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2007, Identità ed integrazione. …
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Dell'Agnese, E., & Vitale, T. (2007). Rom e sinti, una galassia di minoranze senza territorio. In A. Rosina, & G. Amiotti (a cura di), Identità ed integrazione. Passato e presente delle minoranze nell'Europa mediterranea (pp. 123-145). Milano : Franco Angeli.
Pedagogia e Vita, 80(3), pp. 85-97, 2022
The paper analyzes the laying of the first Italian stumbling block dedicated to Roma and Sinti in the context of the process that links the reappropriation of their history by these minorities as an element in the construction of citizenship and inclusion. According to the National Strategy, the reconstruction of the Nazi-Fascist deportation and extermination acquires a particular significance in contrasting anti-Gypsyism that is still widespread today. The reconstruction of the story of the Sinto Romano Held, to whom the first stumbling block to a member of this minority is dedicated in Trieste, takes place within the framework of the “Multi-voice memory” project, promoted by the two most important Italian Jewish youth associations and Romani, Ugei and Ucri. From the case study, from a perspective of alliance and non-competition between the victims, indications emerge for the didactics of memory, based on the succession of juxtaposing stories and testimonies (memory), geo-temporal contextualization (history), evaluation of social mechanisms (critical dimension) and the civic-political dimension projected onto the present. Il contributo analizza la posa della prima pietra di inciampo per rom e sinti in Italia nel quadro del processo che lega la riappropriazione della propria storia da parte di tali minoranze come elemento di costruzione di cittadinanza e inclusione. In coerenza con la Strategia Nazionale, la ricostruzione della deportazione e dello sterminio nazifascista acquisiscono un particolare significato nel contrasto all’antiziganismo diffuso anche oggi. La ricostruzione della vicenda del sinto Romano Held, a cui a Trieste è dedicata la prima pietra di inciampo a un membro di tale minoranza, avviene nell’ambito del progetto Memoria a più voci, promosso dalle due più importanti associazioni giovanili italiane ebraiche e romanì, l’Ugei e l’Ucri. Dal caso studio, in un’ottica di alleanza e non concorrenza tra le vittime, emergono indicazioni per la didattica della memoria, basata sulla successione dell’accostamento a storie e testimonianze (memoria), la contestualizzazione geo-temporale (la storia), la valutazione dei meccanismi sociali (dimensione critica) e la dimensione civico-politica proiettata sul presente.
2009
Da secoli sono parte integrante della storia urbana e rurale del nostro Paese. Li chiamiamo con diversi nomi: zingari, nomadi, rom, sinti, caminanti, yenish. Negli ultimi anni la loro presenza è diventata uno dei principali temi di dibattito e mobilitazione nella vita politica, soprattutto a livello locale. I Comuni sono chiamati a realizzare politiche sociali e abitative, e spesso non sanno cosa fare. Tentate dalla demagogia, incalzate dai media, le amministrazioni sovente non conoscono esperienze già attuate in altre città e di cui è stata valutata l’efficacia. Nel volume vengono esaminati aspetti storici, culturali e sociologici dei differenti gruppi zigani e vengono descritte le linee di politica progettate dall’Unione Europea. Sono poi esposte nel dettaglio le politiche sociali, sanitarie, educative, del lavoro e, in particolare, abitative realizzate verso i nomadi in diverse realtà italiane. Dall’insieme emerge come, se programmate e negoziate con i rom e i sinti, politiche locali che affrontano i problemi e le contraddizioni e rispettano i diritti di tutte le parti in gioco sono possibili.
TITOLO I -PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 -Modifiche alla legge 15 dicembre 1999, n. 482, per l'estensione delle disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche alla minoranza dei Rom e dei Sinti, per la prevenzione e il contrasto delle discriminazione nei confronti degli appartenenti alle minoranze e per l'applicazione agli appartenenti alle minoranze linguistiche delle norme in materia di apolidia e di cittadinanza Art. 2 -Riconoscimento e tutela dei Rom e dei Sinti quali minoranza linguistica Art. 3 -Applicazione delle norme di tutela ai cittadini, agli stranieri e agli apolidi. Parità di trattamento e applicazione di norme più favorevoli Art. 4 -Diritto di ogni persona rom o sinta di scegliere se essere trattata anche come appartenente alla minoranza Art. 5 -Adeguamento della legislazione regionale e provinciale e mantenimento delle norme più favorevoli TITOLO II -DIRITTI FONDAMENTALI, EGUAGLIANZA E INTEGRAZIONE Art. 6 -Promozione dell'eguaglianza effettiva di Rom e Sinti. Partecipazione attiva alla vita culturale, religiosa, sociale, economica e pubblica. Principio di sussidiarietà Art. 7 -Promozione delle condizioni per conservare e sviluppare le cultura e le identità dei Rom e dei Sinti e divieto di assimilazione forzata Art. 8 -Esercizio dei diritti civili fondamentali e della libertà religiosa Art. 9 -Divieto di pratiche forzate di schedatura, censimento e profilatura TITOLO III -DIRITTI CIVILI, DELLE FAMIGLIE, DELLE DONNE E DEI MINORI Art. 10 -Tutela della famiglia Art. 11 -Pari opportunità delle donne romnì e sinte Art. 12 -Tutela dei minori Art. 13 -Usi in materia di defunti TITOLO IV -DIRITTI LINGUISTICI E CULTURALI E PARI
Rom e sinti in Italia: condizione sociale e linee di politica pubblica n. 21 -ottobre 2010 a cura di Tommaso Vitale -ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale)
The paper aims to generate some reflections about the actual state of relationships between the different levels of Governance. The European Union has built a unique space of economic and political integration in which the ideas of nation and states have been partially modified and reshaped. A third level of governance, in particular, appeared and consolidated side by side with the tradtional state and sovranational powers. The regional and local authorities flourished all over Europe and also in the latest member states, beginning with the phase of enlargement. the reinforcement of a regional level of power, in particular, has been helpful for the economic development of certain areas and, even in a future perspective, could be also important for the solution of many historical controversies that concern some special inter-ethnic and multicultural regions, where local powers could better support a process of reciprocal rapprochment between the different communities.
(a proposito di Minoranze negli imperi. Popoli fra identità nazionale e ideologia imperiale, a cura di Brigitte Mazohl e Paolo Pombeni, Bologna, Il Mulino -Annali dell'Istituto storico italogermanico in Trento, 2012) Attorno alla categoria politologica di Impero nell'età contemporanea si sono accesi negli ultimi anni nuovi interessi, testimoniati da una lunga serie di studi di diverso taglio, spessore ed approccio disciplinare 1 . Un apporto scientifico di rilievo è giunto dall'Istituto storico italo-germanico in Trento, che ha dedicato all'argomento due volumi dei suoi Annali. Il primo, dal titolo Gli imperi dopo l'Impero nell'Europa del XIX secolo, ha visto la luce nel 2008 a cura di Marco Bellabarba, Brigitte Mazohl, Reinhard Stauber e Marcello Verga, il secondo (di cui qui ci occuperemo) è un volume collettaneo che raccoglie gli Atti della LIII Settimana di studio Le minoranze e i loro imperi. I popoli tra identità nazionale e ideologia imperiale , tenutasi a Trento presso la Fondazione Bruno Kessler dal 19 al 22 settembre 2011. In diciotto contributi studiosi di diversa formazione e provenienza offrono la loro lettura dei vari modelli di Impero che hanno preso forma tra secondo Ottocento e primo Novecento, fino alla prima guerra mondiale: da quello asburgico a quelli britannico, tedesco, russo, ottomano, alla ricerca degli elementi di coesione, delle ideologie e soprattutto del rapporto con le minoranze interne, come esplicitato nel titolo.
"Movability Books" by SIMTUR, 2021
Abstract e invito alla lettura del volume "Be green, be digital, be local", che illustra la visione, la storia, i valori e le modalità operative del programma nazionale «piccole patrie», che intende contribuire al ridisegno delle geografie turistiche del Bel Paese, ripartendo dai territori che non intendono più sentirsi "minori".
Meridiana, 2024
The article outlines how the political action of Roma groups in the public space has taken shape in Italy. It traces, also, the main stages that led firstly to the rise of Roma support organisations, and then to the creation of organisations founded and animated by Roma people. The analysis shows how the public definition of Roma issues is built almost exclusively on a racist and securitarian approach and from an essentialized and at times reified view of Roma groups. And it shows how this has negatively impacted both on the level of political actions and on the public representation of the political claims of Roma groups.
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Palaver, 2019
Lunaria (a cura di), Cronache di ordinario razzismo. Secondo Libro Bianco sul razzismo in Italia, Ed. dell'Asino, Roma 2011, 2011
Tema. Journal of Land Use, Mobility and Environment, 2011
Dada. Rivista di antropologia postglobale , 2013
Studi e Ricerche, 2021
Studi sul Settecento Romano , 2022
2015
Ceva, E. e Galeotti, A. E. (a cura di) 2012. Lo spazio del rispetto. Milano: Bruno Mondadori, pp. 194-216., 2012
CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS, 2020