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1994, Nuova Corrente
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Each biography described a quite different poet: even the simplest observation by one was contradicted by another, so that nothing seemed certain.
I saggi pubblicati da «Ticontre», ad eccezione dei Reprints, sono stati precedentemente sottoposti a un processo di peer review e dunque la loro pubblicazione è subordinata all'esito positivo di una valutazione anonima di due esperti scelti anche al di fuori del Comitato scientifico. Il Comitato direttivo revisiona la correttezza delle procedure e approva o respinge in via definitiva i contributi.
G. Pescatore, Il paradosso dell'autore, Fotogenia, n.3, 1996, pp. 69-75, 1996
È indubbio che la nozione di autore sia, nella storia come nella teoria del cinema, una tra quelle più largamente sottoposte ad un'ampia revisione critica. Sia che si pensi agli approcci di ispirazione semiotica, alla ricerca filologica, alla storia e all'analisi dei modi di produzione o ai contributi della teoria della ricezione, della nozione d'autore intesa come nozione forte, unitaria, fondata, resta ben poco. E del resto basta scorrere un po' di bibliografia per rendersi conto di come essa tenda ad esplodere, di come la figura dell'autore possa frammentarsi e disperdersi in mille rivoli, destrutturata a partire da paradigmi diversi che comunque ne ribadiscono la sostanziale labilità.
Proprietà letteraria riservata. I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale e parziale di questa pubblicazione, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, le fotocopie e altro) sono riservati per tutti i paesi. EUT -Edizioni Università di Trieste p.zzale Europa, 1 -34127 Trieste http://eut.units.it Oltre Manica la nuova arte giardiniera, alla cui nascita contribuiscono in varia misura poesia, filosofia e pittura, non si afferma con un'unica fisionomia e il suo percorso appare lungo e complesso. Da un giardino disposto secondo un tracciato irregolare, ma ancora saldamente ancorato al mondo classico e alla tradizione italiana, elaborato nella prima metà del XVIII secolo da Burlington, Pope e Kent, si passa infatti, nei decenni successivi, a una strutturazione più semplice e naturalistica con Lancelot Brown (1716-1783), denominato Capability, per la sua capacità di trasformare il paesaggio in una grande composizione idealizzata, e con Chambers che propugna il naturale assoluto, sull'esempio dei giardini cinesi, a suo parere molto più spontanei di quelli inglesi. 2 Nel Veneto, ma anche nel resto dell'Italia, a causa del condizionamento esercitatovi dal classicismo, nonostante si sia a conoscenza delle idee elaborate in Inghilterra sull'arte dei giardini, le si accoglie con circa cinquant'anni di ritardo. L'introduzione nella nostra regione del giardino informale avviene infatti solo negli ultimi decenni del secolo e, per assistere a una vera e propria trasformazione dei giardini veneti, secondo la nuova moda, bisogna attendere l'intervento di Giuseppe Jappelli (1783-1852) che prende avvio nel 1815, quando, in occasione della venuta a Padova dell'imperatore d'Austria Francesco I, per la rappresentazione delle Feste Euganee di Sografi, egli sistema scenograficamente il Salone del Palazzo della Ragione, in forma di vasto giardino paesaggistico, con siepi e arbusti fioriti, colli, rocce e acque, colonne e templi. 3 1 N. Pevsner, storia dell'architettura europea, Bari, Laterza, 1959, p. 273. 2 Per una guida articolata al costituirsi del nuovo concetto di natura che prepara il diffondersi del giardino inglese, con tutto il suo intreccio di motivazioni estetiche, sociali, politiche ed economiche, cfr. M.L. Gothein, Storia dell'Arte dei Giardini (Jena, 1914), edizione italiana a cura di M. De Vico Fallani e M. Bencivenni, Firenze, Olschki, 2006, 2 voll. Si veda nel II volume, Dal Rinascimento in Francia fino ai nostri giorni, l'ampio saggio dedicato a Il giardino paesaggistico inglese, pp. 937-997; D.S. Lichačev, La poesia dei giardini. Per una semantica degli stili dei giardini e dei parchi. Il giardino come testo (1991), a cura di A. Raffetto, trad. it di B. Ronchetti e C. Zonghetti, Torino, Einaudi, 1996, pp. 145-297; M. Venturi Ferriolo, Giardino e filosofia, Milano, Edizioni Angelo Guerini e Associati, 1992; F. Muzzillo, Paesaggi informali. Capability Brown e il giardino paesaggistico inglese del diciottesimo secolo, Napoli, E.S.I., 1995; M. Venturi Ferriolo, Giardino e paesaggio dei Romantici, Milano, Guerini e Associati, 1998; M. Romero Allué, Qui è l'Inferno e quivi è il Paradiso. Giardini, paradisi e paradossi nella letteratura inglese del Seicento, Udine, Forum Editrice Universitaria Udinese, 2005; M. Jakob, Paesaggio e letteratura, Firenze, Olschki, 2005, pp 149-225; M. Melchionda, Il giardino estetico nel primo Settecento inglese, in Per un giardino della Terra, a cura di A. Pietrogrande, Firenze, Olschki, 2006, pp. 121-155 in cui l'autore analizza le principali opere (riportate in appendice) che connotano il pensiero estetico del «secolo inglese» del giardino.
Ignazio Silone non è soltanto uno dei pochi scrittori italiani del Novecento che raggiunsero duratura fama mondiale. E’ anche uno scrittore per la cui vita passano le tragedie della storia e le grandi opzioni del pensiero esistenziale, morale, politico dell’età che ci precede. Entrare nella vita di un personaggio di Silone è entrare nella passione di tutte le domande più importanti della nostra vita, che ancora non hanno trovato una risposta. Ignazio Silone is not only one of the few Italian writers who became international bestsellers (Fontamara, 1933, was immediately translated into 27 languages). He is also a writer whose life is shattered by the great tragedies of the twentieth century and questioned by its great moral, political, existential challenges. Entering the life of a Silonian character is facing those most important questions about private and public life which have not yet found an answer.
Celui qui parle, c’est aussi important! Forme e declinazioni della funzione-autore tra linguistica, filologia e letteratura, 2023
I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale e parziale di questa pubblicazione, con qualsiasi mezzo (compresi i micro lm, le fotocopie e altro) sono riservati per tutti i paesi.
2021
Il saggio si occupa della questione dell'adattamento cinematografico, considerandolo una forma esemplare di intermedialità. Per intermedialità non si intende solo l'accostamento di diversi formati mediali nel medesimo processo comunicativo (multimedia) o nella medesima opera d'arte (transmedialità); si intende invece la capacità di far dialogare diversi formati mediali allo scopo di arricchire l'esperienza del fruitore di nuove modalità di ricezione (sensibilità) e di nuovi strumenti di interpretazione (comprensione).
Un caso fortuito mi ha portata a svolgere alcune ricerche, nell'ambito del mio progetto sulle Riscritture del corpo nella fiaba postmoderna, presso la Ca' Foscari di Venezia proprio nel periodo in cui vi si svolgevano una serie d'incontri con autori internazionali. Grazie alla gentile intercessione della professoressa Rosella Mamoli Zorzi ho avuto la possibilità di avvicinare Robert Coover, uno dei maggiori esponenti del movimento postmoderno e autore di varie riscritture di fiabe, tra cui anche Briar Rose, una delle opere trattate nel mio progetto. Coover ha cortesemente accettato di rispondere ad alcune mie domande proprio sul suo rapporto con la riscrittura di trame ben note, in particolare di fiabe; alcune risposte che sono emerse sono state per me sorprendenti...
In presenza dell’autore. L’autorappresentazione come evoluzione della storiografia professionale tra basso Medioevo e Umanesimo, a c. di F. Delle Donne, FedOA- Federico II University Press, Napoli 2018, pp. 13-34 (Testi. Antichità, Medioevo e Umanesimo. 1)., 2018
Nelle sezioni paratestuali della sua opera storiografica De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius, prosimetro in quattro libri scritto tra 1198 e 1201, Goffredo Malaterra, oltre ad accennare alla committenza dell’opera da parte del Gran Conte Ruggero, si sofferma in diversi punti su questioni relative allo stile da lui adottato sulla base delle richieste dello stesso Ruggero. Del tutto originale per l’epoca sua risulta l’equivalenza posta da Goffredo tra historia e poetria, equivalenza che era stata appena accennata da Quintiliano e che sarà ribadita con altra maturazione critica solo nel Quattrocento da Lorenzo valla e soprattutto da Giovanni Pontano.
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Strisce di Risorgimento. Risorgimento e unità d’Italia nei fumetti e nella stampa per ragazzi. Nuova edizione corretta e aggiornata, vol. II, Contributi e tavole, introduzione di Angelo Nencetti, Chieri, 2011
Italica Wratislaviensia, 2020
Doctor Virtualis, 2012
Ticontre. Teoria, Testo Traduzione n. 14, 2020