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2020
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Si sta svolgendo il maxi processo alla 'ndrangheta legato all'inchiesta 'Rinascita Scott'. Questo lavoro riguarda il ritrovamento di un'altra formula di giuramento per l'affiliazione alla criminalità organizzata riporta al centro dell'attenzione un fenomeno che è rilevante sia per gli inquirenti sia per gli studiosi di questi fenomeni. La fonte della notizia è la seguente: "Mafia, smantellato il clan Fragalà: trovato manoscritto di affiliazione. Intimidazioni a commercianti e imprenditori, vittime di estorsioni messe in atto con intimidazioni e minacce. Numerosi arresti in un'operazione dei carabinieri contro il clan Fragalà, attivo nell'area metropolitana di Roma, e in provincia di Catania. Smantellato un imponente traffico di stupefacenti; sventato un sequestro di persona, con la liberazione dell'ostaggio. Trovato e sequestrato un documento di affiliazione mafiosa, scritto a mano". 2 Quando ci siamo occupati da un'angolazione etnolinguistica del fenomeno dei codici della 'ndranghteta 3 abbiamo analizzato in dettaglio le forme di questi codici utilizzando quelli che sono in possesso degli inquirenti e ormai ben conosciuti. Ciò che caratterizza questo fenomeno e che lo rende peculiare, a paragone dei comportamenti delle altre associazioni criminali organizzate, è 1 "buon vesparu sagio compagno", trascrizione mia secondo il codice detto di San Luca. 2 https://www.quotidiano.net/cronaca/video/mafia-smantellato-il-clan-fragal%C3%A0-trovato-manoscritto-di-affiliazione-1.4629365) 3 Si vedano a questo proposito Trumper, Maddalon et al. (2014) e Maddalon (2016).
Studi e problemi di critica testuale, 2010
1. In limine L o spoglio dei manoscritti del poema dantesco che Federico Sanguineti 1 ha condotto in base ad alcuni dei trecentonovantasei loci critici raccolti alla fine dell'Ottocento da Michele Barbi 2 ha riproposto l'esigenza di ordinare la massa sterminata dei testimoni (anche tardi) della Comedìa rintracciandone i rapporti di parentela. Tuttavia non è proficuo impiegare in modo acritico uno strumento (il canone Barbi) che, pur utile in via di principio, meriterebbe una messa a punto, o meglio una più chiara distinzione tra errori mo-Luigi Spagnolo, Via Pellaro 40, 00178 Roma ; [email protected] * La seconda parte dell'articolo, suddivisa in due capitoli (La veste linguistica e Saggio di edizione critica), uscirà nel prossimo numero di questa rivista. Di séguito si sciolgono le sigle delle principali edizioni critiche della Comedìa : V = Id., La Divina Commedia, a cura di Giuseppe Vandelli, in Le opere di Dante. Testo critico della Società Dantesca Italiana, Firenze, Bemporad, 1921 ; C = Dante Alighieri, La Divina Commedia, testo critico a cura di Mario Casella, Bologna, Zanichelli, 1923 ; P = Id., La Commedia secondo l'antica vulgata, a cura di Giorgio Petrocchi, 4 voll., Firenze, Le Lettere, 1994 2 [= P]) ; L = Id., La Commedìa. Nuovo testo critico secondo i più antichi manoscritti fiorentini, a cura di Antonio Lanza, Anzio, De Rubeis, 1995 ; S = Id., Comedia, edizione critica per cura di Federico Sanguineti, Firenze, Edizioni del Galluzzo, 2001. Queste, in ordine alfabetico, le sigle delle altre opere dantesche citate : F = Dante Alighieri, Il Fiore. Detto d'Amore, a cura di Luca Carlo Rossi, Milano, Mondadori, 1996 ; R = Id., Rime, a cura di Domenico De Robertis, 3 voll., Firenze, Le Lettere, 2002 [testi nel terzo vol.] ; VN = Id., Vita Nova, a cura di Guglielmo Gorni, Torino, Einaudi, 1996 ; Cv = Id., Convivio, a cura di Franca Brambilla Ageno, Firenze, Le Lettere, 1995. La sigla ED indica l'Enciclopedia dantesca (6 voll., Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana, [1970][1971][1972][1973][1974][1975][1976][1977][1978]. Nella discussione dei passi gli esempi tratti dalla Comedìa sono citati, salvo diversa indicazione, secondo il testo di Petrocchi. Per la forma verbale 'sei' si trascrive sè anziché se' (vd. Arrigo Castellani, Da sè a sei, « Studi linguistici italiani », xxv, 1999, pp. 3-15). 1 Vd. anche Federico Sanguineti, Prolegomeni all'edizione critica della « Comedìa », in Sotto il segno di Dante. Scritti in onore di Francesco Mazzoni, a cura di L. Coglievina e D. De Robertis, Firenze, Le Lettere, 1998, pp. 261-282 ; Federico Sanguineti, Dantis Alagherii Comedia. Appendice bibliografica 1988-2000, Firenze, Edizioni del Galluzzo per la Fondazione Ezio Franceschini, 2005. 2 [Michele Barbi], Canone di luoghi scelti per lo spoglio dei mss. della « Divina Commedia », « BSDI » (= « Bullettino della Società Dantesca Italiana »), i, 5-6, pp. 28-38. Vd. anche [Id.], Norme per la descrizione e lo spoglio dei mss. della « Divina Commedia », « BSDI », i, 13-14, pp. 16-18.
Studio incentrato sulla definizione di tradizione all'interno delle arti marziali (in particolar modo del karate). Un documento che, a mio parere, può valere per molti altri settori della vita di tutti i giorni. Articolo originariamente pubblicato per il sito KarateSen.
Filosofie del linguaggio. Storie, autori, concetti
Questo è l'unico capitolo (con la parziale eccezione di quello per la tradizione greca) dedicato più che ad una corrente filosofica ad una tradizione geografica. In effetti gli autori trattati in questo capitolo -in particolare Dante, Vico, Leopardi e Gramscinon rientrano propriamente in una corrente filosofica, oltre al fatto che -a parte Vico -spesso non vengono nemmeno considerati filosofi. L'idea di questo capitolo, al contrario, è che questi autori vadano considerati come figure esemplari di un modo di considerare il linguaggio non come un oggetto di studio specialistico. Non si occupano, cioè, di linguaggio come tema filosofico specifico, ad esempio come quei filosofi che si occupano di etica o di musica. Per questa tradizione il linguaggio non è una caratteristica che si aggiunge alle altre caratteristiche umane; il linguaggio non può essere studiato all'infuori della vita sociale umana. Per questa stessa ragione questi autori non sono filosofi in senso tecnico, proprio perché per loro il linguaggio non è un aspetto settoriale della vita umana, che quindi possa essere studiato come entità a sé stante. La tradizione italiana, allora, èfra le posizioni moderne sul linguaggioquella che più di ogni altra esalta l'intreccio inestricabile fra lingua, vita, conflitto, società.
Evola in una intervista sostiene che ne " La Crisi del mondo moderno e in Autorità Spirituale e potere temporale Guénon afferma che la tradizione occidentale è il Cattolicesimo; i tentativi di risollevamento dell'Occidente dovrebbero tendere a reintegrare il Cattolicesimo nella sua dimensione metafisica e tradizionale dimenticata "....
"l'Attacco" quotidiano, 2023
Le tradizioni non consistono solo negli aspetti appariscenti ma spesso sono comportamenti che ci passano sotto gli occhi senza che ce ne accorgiamo tale è l'uso recente dei cittadini foggiani di scambiarsi, in una grande adunata, gli auguri la vigilia di Natale.
Indirizzare manoscritti, bozze, libri per recensioni e quanto riguarda la Redazione a : « Studi Novecenteschi »,
Elvio Chiricozzi / Roberto Pietrosanti Migranti, 2000
1993
Testo di Massimo Squillacciotti per il video realizzato dal regista Mario Gianni con la FilmService-Eta Beta ed il Progetto dell'Arei di Firenze «1492-1992 - 500 anni di resistenza india». @ - Copyright Squillacciotti, Siena, 1993. Nella nota al testo dell’ “Ied Namagged” con L. Giannelli avvertiamo che: «Nel nostro lavoro impieghiamo il vocabolo “cuna” come etnonimo e come glossonimo, considerando che tale voce è riportata in lessicografia italiana, p. es. da T. De Mauro e M. Mancini, “Dizionario Etimologico”, Garzanti, Milano 2000, e anche dall'Enciclopedia Treccani. La voce “cuna” corrisponde a usi grafici consolidati, successivamente: “cuna”, in spagnolo, “kuna” più ampiamente diffuso ma successivo, infine “guna” secondo l'ortografia sanzionata di recente dalle autorità cuna stesse. La parola “guna”, in questa forma grafica, s'impiega per designare la popolazione in alternativa a “dule”, letteralmente 'gente'. La lingua viene designata come “dulegaya”, letteralmente 'lingua della gente' (ove 'gente' si applica alle persone di etnia cuna) o “gunagaya”.»
Studi e problemi di critica testuale, 2010
L 'assenza di autografi danteschi rende arduo ogni tentativo di stabilire con certezza quali varianti formali corrispondano alla volontà dell'autore (nuovo o novo ? coperto o coverto ? libertate o libertade ? e così via). Potrebbe risultare utile confrontare, nell'intera produzione poetica di Dante, quegli allotropi 1 la cui forma è garantita dalla rima. Per ogni coppia si dà prima la forma più antica ; la parentesi che precede i due punti racchiude il totale dei rimanti di quella serie ; come termine di paragone, si fornisce anche il numero delle occorrenze riscontrate nei testi fiorentini di carattere pratico (documenti e statuti), databili tra il 1280 e il 1321, inseriti nell'archivio informatico dell'Opera del Vocabolario Italiano. 2 Senza (116) : 0. Sanza (124) : 1 (Pg 21.40). ovi : senza 2, sanza 72. Confermata la forma fiorentina (an < en in protonia sintattica). Diece (32) : 3 (If 25.33, 29.118 ; Pd 6.138). Dieci (5) : 0. ovi : diece 70, dieci 3.
E. Giusti (a cura di), Luca Pacioli e la matematica del …, 1994
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Dentro e fuori la città, 2010
Giovanni Marras e Antonella Gallo, a cura di, Invenzione della tradizione, Il Poligrafo, Padova 2017, 2017
I «Sonetti et Canzoni» di Iacopo Sannazaro, XVIII Convegno internazionale di Letteratura italiana “Gennaro Barbarisi”, Gargnano del Garda, 20-21 settembre 2018, a cura di G. Baldassari e M. Comelli, Milano, Università degli Studi di Milano-Ledizioni, 2020, 2020
Il valore e la virtù. Studi in onore di Silvana Raffaele, a cura di Elena Frasca, 2020
P. Mastandrea-L. Spinazzè (a c. di), Nuovi archivi e mezzi d’analisi per i testi poetici. I lavori del progetto Musisque Deoque. Venezia 21-23 giugno 2010, 2011
Informazione Filosofica, 2022