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2020, in "il manifesto", 14 gennaio
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Recensione al libro: Carlo Cellamare, Città fai-da-te. Tra antagonismo e cittadinanza. Storie di autorganizzazione urbana, Donzelli, 2019
ADAPTIVE CITIES THROUGH THE POST PANDEMIC LENS/ Ripensare tempi e sfide della città flessibile nella storia urbana Times and Challenges in Urban History. X Congresso AISU / 10th AISU Congress. , 2022
Adaptive cities through the post pandemic lens. Ripensare tempi e sfide della città flessibile nella storia urbana / Times and Challenges in Urban History. Proceedings a cura di / edited by Rosa Tamborrino, Cristina Cuneo, Andrea Longhi Contributo alla cura e revisione testi / Editorial assistant and text revision Pelin Bolca Progetto grafico / Graphic design Luisa Montobbio Impaginazione testi / Layout Luisa Montobbio Aisu International 2023 Direttore Editoriale / Editorial Director Rosa Tamborrino Quest' opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/ o spedisci una lettera a Creative Commons,
PERCORSI PUBBLICI NEL CORPO URBANO Il libro presenta soluzioni integrate ai problemi dell’urbanizzazione e della sedentarietà proponendo l’approccio della città attiva in cui si intrecciano le esigenze urbane di vivibilità, estetica e funzionalità. Gli spazi pubblici così progettati e realizzati facilitano il movimento del corpo promuovendo stili di vita attivi.
Atti della XXI Conferenza Nazionale SIU - Società Italiana degli Urbanisti CONFINI, MOVIMENTI, LUOGHI Politiche e progetti per città e territori in transizione, 2019
Dall'osservazione dei fenomeni sociali ed economici che interessano globalmente lo sviluppo della Città appare evidente l'esigenza di un approfondimento delle pratiche di "urbanità alternative" emergenti. La riappropriazione dello spazio urbano e il suo ridisegno da parte di soggetti espressi dalla società civile è tanto diffuso quanto capillare, anche in contesti consolidati e strutturati. Uno studio dei nuovi fenomeni insediativi (interstiziali e non) che interessano città a tutte le latitudini mette in luce pratiche e processi comuni, quando non premesse ed esiti affini. Pur nella considerazione che gli attori in gioco possono essere anche molto diversi, si deve rilevare come l'obiettivo sia in ogni caso un riappropriarsi attivo dello spazio della città e del sistema di gestione e governo di quel territorio. Un'analisi in tal senso è dunque necessaria per poter meglio comprendere quei processi altrimenti ingovernabili e che sempre di più determineranno la composizione socio-spaziale della Città del futuro. Lo scopo del contributo è quello di stimolare il dibattito in merito a simili "urbanità alternative" che sempre con maggiore frequenza possono rappresentare una rilevante manifestazione di urbanità che plasma e ridisegna in modo fluido la Città globale, in cui oggi vive oltre metà delle popolazione mondiale.
ON THE HITHER SIDE OF THE PICTURE, THE STREET. URBAN CROSSINGS AND EVERYDAY ART. The issue and the motivation of this research is to give a theoretical dignity to all these practices that claim an appropriation of the urban space, even out of its semiotic meaning. In consonance with Michel De Certeau approach, even the concept of art has been analyzed as an everyday form of expression. The street art has been examined either as a space-crossing practice either as a style of spatialization: the altogether product is a space-effect which underlies a certain effect of presence. The goal of this work is to obtain a portrait of the city from a series of creative micro-narrations that illustrate it, as, for example, Banksy’s intervention on the West Bank Barrier in Palestine, the inscriptions of the Brazilian pixadores, Parkour tracers’ city crossings, the portraits posted up in the city by JR. The street art is a possible way of narration of the city, as a tattoo on the skin, it tells the hard moments, celebrates the identification elements, recollects the history (even for the far cities) with a continuous dialogue between itself and the Other. From a methodological point of view, we started from case analyses to question certain semiotic issues with the help of Eric Landowski’s thoughts about interactions and lifestyles, Jacques Fontanille’s ones about life practices and forms, Francesco Marsciani’s reflections on ethno-semiotics. The analysis of the phenomenon has been enriched by the contribution of other social sciences which had already pondered on the concept of space and its artistic representation, anthropology among the others. _______ Français EN DEÇA DU TABLEAU, LA RUE. TRAVERSEES URBAINES ET ARTS DU QUOTIDIEN. L’enjeu et la motivation de cette recherche est de rendre une dignité théorique à toutes ces pratiques qui revendiquent une appropriation, ne serait-ce que exclusivement sémiotique, de l’espace urbain. En consonance avec la démarche de Michel De Certeau, même le concept d’art a été analysé en tant que forme d’expression quotidienne. La street art a été interrogée en tant que pratique de traversée de l’espace et en tant que style de spatialisation : le produit c’est toujours un certain effet-espace qui sous-tend un certain effet de présence. L’exigence de ce travail c’était de faire un portrait de la ville à partir de micros narrations créatives qui la racontent comme par exemple l’intervention de Banksy sur la West Bank Barrier en Palestine, les inscriptions des pixadores brésiliens, les traversées des traceurs du Parkour, et les portraits affichés par JR. La street art c’est une narration possible de la ville, qui, comme un tatou sur la peau, en racontent les moments difficiles, en célèbrent les éléments d’identification, en souvient l’histoire (même celle des villes lointaines) dans une dialectique continue entre soi et Autre. D’un point de vue méthodologique, nous sommes partis de l’analyse des cas pour interroger certaines problématiques sémiotiques à l’aide de la réflexion sur les interactions et les styles de vie d’Éric Landowski, celle sur les pratiques et les formes de vie de Jacques Fontanille et celle sur l’ethno-sémiotique de Francesco Marsciani. L’analyse du phénomène a été nourri par la contribution des autres sciences sociales ayant déjà réfléchi sur l’espace et sa représentation artistique, et tout particulièrement l’anthropologie.
Masterplan 03. Il progetto dell'ex caserma Francescatto, 2023
Nel corso degli ultimi decenni si sono diffusi nuovi processi di trasformazione urbana che sembrano aver assimilato, accelerandoli, i processi di evoluzione e metamorfosi urbana prima sviluppati su intervalli temporali molto estesi. La pratica degli usi temporanei, strettamente intrecciata con l'architettura effimera, costituisce oggi l'espediente per innescare e accompagnare processi di mutazione all’interno dei contesti più consolidati, grazie a un metodo operativo che, abbandonando ogni iniziale proposito di permanenza, si focalizza sulla stratificazione di nuove immagini transitorie concretate attraverso: evento, programma, azione, uso temporaneo e riciclo.
Since the Sixties new sports have appeared in the urban space: focusing not on discipline and competition but on experimentation , personal expressivity, bodily sensations, and fun, those sports redefine the relationship with space. Drawing on research literature and original research data, the article explores parkour participants' processes of re-discovery and reap -propriation of urban space and their development of technical, sensorial and cognitive skills through body experimentation. The analysis shows also the potential impact of parkour as a urban sport practice on city planning and on the promotion of active citizenship.
Vorrei partire da una dichiarazione di intenti. Mi voglio occupare in poche righe di un aspetto specifico e per me essenziale dello spazio interstiziale, quello della sua trasformazione da spazio informale in spazio transizionale.
Il termine inclusione sta facendo timidamente la sua comparsa nel linguaggio pedagogico attuale: infatti lo si ritrova nei convegni e in alcuni testi che riguardano l'integrazione delle persone con disabilità all'interno del sociale e delle istituzioni educative. Sembra quindi che le resistenze iniziali ad assumere tale forma lessicale, rilevabili soprattutto nell'ambito scolastico 1 , stiano venendo meno e che quindi ci sia un accordo sul suo utilizzo: una riflessione più attenta porta però a sottolineare come l'impiego dello stesso termine non corrisponda ad una identità teorica e di prospettiva.
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Documenti Geografici, 2023
Tracce Urbane, n.6, 2019
Geography Notebooks, 2021
Pubblicazioni Ce. SET, 2011
Registro delle Lezioni, vol 11/12, Università Libera della Val di Cornia, 2021
Tracce Urbane. Italian Journal of Urban Studies, 2021
Oltre la monocoltura del turismo Per un Atlante delle resistenze e delle contro-progettualità, 2022
Barbara A., Ceresoli J., Chiodo S., Interni inclusivi. Dialoghi trasversali, 2016
RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA 163, 2021
Linguistica E Filologia, 2008
Strumenti per la didattica e la ricerca
Il diritto dell'economia, 2020
Memorie Geografiche, 2022
AmbienteDiritto.it, 2021
Jacobin Italia, 2021
in NABU 1990/28, 1990
Coppola A., Del Fabbro M., Lanzani A., Pessina G., Zanfi F. (a cura di), RICOMPORRE I DIVARI. Politiche e progetti territoriali contro le disuguaglianze e per la transizione ecologica. Il Mulino 2021, 2021
http://bit.ly/2VC7Zpo, 2012
RACCONTI DALLO SPAZIO. Per una pedagogia dei luoghi - ISBN 978-88-6760-762-4, 2020