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2020, Conflitti di interessi e corruzione: annotazioni sparse sul nuovo assetto normativo previsto dal Motu proprio su "trasparenza, controllo e concorrenza nelle procedure di aggiudicazione"
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Conflitti di interessi e corruzione: annotazioni sparse sul nuovo assetto normativo previsto dal Motu proprio su "trasparenza, controllo e concorrenza nelle procedure di aggiudicazione" 1 SOMMARIO: 1. Breve premessa-2. Le rationes che hanno portato alla cristallizzazione di una normativa anti-corruzione e all'implementazione della Convenzione di Merida-3. I principi fondamentali del nuovo Motu proprio-4. La nozione di conflitto di interesse e strumenti "preventivi"-5. Segue. Le cause di incompatibilità-6. Le tipologie di procedure aggiudicatorie e documentazione-7. L'esecuzione del contratto oggetto della procedura di aggiudicazione: risvolti civilistici-8. La lotta alla corruzione-9. I rimedi giurisdizionali previsti. 1-Breve premessa Il presente contributo vuole essere un'indagine trasversale su temi di ricerca che si stanno portando avanti nel progetto di dottorato, ovverosia "conflitti di interessi e corruzione nel procurement sanitario e nuove tecnologie per captarli automaticamente". Lungi dal voler trovare soluzioni in merito, lo scritto intende inquadrare la nuova disciplina da un punto di vista "sistematico", analizzando le ragioni sottese all'adozione della normativa, i principi fondamentali che sorvegliano la materia e la stretta correlazione, nonché le differenze più evidenti, che involgono il conflitto di interessi e la corruzione. L'obiettivo è quello di mettere a confronto il sistema normativo italiano con quello appena adottato dal Sommo Pontefice. 2-Le rationes che hanno portato alla cristallizzazione di una normativa anti-corruzione e all'implementazione della Convenzione di Merida Il Sommo Pontefice, Francesco, in data 19 maggio 2020, nell'ottavo del suo Pontificato, ha emanato una Lettera apostolica in forma di Motu Proprio relativa alla trasparenza, al controllo e alla concorrenza nelle procedure di aggiudicazione nella Santa Sede e nello Stato della Città del Vaticano, 1 Contributo sottoposto a valutazione.
Dove va la libertà religiosa: percorsi comuni tra le due sponde del Mediterraneo * SOMMARIO: 1. Premessa. Un paradigma per la "libertà religiosa mediterranea" -2. La libertà religiosa come "prima libertà" -2.1. La sponda nord -2.2. La sponda sud -3. La libertà religiosa nell'età contemporanea: apogeo e declino? -4. Libertà religiosa e pluralismo musulmano in Europa -5. Libertà religiosa e pluralismo musulmano in terra d'islam -6. Alcune osservazioni conclusive.
Per un diritto di libertà di religione costituzionalmente orientato * 1 SOMMARIO: 1. Premessa: legge e intese-2. Insufficienze della p.d.l.-3. L'obiettivo da perseguire-4. La libertà di religione e i suoi limiti-5. La laicità-6. La libertà di religione negativa: ateismo e agnosticismo-7. Le organizzazioni filosofiche e non confessionali-8. Norme finanziarie (deduzioni offerte ed otto per mille)-9. Confessioni con intesa e senza intesa: illegittimità della distinzione-10. La personalità giuridica-11. Il matrimonio-12. Le classi religiosamente omogenee-13. Simboli religiosi-14. L'architettura della p.d.l.-15. Conclusione 1-Premessa: legge e intese L'esigenza di una legge sulle implicazioni della libertà di religione fu avvertita al momento stesso, or sono oltre venti anni, in cui si concluse l'accordo di revisione del concordato lateranense e fu stipulata la prima intesa con le chiese valdo-metodiste: ne parlò, infatti, il presidente del consiglio Craxi al Parlamento, ...
La partecipazione degli enti ecclesiastici cattolici alle società di capitali * SOMMARIO: 1. Valutazioni preliminari e nuove prospettive d'indagine -2. L'attività negoziale degli enti ecclesiastici: le autorizzazioni canoniche -3. La rilevanza dei controlli canonici nell'ordinamento italiano -4. L'omissione delle autorizzazioni canoniche nella fase costitutiva della s.p.a. e della s.r.l. -5. I controlli canonici e la circolazione delle azioni della s.p.a. -6. La cessione di quote di s.r.l. in assenza delle autorizzazioni canoniche -7. L'invalidità delle delibere peggiorative della situazione patrimoniale dell'ente ecclesiastico (l'aumento reale di capitale, la fusione, la trasformazione regressiva) -8. La partecipazione dell'ente ecclesiastico socio all'assemblea societaria: brevi cenni sulla rappresentanza delle persone giuridiche canoniche -9. Il falsus procurator dell'ente ecclesiastico socio in assemblea ordinaria -10. Ipotesi concrete di partecipazione degli enti ecclesiastici cattolici alle società di capitali, in particolare, alle s.r.l. -11. L'assenza delle autorizzazioni canoniche nell'atto costitutivo della società "Tabor S.r.l." -12. L'errata individuazione delle autorizzazioni canoniche necessarie nell'atto costitutivo della società "G.M.G. E.R. Rinnovabili S.r.l. Unipersonale".
Stato, chiese e pluralismo confessionale, 2019
Profili germinali della laicità. Un excursus storico SOMMARIO: 1. Da Lutero alla Pace di Westfalia. Tra potestas indirecta e tolleranza-1.1. Il cammino verso il modello laico illuminista. Hobbes, Locke e Spinoza-2. I fondamenti illuministici della laicità-2.1 Il contributo di Voltaire e Rousseau alla costruzione della laicità francese-2.2. La libertà religiosa come nuova componente della laicità. Immanuel Kant-3. I profili germinali della laicità-3.1. Rapporto Stato/chiese-3.2. Rapporto Stato/credenze religiose-4. Conclusione. 1-Da Lutero alla Pace di Westfalia. Tra potestas indirecta e tolleranza strategica Il concetto normativo di laicità, come oggi lo conosciamo, è il precipitato di una serie di eventi (storici e sociologici) che ne hanno costituito il terreno fertile su cui svilupparsi, nonché di una riflessione filosofica e, più in generale, di morale politica che ne ha precisato negli anni alcune caratteristiche fondamentali. Con la modernità si produsse la rottura dell'unità cristiana 1 , evento che influì, quantomeno, alla messa in discussione di quell'ordine unico di ragioni etiche e morali che guidarono l'uomo medievale nel pensiero e nell'azione. Sebbene alcuni pensatori, tra i quali spiccano Marsilio da Padova e Guglielmo di Ockham, si fossero già interrogati circa la superiorità del potere spirituale rispetto a quello temporale, tutti partivano dal presupposto incontestato dell'unità del mondo cristiano, all'interno del quale riconducevano la disputa intorno alla distribuzione di poteri 2. La Riforma protestante creò una breccia in quell'unità, sebbene sia necessaria una certa cautela nell'indicare direttamente i principi ispiratori di quella Riforma come una delle componenti della cultura, e più specificamente della morale, moderna 3. Nelle parole di Fassò: * Contributo sottoposto a valutazione.
Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 2021
Long before being enthroned as Pope with the name of Pius V (1566), Michele Ghislieri worked tirelessy and enthusiastically for the Roman Inquisition under Paul IV and his successors, building and cementing his position within the Roman Curia. In his capacity as commissary of the Holy Office (1556), Ghislieri was requested to express an opinion regarding the relationship of inquisitorial and episcopal jurisdictions in receiving abjurations. This opinion, delivered in the form of a quaestio of the medieval scolastic tradition and published here for the first time, casts new light not only on the intellectual biography of this famous Pope but also, given the fact that he was not the only consultor whose opinion was requested, on the daily work of the Roman tribunal and, in more general terms, on the capital importance of law within the spectrum of Western cultural system in Early Modern age. https://www.statoechiese.it/contributi/noi-vi-havemo-consumato-in-questa-pratica-la-vita-et-lintelletto-nostro-un
Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 2011
SOMMARIO: 1 Una volta ancora 2. Una cronaca impietosa 3. Un pluralismo confessionale a mezzo busto 4. L'uguale diritto alla laicità positiva 5. Un'impostazione riduzionistica 6. I problemi irrisolti, i problemi nuovi, il caos delle fonti, le regole della ...
Euntes Docete, 2005
How did the need for a plural presentation of the Christian message in catechetical practice arise and how did it develop? In summary form it can be summarized as follows: the strong reaffirmation of the unity of Christian doctrine made by Vatican I fails to cancel in theologians and catechists the awareness of the difficulty of being able to affect the life of the recipients with the model of doctrine alone. Christian. **************************************************************************************** ¿Cómo surgió y cómo se desarrolló la necesidad de una presentación plural del mensaje cristiano en la práctica catequética? De forma resumida se puede resumir así: la fuerte reafirmación de la unidad de la doctrina cristiana hecha por el Concilio Vaticano I no logra anular en teólogos y catequistas la conciencia de la dificultad de poder incidir en la vida de los destinatarios con el modelo de doctrina solo, cristiano. **************************************************************************************** Comment est né le besoin d'une présentation plurielle du message chrétien dans la pratique catéchétique et comment s'est-il développé ? En résumé, il peut être résumé comme suit : la forte réaffirmation de l'unité de la doctrine chrétienne faite par Vatican I ne parvient pas à annuler chez les théologiens et les catéchistes la conscience de la difficulté de pouvoir affecter la vie des destinataires avec le modèle de doctrine chrétien. **************************************************************************************** Come è nata e come si è sviluppata l’istanza di una presentazione plurale del messaggio cristiano nella prassi catechistica? In forma sintetica si può riassumere così: la riaffermazione forte dell’unità della dottrina cristiana fatta dal Vaticano I, non riesce ad annullare nei teologi e nei catecheti la presa di coscienza della difficoltà di poter incidere nella vita dei destinatari con il solo modello della dottrina cristiana. L’istanza nasce quindi da una preoccupazione missionaria. In un primo momento si pose l’accento sulla pluralità dei metodi, successivamente si mise l’accento sulla pluralità delle fonti del messaggio e sul primato della scrittura. Ma progressivamente il cammino si concentrò sulla necessità di porre in relazione il messaggio (e le sue fonti) e le realtà differenti dei destinatari. In questo modo si viene a configurare una catechesi che “modella” i contenuti della fede in risposta agli interrogativi e le esigenze di senso degli uomini e delle donne dei diversi contesti antropologici. Tuttavia questo movimento plurale e centrifugo, non perde di vista la necessità di unità della fede. Se all’inizio questa istanza fu vissuta come esigenza didattica (ad esempio il cristocentrismo didattico del catecheta dell’Urbaniana G. Nosengo), progressivamente l’istanza fu affrontata in se stessa all’interno della questione dei modelli dei catechismi. Questa duplice istanza guida ancora oggi la discussione sul modello di catechismo più adatto ai nostri tempi. È importante notare, inoltre, che quando i diversi autori ed esperienze catechistiche hanno indicato un rinnovamento della catechesi e nella prospettiva di una via “plurale” al servizio catechistico, essi hanno spesso usato il termine missione. L. Meddi, Catechesi e pluralismo. La necessità di vie plurali nella comunicazione del messaggio, «Euntes Docete n.s.», 58 (2005) 58, 1, 165-212 I. pluralismo nella catechesi moderna II. Il rinnovamento catechetico e la “nuova catechesi” III. Il dibattito sul catechismo della chiesa cattolica IV. Indicazioni conclusive: una catechesi plurale
Il Politico
Una caratteristica cruciale della storia italiana è il poliedrico rapporto tra Stato e papato, un rapporto a volte conflittuale, a volte amichevole ma sempre presente nelle diverse fasi del processo di costruzione della nazione. Da un lato, la Questione Romana e le vicende dell'Unità del XIX secolo si basano su diverse fratture e ne evidenziano l'antagonismo. Dall'altro, una riconciliazione si può vedere dopo il Movimento di Resistenza, quando la Chiesa è diventata protagonista del sistema democratico repubblicano e durante il periodo della stesura della Costituzione, basata sugli sforzi reciproci e sull'utopia di un dialogo fecondo. Nel complesso, e questo è vero fin dalla Cattura di Roma (1870), lo Stato italiano ha sempre dovuto misurarsi con la presenza duratura del papato.
Confronti. Mensile di Religioni, Politica, Società, 2018
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DPCEONLINE, 2021
Storia del Ticino. Antichità e Medioevo, a cura di Paolo Ostinelli e Giuseppe Chiesi, Bellinzona, 2015
www.machina-deriveapprodi.com, 2022
Ragion di Stato e ragioni della Chiesa, 2019
tuttostoria.net, 2021
La ricerca storia internazionale sul Cattolicesimo romano tra Cinquecento e Novecento. Per lo stato dell'arte, a cura di G. Battelli, «Cristianesimo nella storia», 2017
Stato Chiese E Pluralismo Confessionale, 2011
Conferenza Europea della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and FellowshipsAssisi, 2 novembre 2008
Stato, Chiese e pluralismo confessionale, 2011