intera fase arcaica della citta.
Long before the appearance of the term ‘allegory’ (attested for the first time within Stoicism), there came into use in ancient Greece, from the sixth century. a. C., an allegorical interpretation of the mythic narratives preserved in the Homeric and Hesiodic poems; this practice took hold in the classical age, especially at the hands of the Sophists. In more remote dates, perhaps as early as the Iliad, we can see the interest of poets and philosophers towards such a device, so well-suited for didactic or satirical purposes.
2018
After the overthrow of the oligarchic régime of the Thirty and the restoration of democracy, Thrasybulus proposed to grant citizenship to those who had fought in defence of democracy, among which there were several slaves. His decree was dismissed on a technicality by Archinus. Shortly thereafter, Archinus approved a decree granting only formal honours to those (citizens and foreigners) who had fought in defence of the Athenian demos. The decree preserved in this inscription displays the grant of honours to foreigners and metics who had fought for democracy. The fragmentary state of the document does not allow us to establish with certainty what kind of honours they received: the most likely are citizenship or isoteleia. The identification of this inscription with Archinus’ decree is, however, to be rejected on the basis of the granted honours. Possibly, the document could be another Thrasybulus’ decree or a law proposed by someone within his political circle. The decree, passed only later on, aimed at rewarding the defenders of democracy. Another debated issue concerns the number (one, two or three) of categories of recipients included in this stele, which is probably related to their individual contributions in the struggle for the defence of democracy. The type of reward and the date of the decree (between 404/3 and 401/0) push us to reconsider the matter of the status of the orator Lysias at the time of the trial against Eratosthenes: was he a citizen, an 66 Valente. Decreto ateniese per i difensori della democrazia Axon, 2, 1, 2018, 65-90 e-ISSN 2532-6848 isoteles or a simple metic? Moreover, the list of the rewarded people, whose names appear together with their jobs, is a significant piece of evidence about Attic society at that time.
N ell'Antigone di Sofocle, il momento culminante dell'azione drammatica coincide con il richiamo alla validità perenne e assoluta delle 'leggi non scritte'. È in omaggio ad esse che la protagonista ha ritenuto doveroso disobbedire a Creonte, tiranno di Tebe. Contro un suo esplicito divieto, ha tributato gli onori funebri al fratello Polinice, caduto sul campo nel tentativo di espugnare la propria città con l'aiuto di un esercito straniero. Antigone è consapevole che, per questo atto di ribellione, andrà incontro alla condanna a morte. Ma per lei il rispetto delle 'leggi non scritte' è più importante della vita terrena, perché costituisce il metro in base al quale la persona è giudicata dagli dèi e dai congiunti stessi, che ormai appartengono al mondo dei defunti.
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