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Lo splendido complesso architettonico sito in S. Nazaro, commissionato alla metà del Cinquecento da Sebastiano Murari (? -1555/1557) 1 conserva integro la caratteristiche della residenza signorile.
. Per i secoli del medioevo le fonti scritte documentano, nell'area della piazza e a ridosso dell'antica cortina fortificata romana più volte rifatta e rimasta in uso fino al 1516, un'intensa attività edilizia, poi obliterata dall'intervento urbanistico tardo quattrocentesco.
Dossier - Pietre d'Inciampo. Palazzo Bocchi - Il palazzo della rettitudine. Una scritta, un simbolo, 2021
Palazzo Bocchi a Bologna: un luogo dove, nel Cinquecento sconvolto da lotte religiose, si celebra il dialogo, la reciproca comprensione tra culture e religioni diverse.
La villa è un modello architettonico che subisce importanti trasformazioni a partire proprio dai primi tre decenni del XVI secolo, poi nel corso del Cinquecento. Nella Roma degli inizi del Cinquecento, la villa si presenta come un nuovo fenomeno artistico perché è pensata in relazione alle esigenze non solo abitative, ma anche simboliche dei committenti, come nelle soluzioni messe a punto da Baldassarre Peruzzi per la la Farnesina. La dimora del ricchissimo banchiere Agostino Chigi, che sorge in un sito naturalistico sulla sponda del Tevere, pur mantenendo forme sobrie e armoniose della tradizione, diventa un "nuovo" modello di villa romana cinquecentesca destinata ai ricevimenti, alla poesia, al teatro e alla musica. Proprio in questi primi decenni del Cinquecento vengono messe a punto importanti invenzioni architettoniche, capaci di dialogare con spazio e natura attraverso forme innovative, come nel Ninfeo di Genazzano presso Palestrina di Bramante e la stessa Villa Madama, progettata da Raffaello per papa Leone X. Bramante, Raffaello e Peruzzi, nel loro lavoro, fanno riferimento alla tradizione classica, alla villa romana di Vitruvio, ma cercano anche nuove forme dall'antico; non è escluso, infatti, che visitassero personalmente le rovine antiche di Roma e provincia, come la Basilica di Massenzio, i palazzi imperiali o le terme, traendone suggestioni. Le ville romane del Cinquecento hanno una nuova connotazione funzionale e simbolica; infatti, se nella villa quattrocentesca della famiglia dei Medici, la costruzione risponde sempre a funzioni legate al controllo sui campi e al dominio dei committenti, nelle ville romane affiora una dimensione di maggiore complessità culturale. Non è solo il prestigio, ma anche la difesa della cultura e delle arti deve essere dichiarata attraverso un'architettura che comunichi con grandi finestre e sistemi di sale-gallerie-affreschi-porticati-giardini, creando relazioni tra interno ed esterno. Il recupero dell'antico è trattato in modo aperto, articolato e dialettico. I modelli romani diventano un esempio basilare per gli artisti legati a Raffaello, come Giulio Romano nella villa suburbana di Mantova, Palazzo Te. Giulio riflette e interpreta gli spazi vitruviani (l'antico) attraverso questo complesso architettonico che sorge su un isolotto fluviale e che deve essere/diventare classico luogo dell'otium, trasformandolo comunque in un articolato e raffinato palazzo di pubblica rappresentanza.
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In the historic center of the town of Brindisi, during the renovation of Palazzo Guerrieri, an eighteenth century building, located a few hundred meters from the quay of the inner harbour, archaeological investigations were conducted within the complex on several occasions between 2001 and 2010. These revealed traces of Roman and Medieval urban settlement. Below the modern layers were found structures in opus mixtum of a Roman building dated from the early imperial period; they consist of walls delimiting rooms with vaulted ceilings and arched openings in brick, with a few traces of cocciopesto flooring collapsed from an upper storey. These structures are partially integrated into the body of a medieval building of which there were found rectangular rooms arranged around an open space, and an area for productive activities, documented by the presence of a small furnace and surfaces with traces of combustion. In the layers related to this phase fragments of pottery dating from the thirteenth to the sixteenth century were found.
Almum Studium Papiense. Storia dell’Università di Pavia. L’età contemporanea, D. Mantovani (a cura di), Milano, Cisalpino Istituto Editoriale Universitario, 2020
Palazzo Sagramoso, 2013
Il libro analizza le vicende che portarono nei secoli alla realizzazione del palazzo grazie a un lavoro documentario volto a delineare il profilo delle famiglie che vi si succedettero e la loro influenza sulle trasformazioni dell'edificio. Anche le decorazioni pittoriche sono studiate nelle loro componenti iconografiche e stilistiche con l'attribuzione di un inedito ciclo di affreschi al pittore veronese Battista del Moro
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1 Il Palazzo Celestri di Santa Croce - 2 Lumen de Lumine - Dalla Casa Grande Imbarbàra a Palazzo Santa Croce, 2014
Sul lago di Garda tra passato e futuro. Le Arti, 2018
Passeggiando con Luigi Vanvitelli a cura di Francesca Capano, 2024
Enrico Cavada (a cura di), Materiali per la storia urbana di Tridentum, Archeologia delle Alpi 3, 1995
Napoli Capitale. Le Residenze Reali dei Borbone, 2018