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La Valorizzazione Tecnologica Dei Beni Culturali

2012, Archeomatica

Abstract

Ogni frammento è testimone di un passato che in esso è racchiuso. Spesso però il suo essere degradato ne compromette la leggibilità. L'esigenza di 'capire' al fi ne di studiare ed intervenire in modo corretto sull'opera ha bisogno del duplice supporto storico e scientifi co. Per questo motivo la tecnologia può aiutarci in primis ad indagare la consistenza materica del reperto e successivamente a trovare soluzioni adeguate per la sua valorizzazione. Le nuove tecniche di documentazione, le analisi di laboratorio, i sistemi per la fruizione del patrimonio forniscono sempre più una serie di dati utili al processo di rifunzionalizzazione dell'opera. L'utilizzo della tecnologia ha permesso di introdurre modalità di analisi sempre più precise e dettagliate sia nei procedimenti che nei risultati. E' interessante quindi valutare come essa sia stata in grado modifi care gli sviluppi e studiare il suo impatto economico all'interno del processo di valorizzazione del bene. I n occasione del G8 2009, quando ancora c'era il progetto di organizzare il vertice sull'isola della Maddalena, la Presidenza del Consiglio propose di ospitare i Bronzi di Riace in Sardegna. L'idea scatenò un acceso dibattito soprattutto in relazione ai problemi di conservazione delle statue. Una delle proposte avanzate fu quella di realizzarne due cloni, che avrebbero dovuto accompagnare una mostra itinerante relativa alle tecniche di riproduzione degli stessi. Si sarebbe trattato di un procedimento all'avanguardia, in grado di coniugare perfettamente le nuove tecnologie con la conservazione del patrimonio. Per preservarne lo stato di conservazione, infatti, era stato proposto di creare un modello digitale tridimensionale, grazie ad un sistema di acquisizione a triangolazione laser, che permettesse di costruire un prototipo. In questo modo si sarebbe potuto ottenere lo stampo in cera da rifi nire successivamente in bronzo ). Se pur non portato a termine, il progetto dimostra la possibilità di intervenire su un bene così prezioso senza comprometterne l'integrità e di sviluppare una nuova strategia di comunicazione funzionale al processo di valorizzazione, che necessita di un'attenta analisi dell'oggetto e del contesto in cui esso è inserito. Per questo motivo è necessaria la costruzione di un vero e proprio programma, caratterizzato dall'integrazione dei diversi interventi e dalla partecipazione degli attori locali, che non si limiti esclusivamente al recupero fi sico del bene, ma che sia in grado di innescare un'azione di sviluppo del territorio.