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2020, Dialegesthai. Rivista telematica di filosofia (ISSN 1128-5478)
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Si sa non tutti se la pos so no per met te re. Non se la pos so no per met te re i vec chi, non se la pos so no per met te re i ma la ti; non se la può per met te re il po li ti co: il po li ti co so li ta rio è un po li ti co fot tu to, di so li to. Però, so stan zial men te, quan do si può ri ma ne re soli con se stes si, io credo che si rie sca ad avere più fa cil men te con tat to con il cir co stan te. Il cir co stan te non è fatto sol tan to di no stri si mi li, direi che è fatto di tutto l'u ni ver so: dalla fo glia che spun ta di notte in un campo fino alle stelle. E ci si rie sce ad ac cor da re me glio con que sto cir co stan te; si rie sce a pen sa re me glio ai pro pri pro ble mi, credo, ad di rittu ra, che si rie sca no a tro va re delle mi glio ri so lu zio ni. (Fa bri zio De André)
Cambio Vol 9 No 17, 2019
Questo numero monografico raccoglie alcuni degli spunti emersi durante il convegno “Solitudine politica. Tra partecipazione, marginalità e indifferenza”, realizzato a Firenze nei giorni 25-26 gennaio 2018 grazie al supporto del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze e del Dipartimento di Culture Politica e Società dell’Università di Torino. La solitudine è una caratteristica costante e trasversale a molti problemi contemporanei, a partire dalla quale abbiamo cercato di tracciare le direttrici per un confronto necessario, in grado di cogliere uno degli elementi cruciali del nostro essere nel mondo sociale oggi.
Instalaciones artísticas: análisis espacial y escenográfico, 2021
Spesso il rapporto tra il corpo e lo spazio si traduce in una corrispondenza mediata da oggetti. Corpo e ambiente costruito sono raramente in contatto diretto ma il più delle volte coesistono in un rapporto tra ospite e riparo, contenitore e spettatore. Negli ultimi anni, concentrandosi sull’esperienza piuttosto che sull’oggetto, alcuni artisti concettuali sono riusciti a ridurre notevolmente le distanze tra la sala, lo spettatore e l’opera. Artisti audiovisivi si sono dimostrati in grado di lavorare sull’ambiente espositivo, alterandone il tempo e lo spazio. James Turrell, all’instancabile inseguimento della giusta luce, ha iniziato a tagliare i muri delle gallerie per ritagliare sguardi sul cielo costruendo esperienze estetiche intime e profonde. L’opera è la luce nel vuoto ma il protagonista principale è un corpo in ricerca costante che attraversa il colore, che insegue un’assenza, che sperimenta lo spazio. La luce naturale, oltre a sostituire l’arredo che media tra il corpo e lo spazio, è lo strumento con cui misurare e il fuoco attorno al quale raccogliersi. Allo stesso modo la piazza coperta del Kanagawa Institute of Tecnology progettata da Junya Ishigami è un luogo morbido in cui il corpo si relaziona direttamente col suolo, col tempo e con lo spazio. Una volta catturati in un vuoto, i fenomeni naturali sono indicatori spaziali che suggeriscono lentezza e contemplazione e “determinano l’insinuarsi di un’atmosfera teatrale” (Holl 2004) in cui lo spazio e l’evento esistono simultaneamente. Che sia riprodotta artificialmente o catturata sapientemente, la luce è una metafora coinvolgente capace di interpretare lo spirito dei luoghi e di stimolare l’incontro con la propria soggettività.
2019
Il numero monografico che state leggendo è il risultato di un lungo processo collettivo di riflessione e organizzazione 1 , incentrato sulla considerazione di una caratteristica costante e trasversale a molti problemi contemporanei: la solitudine. Più che un impulso o una sensazione, per loro natura fugaci, la nostra impressione è che la consapevolezza di essere soli -sia let-
Leopardi e il melodramma: un incontro mancato, In: (a cura di) Calzoni R. - Sirtori M., Ecfrasi musicali.Parole e suono nel Romanticismo italiano, Sestante, Bergamo 2013, ISBN: 9788866421351p. 141-162
H-ermes n. 12, 2018
Starting from a definition of sci-fi imaginary as a space where it is possible to " reinvent reality as fiction " (Baudrillard 1980), the posthuman metaphors (Braidotti 2014) highlighted by recent sci-fi works turn into privileged witnesses of the contemporary rewriting process of the human body, a process which also involves its communication capabilities. In particular, this paper aims to underline, through a joint analysis of three films which are alike in the same narrative genre as in a particularly innovative way of representing the relational dimension of human body, the main role played by the fear of the incommunicability in the postmodernity context, where the meeting point between sci-fi imaginary and social conflict narratives has been confirmed further. The image of a human body affected by the fear of losing its medium vocation comes out from the lonely clone of Moon (Duncan Jones, 2009), from the progressive annihilation of the five senses narrated by Perfect Sense (David Mackenzie, 2011), and from the romance between a young man and an A.I. which leads Her (Spike Jonze, 2013). Its narrative and symbolic isolation definitively mirrors the human sense of disorientation towards his new posthuman dimension.
DAI MONDI INVISIBILI. Incontri e colloqui - Cerchio Firenze 77 (1977), 1977
Indice di questa pagina Apporti a luce accesa e apporti a materializzazione lenta cerchio firenze 77 DAI MONDI INVISIBILI incontri e colloqui * * * Una sera era presente ad una riunione un nuovo partecipante: Lilli gli si avvicinò, gli disse che il padre, di recente trapassato, si sarebbe un giorno manifestato in seduta e gli rivolse affettuose parole di conforto. Mentre Lilli teneva tra le sue mani quelle del nostro nuovo amico, naturalmente molto emozionato, udimmo cadere un piccolo oggetto metallico. «Ecco-disse Lilli-te lo manda tuo padre». Quando, a fine seduta accendemmo la luce, potemmo vedere che si trattava di un vecchio bottone da grande uniforme militare. Sapemmo allora dal nuovo partecipante che suo padre era stato ufficiale dei Carabinieri. Quante cose voleva significare quel piccolo oggetto!... * * * Un altro apporto, che provocò una intensa emozione nella persona alla quale era destinato, fu una medaglia di circa quattro centimetri di diametro, raffigurante S. Francesco d'Assisi. La storia di colui che ricevette questo dono ci pare degna di menzione. Egli era stato fidanzato con una giovane insegnante con la * * * Una sera avemmo la manifestazione del celebre mediun Daniel Douglas Home che parlò con accento fortemente inglese del suo soggiorno a Firenze, durante il quale ebbe una triste esperienza. Mentre rientrava nella casa in cui era ospite, fu pugnalato tre volte ed il colpo che poteva essergli fatale fu deviato dalla chiave dell'appartamento, chiave che egli teneva in una tasca. Parlò anche della sua medianità che aveva lo scopo di dimostrare la possibilità delle comunicazioni e dei fenomeni fisici ma non dell'insegnamento. * * * La personalità dell'entità Teresa che si presenta quasi ad ogni riunione, sarà in seguito più dettagliatamente descritta: tuttavia vorremmo fin da ora accennare ad alcuni dei fenomeni avvenuti per suo tramite. * * * Altro apporto avvenuto a luce accesa, sempre con tutti i componenti del cerchio seduti in circolo attorno al medium e tutti con le mani in catena, fu un dono per i presenti accompagnato da queste parole: * * * Con lo stesso procedimento a materializzazione lenta sono avvenuti altri apporti di graziosi piccoli oggetti, sempre destinati a qualcuno dei presenti. Segnaliamo in particolar modo quello di un cucchiaino d'argento che si è materializzato tra le mani del medium e la mano del noto parapsicologo presente alla seduta Gastone de Boni. Gli oggetti mantengono sempre per circa mezz'ora dopo la loro materializzazione, cioè fino alla fine della seduta, un nucleo luminoso nel centro. Alcuni di questi oggetti sono stati fotografati dal fisico dottor Alfredo Ferraro mentre la loro materializzazione era ancora in atto (foto 20-21 e 27-28-29). 3. Casi di identificazione * * * Comprendere ma correggere chi erra Vogliamo ribadire il concetto di comprensione in modo che resti sufficientemente chiaro a tutti. Più volte vi abbiamo detto: "Comprendete le creature", ed oggi lo ripetiamo; ma che cosa significa "comprendere"? Comprendere soprattutto significa amare, capire perché le creature agiscono, senza condannarle. L'equivoco può nascere da questo "non condannare", perché ciò per voi significa approvare, condividere. Non è così. Quando osservare qualcuno che è andato contro le leggi, sia pure umane, non dovete considerarlo un reprobo, ma comprenderlo, cioè convenire che molto probabilmente anche voi, in circostanze eguali a quelle in cui si è trovato, potreste commettere lo stesso errore. Questo, però, non vuol dire condividere lo sbaglio, né dire a chi erra: "Fa' pure!". Siccome comprensione è amore e chi ama cerea sempre il bene dell'amato, chi comprende deve consigliare ed aiutare per il meglio colui che è oggetto della sua comprensione.
The paper examines the soliloquy activity by means of some conceptual artifacts borrowed from three research programs: 1) the Enunciative Narratology of René Rivara; 2) the Theory of Predicative and Enunciative Operations of Antoine Culioli; 3) the Dialogical Syntax of John Du Bois. It is composed by three parts. In the first one, we discuss some definitions of soliloquy. The second part is devoted to the analysis of some aspects of such activity with particular reference to some language operations: a) laminations of voice; b) construction of the (interior) co-enunciator. Finally, in the last part we examine some questions that remain open in the debate on soliloquy activity.
in Paolo Coen, Galileo Violini, a cura di, La memoria e la storia, Rubettino, pp. 239-254, 2007
L'impossibilità di un'esperienza integrale, ovvero il paradosso del ricordare di felice cimatti Io continuerò a piangere e a non capire nulla. È possibile capire la sofferenza degli altri, troviamo persino parole di conforto, persino un rimedio per coloro che hanno perduto tutto. Ma nessuno riesce a capire il proprio dolore Fred Wander, Il settimo pozzo, p. 96
Cercare di descrivere sinteticamente la massoneria e la sua funzione all'interno di una piccola città di provincia come Lecce è un compito arduo perché incontra almeno due ostacoli epistemologici. In primo luogo, un'indagine di questo tipo presenta difficoltà connesse alla complessità del tema: la massoneria, infatti, costituisce innanzitutto un problema storiografico perché è un tema così vasto da essere soggetto a molteplici interpretazioni e trattazioni disciplinari. Non è un caso che la letteratura sulla massoneria, per quanto abbondante, non abbia ancora trovato una precisa collocazione in ambito scientifico, così come dimostrano le classificazioni librarie sia di fine Ottocento che del Novecento 1 : la massoneria, infatti, è stata alternativamente collocata tra gli scaffali delle religioni, delle scienze occulte, delle società segrete, dell'associazionismo e poi, successivamente, anche tra quelli che contenevano volumi sull'Illuminismo e, in Italia, sul Risorgimento. Il tema, quindi, impone una riduzione drastica della sua complessità, tanto più all'interno dello spazio estremamente ridotto di un saggio di poche pagine. Pertanto, per quanto possa risultare affascinante indagare la matrice filosofica 2 e religiosa 3 della massoneria o il suo ruolo storico-politico, qui siamo necessariamente costretti se non ad eludere questi aspetti, ad accennarli solo sommariamente e al fine esclusivo di evitare al lettore una sottovalutazione della complessità stessa del tema.
dell'adozione internazionale
Indagine nazionale sul fenomeno della "restituzione" di minori adottati da altri Paesi Studi e Ricerche Collana della Commissione per le adozioni internazionali 3 Istituto degli Innocenti Studi e Ricerche Collana della Commissione per le adozioni internazionali La collana editoriale promossa dalla Commissione per le adozioni internazionali con la collaborazione dell'Istituto degli Innocenti di Firenze intende fornire una rappresentazione coordinata dei materiali di studio prodotti sui diversi aspetti dell'adozione di minori da Paesi stranieri, favorendo la più ampia riflessione a livello nazionale e internazionale. Le pubblicazioni si collocano in una prospettiva di stimolo e miglioramento delle politiche per l'adozione da sostenersi attraverso azioni di supporto informativo e formativo per tutti gli attori del sistema. Un sincero ringraziamento va a tutte le istituzioni, i servizi, gli enti e gli operatori che hanno partecipato alla realizzazione delle attività, contribuendo all'elaborazione dei documenti presentati nella collana. Presidenza del Consiglio dei Ministri
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Gianluca Cioffi Domenico Potenza, a cura di, con[temporanea] premio di architettura per la capitanata, pp. 12-19 , 2010
L'Idomeneo, rivista dell'Università del Salento, 2017
Biolaw Journal, 2019
“Anglistica Pisana”, XIV, 1-2, Atti del convegno Conrad in Italia, 22-23 giugno 2017, a c. di R. Ambrosini e R. Capoferro, Roma, Università di Roma Tre (pubbl. 2019), pp. 71-78., 2019
Grammatica delle solitudini condivise, 2020
Siculorum Gymnasium, 2023
Viaggio nell'Era della Singolarità, 2024
Giurisprudenza italiana, 2023