Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2021
…
4 pages
1 file
Negli ultimi giorni si è sviluppato sui social un vivo dibattito sul vaccino contro il Covid. Un dibattito che vede da una parte chi con varie ragioni rifiuta di sottoporsi alla vaccinazione e dall'altra chi lo ritiene essenziale. Quelli che per diffidenza, per tesi complottiste o per semplice disinformazione rifiutano il vaccino trovano risposte tratte dalla letteratura scientifica da parte di chi vede nel vaccino la fine di questo lungo anno di pandemia globale. Ma la discussione appare più un dibattito tra sordi: nonostante un secolo di storia vaccinale e il parere quasi unanime degli scienziati, i contrari non cambiano le proprie ragioni e anzi aumentano di numero all'avvicinarsi della vaccinazione. Continuare a risponde a chi in varia misura si oppone alla vaccinazione con argomentazioni sulla bontà e l'utilità dei vaccini significa non aver compreso la radice della "malattia". Si sta in sostanza cercando di curare un tumore con un'aspirina che al più ne maschera i sintomi più evidenti, mentre purtroppo il cancro si divora silenziosamente il corpo. Infatti l'opposizione ai vaccini sostenuta da argomentazioni chiaramente deboli se non totalmente fantasiose è solo l'ultimo episodio di una serie di resistenze che sono cominciate prima della pandemia ma che sono diventate evidenti e socialmente pericolose dopo la diffusione del virus. Il percorso logico va invertito se si vuole fare una diagnosi corretta e cercare una terapia adatta. L'opposizione al vaccino, così come alla mascherine prima, e prima ancora al distanziamento sociale, alla chiusura di bar, ristoranti, palestre, cinema e teatri, a quella delle discoteche, o ai tanti divieti sorti negli ultimi mesi infatti è un'opposizione alle limitazioni in quanto tali.
Dignità, libertà, ragione bioetica, a cura di E.D'Antuono, 2018
Dignità come esercizio dell'autonomia responsabile, libertà, limite sono le categorie intorno alle quali si articola il saggio con riferimenti ad Arendt, Jonas, Ricoeur.
2018
Cosa hanno in comune Pier Paolo Pasolini e John Maynard Keynes? Difficile pensare a due intellettuali più distanti di loro: il comunista eretico e il liberale progressista, il poeta e l'economista, il cantore del progresso tragico e il regista della crescita felice. Eppure, a ben vedere, in qualcosa le loro analisi si incrociano. ...
Ad limina Frontiere e contaminazioni transdisciplinari nella storia delle scienze Atti del Convegno nazionale della Società Italiana di Storia della Scienza Catania, 30 maggio-1 giugno 2022, 2023
In human beings lies, perhaps, one of the most peculiar capacities, on which entire moral and legal systems have been built: free will. This contribution proposes to grasp free will as a liminal space from which the inseparable relationship between the so-called hard sciences and philosophy, which has dealt with this topic since its beginnings, emerges in a singular way. In particular, it will analyse synthetically the repercussions that the discoveries of classical physics have had on the reflection of free action, first, and then the notable change in perspective pro-vided by quantum mechanics, up to the data coming from the most recent cognitive sciences, which - even today - seem to expropriate the field of human freedom from philosophers, who have always had almost exclusive prerogative over it. The aim of the paper will be to identify a synthetic approach to the question of free will.
arivista anarchica anno 45 n. 404 febbraio 2016 , 2016
femminismo, autoderminazione, rendere inoperativi i dispositivi, la libertà della trasformazione sociale link: http://www.arivista.org/?nr=404&pag=43.htm
Rivista del Gruppo di Pisa, 2020
La libertà costituzionale di circolazione pareva ormai essere un punto fermo tra i diritti fondamentali, data sostanzialmente per acquisita e richiamata nel discorso giuridico al solo fine esemplificativo dell'istituto della riserva di legge rinforzata: dal dopoguerra ad oggi non vi era mai stato motivo per rimetterla seriamente in discussione sull'intero territorio nazionale, ed anzi la sua portata aveva visto un ampliamento in ragione del processo di integrazione comunitaria. La gravissima epidemia sanitaria di COVID-19 ci ha costretto, tra le altre cose, a riflettere sui meccanismi di normazione emergenziale, nonché sull'incidenza delle misure eccezionali di sanità pubblica sulle nostre libertà basilari (finanche quella di passeggiare). Il contributo indaga le misure di contenimento e contrasto al virus adottate dal Governo, proponendosi di evidenziare le restrizioni al diritto di spostamento: in particolare, si vuole riflettere sulla latitudine che la libertà di uscire di casa tutt'ora conserva, pur nella fase emergenziale, quindi sui presupposti che la giustificano e su quelli che, invece, la riconoscono legittima ab initio. La disamina della normativa consente, infine, di tracciare una distinzione all'interno della stessa libertà di circolazione, permettendo di scorgervi, oltre al più vasto diritto di locomozione in senso proprio, un contenuto essenziale meno cedevole alle limitazioni, consistente nella facoltà, ancorché limitata nello spazio e nel tempo, di allontanarsi dalla propria dimensione privata.
Ragion pratica, n. 51, dicembre 2018, 2018
The world is traversed by walls, by borders of physical and psychological nature, which deny any solidarity. Is, perhaps, the solution in a hypothetical freedom "from" borders? Yet, a boundary is only the symbolic line along which politics produces and reproduces the security of a group, giving it the opportunity to grow and change and, therefore, to establish relationships with other groups without fear. In this sense, it is the opposite of a wall: one closes and contains, the other opens. The disappearance of politics, replaced by the ideology and praxis of neoliberal technocracy, has produced the fading of borders and, thus, the rise of or at least the perception of insecurity. The populist political offer emerges from this situation; and presents itself as an alternative to "old politics", one that promises security by resorting to the archaic instrument of the production of enemies, both internal and external (immigrants). Having become hegemonic, this narrative of fear and hatred increasingly makes legitimate the reduction of boundaries to walls in the eyes of voters. Keywords: walls-fear-politics-populism-technocracy. L'uomo capace di fare intorno a sé solo un ordine precario, instabile, che deve ricostruire continuamente, per conservarlo; che è sempre minacciato dall'esplosione di terrori immaginari e reali, racchiusi nel suo cuore. (Guglielmo Ferrero 1) Ovunque si innalzano muri. Dal 2002, 730 chilometri di cemento e acciaio vio-lentano la Cisgiordania occupata da Israele. A partire dai primi anni 90 del secolo scorso, lamiere alte fino a 4 metri tagliano la terra fra Usa e Messico. Voluto nel 1990 da George H.W. Bush, e confermato e sviluppato sotto la presidenza di Bill Clinton, «the Wall» corre oggi per 300 miglia complessive. Nei primi giorni del
Nella storia dell’arte contemporanea come sono concepiti e percepiti il caso, la serendipità, l’epifania, l’irrazionalità, l’affiorare dell’inconscio e il sogno? Il caso può intervenire in diversi momenti, vogliamo darci una regola, solo una, ed è quella di ristringerlo al momento dell’ideazione dell’opera e del processo creativo dell’artista.
1952
Lenin dice soltanto che esistendo un vigoroso partito "bolscevico" questo deve e può tentare di innestare la sua azione in ogni frattura e in ogni convulsione interna della società borghese, impadronendosi della direzione delle masse entrate in movimento per finalità secondarie e immediate, e volgendole alla lotta per rovesciare lo Stato e il capitalismo. Ma la condizione che vi sia un vero e forte partito comunista di classe è caduta, quando questo partito manca e quelli che sono alla testa del proletariato nella sua più vasta organizzazione hanno disertata ogni preparazione "che riveli la contraddizione tra il democratismo formale e l'oppressione di classe". E ciò avviene nel modo più scandaloso e disfattista quando non solo si lasciano tali fondamentali compiti nel dimenticatoio, come facevano dopo la prima guerra i Kautsky, gli Haase, i Longuet, i Turati, ma si va molto più oltre, alla politica degli stalinisti di questo secondo dopoguerra, che della democrazia fanno non una possibile utile pista per l'avanzata proletaria, ma il vero e proprio traguardo di essa.
Alle frontiere della libertà, 2015
Libro-intervista al direttore di "Quaderni Radicali" Giuseppe Rippa
2020
SOMMARIO: 1. La decretazione senza legge sul coronavirus - 2. Le disposizioni sulla libertà di culto - 3. Il limite della tutela della salute e l'inconferenza delle discipline pattizie - 4. Il bilanciamento delle specifiche misure - 5. Il rapporto laico tra Stato e confessioni religiose: un'icona. The freedom of worship in coronavirus times ABSTRACT: The state of emergency by coronavirus drove the italian government to legislate by means of decrees without law, that provided strong limits to constitutional rights as, among others, the freedom of worship. Particularly they banned masses coram populo in the churches and on occasion of funeral service in order to safeguard the health care. This paper aims to demonstrate that the Concordat beetween State and Church, well as the accords with other fellowships, is another matter with regard to a higher collective interest, constitutionally protected, like the halth care. The paper points out, moreover, how the adopted measures are...
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
M. Campli, G.I. Giannoli, C. Paravati, F. Tortora (eds.), Fedi e libertà. Riflessioni, pp. 13-50, com nuovi tempi, Roma, ISBN 978-88-89193-24-2, 2020
Osservatorio sulle fonti, 2020
Citar Dante, 2021
Le parole e le cose, blog, 2020
E. Luciano (2010). Il diritto di pensare all'infinito. In: A. Garbarini, M.A. Nunnari . C'era una stella che danzava e sotto quella sono nata. I diritti delle bambine e dei bambini. Atti del XVII Convegno Gruppo Nazionale Nidi Infanzia. p. 422-431, Parma:Junior, ISBN: 9788884346681, 2010
Gazzetta Filosofica, 2020
https://www.casadellacultura.it/1108/didattica-a-distanza-e-libert-agrave-d-insegnamento, 2020