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2013, Narrare I Gruppi
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In questa discussione si vuole riflettere sulla costruzione della mente con particolare attenzione agli aspetti economici che connotano l'agire dell'individuo e al loro impatto entro il contesto di vita. La costruzione della realtà sociale e dei meccanismi che governano i rapporti umani è ancorata ai significati e alle emozioni che tengono insieme individuo e gruppo di appartenenza attraverso i modelli, consci ed inconsci, che si sviluppano e si intrecciano tra di loro nel corso dell'agire quotidiano. Foulkes parla di matrice di base per intendere tale processualità individuale soggettiva e gruppale allo stesso tempo. E' all'interno di tale matrice che, in ogni gruppo umano, si organizza l'oikos nomos, la "buona regola", la quale esprime ed evidenzia la modalità con cui il gruppo stesso rappresenta alcune questioni cruciali della convivenza come, ad esempio, le forme attraverso cui risolvere il c.d. conflitto di base. A tal proposito Nash (1951), nella "teoria dei giochi" ipotizza che il conflitto sociale di base possa essere risolto in quattro modi possibili: lose/lose; win/lose; lose/win; win/win. Queste modalità comprendono, secondo Nash, tutte le possibili forme relazionali che vanno
1 L'oikonomikos nella tradizione stoica. di Carlo Natali I Stato della ricerca. L'arte economica dell'età ellenistica è poco studiata. Le storie generali del pensiero economico, quando trattano il pensiero antico, di solito passano direttamente da Aristotele all'aristotelismo economico medioevale; d'altra parte le opere generali sulla cultura e la civiltà dell'età ellenistica, come W.W. Tarn, La civiltà ellenistica (1927), trad. ital. Firenze 1958, e P.M. Frazer, Ptolemaic Alexandria, Oxford 1972, 1984 2 , non fanno alcun cenno all'economica.
https://www.kriticaeconomica.com/smith-ricardo-marx-lorigine-del-pensiero-economico-claudio-napoleoni-letture-kritiche/
Lo scopo di questo articolo è quello di ripercorrere la storia del pensiero economico, mettendo a tema la cosiddetta corrente classica dell'economia, cercando in particolar modo di fornire un affresco della teoria del valore-lavoro.
Non esiste una definizione della parola, in una prospettiva storica il capitalismo è il mondo nel quale ci capita di vivere. È difficile tratteggiarne i confini. (Proprietà Privata, accumulazione del capitale, profitti, liberismo, libero mercato).
In tempi recenti, è fiorita una letteratura interessata a oltrepassare i confini limitati dell' oeconomicus. Un simile tentativo sollecita il superamento della categoria di oltrepassi i limiti conoscitivi.
F. Ghia, P. Marangon (a cura di), Rosmini e l’Economia, Università degli Studi di Trento, Trento 2015. ISBN 978-88-8443-612-2, 2015
Questo contributo intende delineare il concetto di utilità economica nella filosofia dell’economia di Antonio Rosmini. Innanzitutto è necessario porsi un interrogativo: esiste davvero, nel pensiero di Rosmini, una filosofia dell’economia? A questo proposito è fondamentale verificare se è possibile individuare, nell’opera rosminiana, una definizione d’economia.
Intuizioni e spunti di riflessione riguardo un "pensiero economico" del Mahatma Ganghi Milano, 15 giugno 2008 Alfonso Scarano Mohandas Karamchand Gandhi, (Porbandar, 2 ottobre 1869-Nuova Delhi, 30 gennaio 1948) è universamente conosciuto come padre spirituale della nazione indiana, leader della non violenza e l'ideatore della pratica della satyagraha, la resistenza all'oppressione tramite lo strumento operativo della disobbedienza civile. Il sommo poeta indiano, Rabindranath Tagore, per primo coniò per lui l'appellativo Mahatma, che in sanscrito vuol dire "grande anima". Il Mahatma Gandhi, come ormai viene universalmente chiamato, ha ragionato ed espresso il suo originale punto di vista intorno ai grandi temi dell'esistenza, della convivenza, dell'affrancamento all'oppressione, dei diritti dei popoli dell'autodeterminazione, all'abolizione della discriminazione, ma ha anche portato alla attenzione del mondo un suo interessante ed originale contributo sulle questioni socio-economiche e di come l'organizzazione economica impatta sulla vita, sull'autosostentamento e sul benessere delle singole persone e dei popoli. Di tale pensiero economico gandhiano poco o nulla si conosce diffusamente, poco o nulla se ne discute in sedi accademiche o civili; è un aspetto del pensiero gandhiano che viene sostanzialmente ignorato. Eppure, a ben vedere ha in se una grande attualità, una profondità ed una portata sociale con caratteri rivoluzionari, come del resto lo sono molte delle idee fortemente sostenute del Mahatma. Occorre però anche precisare che non si tratta di un pensiero espresso in una forma sistematizzata come fosse un modello o una nuova teoria economica coerente e completa, ma come era d'abitudine per l'opera creativa e comunicativa del Mahatma, era un pensiero espresso in itinere, come discorso filosofico, immerso profondamente nelle questioni di vita e di pensiero degli uomini, dei popoli e dei paesi in cui essi vivono. Queste riflessioni socio-economiche hanno, ovviamente, una forte impronta che deriva della collocazione storica della prima metà del secolo scorso quando lo stato coloniale dell'India veniva impattato dall'influenza del dominatore inglese. Infatti, uno dei punti della speculazione economica gandhiana, ovvero i pensieri e ragionamenti che ruotano intorno alla situazione economica indiana inserita nel contesto storico della prima metà del secolo scorso, pone chiaramente la questione dello scontro tra una nazione industrializzata e colonizzatrice come l'Inghilterra che tende a far prevalere il suo interesse imperialista a quelli della sua colonia Indiana. Da una parte l'Inghilterra con una economia capitalista, sede originaria della nascita della rivoluzione industriale occidentale, dall'altra l'immensa e multietnica l'India con una economia essenzialmente rurale ed atigiana. L'antagonismo tra una economia formata da imprese industriali che applicano con sistematicità le economie di scala offerte delle
2003
l Archivio Storico Provinciale di Gorizia (=ASPG), Atti degli Stati Provinciali, Sezione seconda, (=Stati Il), busta 325ill (vol. 0), ff. 30lv-302r.
Lo scritto che segue era stato pensato per esser pubblicato su Kritica Economica. Anzi, era stato espressamente concepito per fare da apripista ad un dibattito vertente su di un articolo dei proff. Rochon e Rossi, pubblicato il 9/12/23 sulla stessa rivista (articolo che il lettore può consultare aprendo il primo ipertestuale qui di seguito). Purtroppo, mi è arrivato un dolenti declinare. Fin qui, poco male: anch'esso fa parte del gioco. Tuttavia, dato che considero i problemi da me sollevati assolutamente non peregrini, ho deciso di pubblicare comunque il mio testo. Starà al lettore il giudizio finale.
Itinerari di ricerca storica, 2018
Fray Francisco Alvarado, better known as “The Philosopher Rancio” (1756-1814), was an Andalusian Dominican who was very critical towards the philosophy of the Enlightenment. On the occasion of the convocation of the “Cortes de Cádiz” and the proclamation of the Constitution in 1812, he began the publication of some Letters in which he opposed the new liberal ideas. Such Letters became very popular. The article analyzes the economic ideas of Alvarado’s work, whose main purpose was the defense of the economic rights of the Church. Alvarado focused on two fundamental topics: the right of the Church to continue to receive tithes and the defense of the properties of the convents. They were issues of many debates and of the legislation of the courts. Fray Francisco Alvarado, meglio conosciuto come “Il filosofo Rancio” (1756-1814), era un domenicano andaluso molto critico nei confronti della filosofia dell’Illuminismo. In occasione della convocazione delle “Cortes de Cádiz” e della proclamazione della Costituzione del 1812, iniziò la pubblicazione di alcune Lettere (divenute presto molto popolari) in cui si opponeva alle nuove idee liberali. L’articolo analizza le idee economiche dell’opera di Alvarado, il cui scopo principale è la difesa dei diritti economici della Chiesa. Alvarado si concentra su due questioni fondamentali, oggetto dei dibattiti e della legislazione dei tribunali dell’epoca: il diritto della Chiesa di continuare a percepire le decime e la difesa del patrimonio dei conventi.
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In: Piccirilli, E. et al. (eds.) Linguistica ed economia. Napoli: Academy School: 14-28 [ISBN978-88-905644-5-1]., 2018
Economia Lavoro, 2007
Il Pensiero Economico Moderno, 2005
POLIS Working Papers, 2006
Interferences Ars Scribendi, 2014
Prometheus, 2023
in G.A. Ferrrari (a cura di), Profili multidisciplinari delle teorie dell’azione, Franco Angeli 2004