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L'italiano idiomatico

2011, in R. Petrilli (a cura di), L’italiano da esportazione, Guerra, Perugia, 2011, pp. 235-243.

Abstract

analisi dell'italiano idiomatico abbiamo preso come punto di partenza il corpus di espressioni idiomatiche (d'ora in poi EI) utilizzato in Casadei (1996), costituito da circa 3.000 forme di citazione di locuzioni verbali idiomatiche, cioè locuzioni caratterizzate da una forma fissa e da un significato convenzionale non letterale del tipo vuotare il sacco, andare a gonfie vele, tirare i remi in barca (spiegherò più avanti cosa intendo con "stringhe di citazione", v. par. 1.2.3.). Il corpus è stato ricavato dai principali repertori di modi di dire italiani esistenti all'epoca, vale a dire il volume Modi di dire della lingua italiana di Lapucci (1984), il Dizionario dei modi di dire, proverbi e locuzioni di Pittano (1992) e il Dizionario dei modi di dire della lingua italiana di Quartu (1993), integrati con il corpus di EI pubblicato da Vietri (1985) e con lo spoglio di due fonti lessicografiche generali, Il Grande Dizionario Garzanti della lingua italiana (1987) e Il Nuovo Zingarelli (11a edizione, 1988. Il materiale presente nei tre repertori di modi di dire è stato scremato per escludere le espressioni che non rientrano nella categoria delle locuzioni idiomatiche verbali. I repertori, infatti, registrano non solo le EI vere e proprie ma ogni sorta di locuzione -proverbi e detti, motti, massime e aforismi -e anche usi figurati di singole parole; proverbi, detti, massime aforismi prevalgono in particolare nel repertorio di Pittano, che registra anche modi di dire in lingue diverse dall'italiano (in particolare latini ma anche francesi e inglesi) e citazioni come galeotto fu il libro e chi lo scrisse o ora comincian le dolenti note. Inoltre vi si trovano spesso registrate come locuzioni verbali espressioni in cui l'elemento idiomatico è semmai quello nominale (dare risposte sibilline) o avverbiale (avere un incontro a quattr'occhi), oppure formate dall'estensione metaforica di un singolo lessema (essere un toccasana, portare scalogna). Il corpus di Vietri (1985), viceversa, ha il vantaggio di includere solo locuzioni verbali vere e proprie. Tuttavia comprende solo EI di struttura V + oggetto, come abbassare le corna, escludendo sia le EI che Vietri chiama intransitive, in cui è idiomatico anche il soggetto della sequenza (il piatto piange), sia quelle in cui il verbo è seguito da un complemento indiretto (andare con i piedi di piombo, lasciare a bocca asciutta), sia infine quelle rette da verbi supporto quali avere, essere, fare, dare, andare. Inoltre il corpus di Vietri include espressioni prive di un significato aggiuntivo/figurato e caratterizzate solo dalla presenza di vincoli distribuzionali (del tipo rivendicare un attentato, buscarsi un malanno, prendere le contromisure), che rispondono alla definizione di EI in base ai criteri adottati da Vietri ma non in base a quella adottata nel mio lavoro (cfr. par. 1.2.1.). Rispetto a quanto registrato nelle fonti considerate, quindi, sono stati eliminati i casi non idiomatici (o idiomatici ma non verbali) e sono state aggiunte le espressioni più comuni 236 L'italiano da esportazione. Discorsi e italianismi stilistici registrate come fraseologia nei due dizionari generali citati sopra. Esclusioni e integrazioni sono state fatte in base ai criteri esposti nel paragrafo 2.