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2020, Le Scienze Umane alla prova della distanza sociale
https://doi.org/10.1285/ixxxxxxxxn1…
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This paper collects some reflections - arising during the webinar dedicated to the media and communication - about the importance that information and the hybrid media system had during the lockdown period. Months during which mediated communication has contributed significantly to shaping our perceptions, interpretations and reactions to the new reality. SARS CoV 2 has highlighted how indispensable and urgent a correct knowledge of the digital environment is in order to orientate ourselves in the society and in the time we are living.
2017
The notion of sublimation alludes to a deliverance from sexual aims and is related both to the individual "instictual" vicissitudes and the establishment of social ends. For this reason, it has often become a conceptual tool in the service of progressive preconceptions and ideals of various types, anthropological, clinical, aesthetic. It is useful to analyse one of the most disconcerting sides of this Freudian concept, that is the side that relates it to "desexualization" (a desertion, rather than a deviation of sexual aims), binding it to the collective dynamics of idealization and identification. A link that directs its potential, as well as to the field of creation, to the most ambiguous territories of homogeny, integration and belief. 2 Cfr. J. Laplanche, Problematiques III. La sublimation, Presses universitaires de France, Paris 1980. Vale ricordare che già nell'articolo che Edward Glover al principio degli anni trenta dedicò alla sublimazione e ai suoi rapporti con la formazione reattiva, il sintomo e l'inibizione, si parlava della sublimazione «non come un meccanismo unico, ma come un gruppo di meccanismi» (cfr. E.
Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi
Introduzione. La sepsi è una delle principali cause di morte in tutto il mondo nei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva e, in molti casi, è associata a insufficienza renale e/o di un altro organo. Tuttavia, non esiste una terapia efficace per ridurre questo tasso di mortalità estremamente elevato. Negli ultimi anni, l'interesse intorno all'utilizzo di tecniche extracorporee di emopurificazione è aumentato. Uno dei trattamenti emergenti nei pazienti con sepsi grave e shock settico è la CPFA, una nuova terapia extracorporea di emopurificazione finalizzata a una riduzione non selettiva dei livelli circolanti e delle attività dei mediatori sia proinfiammatori che antinfiammatori. Lo scopo di questo studio è stato di osservare gli effetti della CPFA nei pazienti settici sulla mortalità e su alcuni parametri di laboratorio ed emodinamici. Pazienti e Metodi. Abbiamo trattato con CPFA 65 pazienti (50 maschi e 15 femmine). La pressione arteriosa media (MAP), il SOFA score e F APA...
Motivi pre-espressionisti nei testi degli Scapigliati; si tratta di un contributo per il numero monografico de "L'illuminista" dedicato all' "espressionismo" italiano.
Lo Scalpello, 2018
Pure hip dislocation represent a medical emergency that must be addressed immediately. Early diagnosis and timely treatment are the goals to be targeted. A delay in treatment or diagnosis, as evidenced by many authors, expose patients to complications such as arthrosis, necrosis of the femoral head, sciatic nerve injury and heterotopic calcifications. For these reasons, reduction of dislocation should be treated as soon as possible, if the patient's conditions allow so.
Medico e bambino pagine elettroniche, 2023
Rationale -In clinical practice there are numerous factors influencing the correct process of diagnosis and treatment, especially in the context of complex clinical cases such as severe and atypical forms of "multisystem inflammatory syndrome" (MIS-C): several studies have observed that in the Emergency Department fewer than half of cases of hemodynamic shock are treated according to Paediatric Advanced Life Support (PALS) guidelines. Results -The analysis of the literature and guidelines has allowed new management guidelines for atypical MIS-C syndrome to be produced, in order to obtain a better outcome, despite a highly severe clinical scenario. Conclusions -Although there are no studies on the treatment of MIS-C shock in the literature, in view of the pathogenic continuum between MIS-C and Kawasaki syndrome, the adapted application of the American Heart Association guidelines allows the achievement of a good outcome even in cases of MIS-C with severe presentation. Razionale -Nella pratica clinica esistono numerosi fattori che possono influenzare il corretto processo di diagnosi e cura, soprattutto nel contesto di casi clinici complessi come forme severe e atipiche di sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C): diversi studi hanno osservato che in Pronto Soccorso meno della metà dei casi di shock emodinamico è trattata rispettando le linee guida del Pediatric Advanced Life Support (PALS). Obiettivi -Favorire il riconoscimento del quadro della MIS-C nella sua forma atipica e fornire indicazioni sul trattamento corretto in corso di complicanze acute come lo shock misto (distributivo-cardiogeno). Materiali e metodi -A partire dall'analisi di un caso clinico, è stata effettuata una revisione della letteratura inerente alla MIS-C e alla gestione dello shock misto in Pronto Soccorso. Descriviamo il caso di una paziente con MIS-C atipica caratterizzata da sindrome da insufficienza d'organo multipla in cui sono stati evidenziati possibili interventi di buona pratica clinica, atti a migliorare l'outcome dei pazienti con quadro patologico analogo. Risultati -L'analisi della letteratura e delle linee guida ha permesso di tracciare nuove linee di gestione di una sindrome MIS-C atipica, permettendo di ottenere un outcome ottimale, nonostante un quadro clinico di alta severità. Conclusioni -Nonostante in letteratura non esistano studi relativi al trattamento dello shock da MIS-C, in considerazione del continuum patogenetico tra MIS-C e sindrome di Kawasaki, l'applicazione adattata delle linee guida della American Heart Association consente il raggiungimento di un buon outcome anche in casi di MIS-C con presentazione severa. Una bambina di 6 anni giungeva in Pronto Soccorso Pediatrico per prostrazione associata a dolore addominale diffuso, diversi episodi di vomito e due evacuazioni diarroiche in apiressia esorditi da 24 ore.
I sistemi instabili, pp. 269-304, 2020
Riassunto Lo scopo di questo lavoro è di fornire un primo quadro degli studi medi-ci italiani sul mutismo funzionale manifestato da un grande numero di soldati e ufficiali impegnati al fronte durante la prima guerra mondiale. Adottando una prospettiva storiografica, il nostro contributo si basa su una ventina di testi medici pubblicati tra il 1915 e il 1919 (complessiva-mente circa 170 casi di studio) che descrivono la perdita totale o parziale da parte dei soldati della capacità di produrre, articolare ed emettere suoni linguistici, pur in assenza di lesioni fisiche e alterazioni anatomi-che rilevabili. A differenza dell'afasia motoria, infatti, il mutismo funzio-nale ha origine psichica e nei nostri casi di studio è spesso conseguente all'esposizione dei soldati all'esplosione ravvicinata di una granata (che talvolta causa il loro seppellimento sotto detriti e terriccio), a prolunga-ti bombardamenti e ai gas sui campi di battaglia. Tuttavia, altri casi di mutismo sono causati dal contatto quotidiano con la morte, dalla paura continua, dalle situazioni di estremo pericolo vissute al fronte e dalle or-ribili condizioni di vita nelle trincee (che implicavano cronica mancan-za di sonno, estrema fatica, freddo, fame, totale mancanza di strutture sanitarie e di cure mediche adeguate). A partire dalla ricca ma ancora non studiata letteratura medica sul mutismo, il nostro contributo mira a descrivere i disturbi linguistici manifestati dai soldati e a osservare il ruolo e l'atteggiamento dei medici, perlopiù militari, di fronte a distur-bi quasi sconosciuti nella pratica civile ma drammaticamente frequenti durante la Grande Guerra. Più precisamente, il lavoro discute la natura isterica del mutismo, le interpretazioni dei medici sulla sua patogenesi (in relazione alle ipotesi più influenti, in particolare quelle di Charcot e Babinski), il ruolo dell'emozione e della commozione nell'insorgen-za dei sintomi. Lo studio inoltre rende conto dell'ampio dibattito sulla predisposizione dei soldati a sviluppare disturbi mentali e sul ruolo della * Università degli Studi di Verona, [email protected]. I sistemi instabili
Gli IED o Improvised Explosive Devices sono tra le armi più temibili a disposizione dei terroristi. Possono essere piazzati ovunque sotto qualsiasi forma: la loro massiccia presenza, in Afghanistan e Iraq, ha rappresentato una " sorpresa tattica " dalle proporzioni preoccupanti che ha spinto il Pentagono a creare organizzazioni ad hoc per mitigarne gli effetti. La costruzione di uno IED non è difficile anche se i rischi correlati alla manipolazione di esplosivi mette a serio rischio anche la vita di chi – più o meno sapientemente – li produce. Certamente gli ordigni improvvisati non sono una novità: essi hanno un background storico che li mette al primo posto tra le cosiddette armi " asimmetriche " impiegate da chi non può sostenere, ad armi pari, lo scontro con un esercito più dotato. Militanti del PIRA, terroristi palestinesi, Hezbollah, insorgenti iracheni, talebani e molti altri hanno disseminato il loro territorio di questi oggetti letali i quali hanno causato un alto numero di vittime, rallentando ed in alcuni casi paralizzando lo spostamento delle truppe. La tecnologia sviluppata per identificare e rimuovere uno IED ha dei costi elevatissimi a fronte di un prezzo ridicolo per assemblarli e costruirli. I più pericolosi sono i VBIED (Vehicle-Borne Improvised Explosive Devices) che coinvolgono un gran numero di civili, creando ingenti danni alle infrastrutture. Insomma gli IED, ad oggi, continuano a seminare morte in ogni angolo del mondo e la soluzione, indubbiamente, non è solamente tecnologica. Se andiamo indietro negli anni vediamo come l'impiego dell'esplosivo nascosto in oggetti di uso comune abbia avuto nel conflitto Nord Irlandese il suo culmine operativo, tuttavia anche nella Seconda Guerra Mondiale l'uso di IED e " booby trap " ha visto un largo impiego soprattutto nella guerra " oltre le linee nemiche " o della resistenza. Durante l'occupazione tedesca nella Bielorussia i partigiani piazzavano esplosivi lungo le linee ferroviarie per sabotare i rifornimenti nemici, lo stesso facevano i partigiani italiani o i maquis francesi. Quando le vittoriose truppe sovietiche del maresciallo Konev e Zukov puntarono su Berlino incapparono in una furibonda resistenza tedesca che proseguì anche dopo la cessazione ufficiale del conflitto. Max Hastings, nel suo Armageddon. La battaglia per la Germania 1944-1945 racconta come l'unico fattore che tenesse lontano i russi dal saccheggio indiscriminato delle abitazioni fosse il timore di saltare su qualche trappola esplosiva. Ovviamente questo timore non impedì alla maggior parte dell'Armata Rossa di commettere le più efferate e vergognose violenze sulla popolazione civile.
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Rivista di Sessuologia, Vol. 35, n*1, Gennaio-Marzo, 2011
Il lavoro cerca di mostrare attraverso aspetti del film Inland Empire di Lynch come un corretto metodo psicoanalitico possa essere utile all'interpretazione del film nella costante ricerca dei sensi latenti. La riflessione dell'autore si basa su modelli psicoanalitici moderni corredati dai modelli dell'ermeneutica ontologica e dell'ermeneutica del testo, e del pensiero moderno.
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Antropologia Pubblica, 2020
Giornale Italiano di …, 1999
I castelli di Yale, 2024
Nuova giurisprudenza civile commentata, 2014
Quaderni Di Gestalt, 2011
Politiche Sanitarie, 2013
Giurisprudenza costituzionale, 2023
Giornale Italiano Di Cardiologia, 2010
Medico e bambino, 2024
ing.unipi.it
LO SCALPELLO-OTODI Educational, 2011