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Link al video dell'intervento: https://www.youtube.com/watch?v=s7z4bxeqLdc&t=282s Il ciclo di seminari on line « I poeti-critici. Creazione e impegno nella poesia italiana contemporanea (XXI secolo) » propone interviste a giovani poeti attivi anche nel campo critico. L’obiettivo è la mappatura delle produzioni poetiche contemporanee attraverso lo sguardo dei suoi giovani protagonisti, soprattutto per analizzare la fioritura di nuove realtà poetiche sorte nel cyberspazio dei social network. Davide Castiglione è Lettore d’inglese presso l’Università di Vilnius. Si è laureato all’Università di Pavia e dottorato all’Università di Nottingham, specializzandosi nel campo della stilistica. I suoi studi si focalizzano sullo studio del concetto di « difficoltà » nella poesia modernista e postmodernista, da un punto di vista linguistico e cognitivo. Cura la rubrica « Botta&Risposta » sulla rivista online La Balena Bianca, dove recensisce le ultime pubblicazioni poetiche in Italia. Ha pubblicato due raccolte di poesia: Per ogni frazione (Campanotto 2010) e Non di fortuna (Italic & Pequod 2017).
CUSO. Scuola dottorale in Studi italiani letteratura, linguistica, filologia (università di Friburgo, Ginevra e Losanna)
La trattatistica d’arte nell’Italia del Cinquecento. Generi, pratiche, modelli, 2025
Nel suo capolavoro di fama europea, il Cortegiano, Baldassarre Castiglione codifica la figura sociale del cortigiano che, sostituendosi progressivamente a quella dell’umanista quattrocentesco, ne eredita lo statuto ideologico di essere umano universale capace di unire teoria e prassi. La figura del cortigiano non può infatti essere appiattita alla frivola esperienza di una mera forma sociale priva di reale contenuto intellettuale. Parallelamente, inizia ad affermarsi anche la figura dell’artista, che, tranne sporadiche eccezioni, necessiterà ancora di diversi decenni prima di ritagliarsi una specifica dignità sociale rispetto all’artigiano. In questo senso, allo sviluppo di un’autonoma dignità sociale va di pari passo il riconoscimento di un analogo statuto di essere umano universale. Scopo di questo lavoro è perciò quello di analizzare i richiami sotterranei alla nascente figura dell’artista utilizzati per dipingere il cortigiano ideale.
Cahiers d’études italiennes
Ma a differenza di Mario Luzi, che nella dichiarazione del 1980 qui riportata esalta l'attività critica di Franco Fortini riconoscendogli la lucidità del lettore immune dagli «Da poeta a poeta». Fortini lettore di Bassani tra critica e poesia.
La figura e l’opera di Francesco Saverio Quadrio, a cura di C. Berra, Ponte in Valtellina, Edizioni della Biblioteca Comunale “Libero Della Briotta”, 2010, pp. 469-489, 2010
L'attenzione che Francesco Saverio Quadrio riservò alla musica rappresenta un fenomeno sicuramente notevole nel contesto della storiografia e dell'enciclopedismo settecenteschi. Un contributo che non passò inosservato fra i contemporanei, che a Quadrio si rifecero sia per la mole delle informazioni fornite sia per la puntualità delle definizioni teoriche, tuttora meritevoli d'indagine. 1 Quanto segue si propone di dar conto della collocazione e del ruolo della musica nel titolo più ambizioso dell'erudito, il trattato Della storia e della ragione d'ogni poesia (1739-52). 2 Che un'opera sistematica e universale sulla poesia accolga con tanta serietà il dibattito sulla musica, corroborandolo con un repertorio straordinario di dati è già di per sé significativo; altrettanto interessante risulterà l'impostazione attribuita da Quadrio alla questione, testimonianza di rilievo nel contesto della cultura italiana del pieno Settecento. 3 1) Ad esempio, cita esplicitamente Della storia e della ragione d'ogni poesia fra le proprie fonti Antonio Planelli, autore d'un fondamentale trattato Dell'opera in musica (Napoli, Donato Campo, 1772). 2) Della storia e della ragione d'ogni poesia volumi quattro di fRancesco saveRio Qua-dRio 1752, vol. V [t. VII], [d'ora in poi: QuadRio, Storia e ragione, seguito dall'indicazione del tomo di stampa e dalla pagina].
Poesia in volgare nella Roma dei papati medicei (1513-1534), a c. di F. Pignatti, Roma, Roma nel Rinascimento, 2020
Castiglione poeta nella Roma di Leone X (con una nota sulla Silloge per Isabella Gonzaga di Tebaldeo)* 1. Una prima notizia indiretta della circolazione di rime castiglionesche nella Roma degli anni Dieci è data da uno scambio poetico fra Giovanni Muzzarelli e Francesco Maria Molza: un sonetto del primo e un capitolo del secondo, con incipit comune O desir di questi occhi, almo mio sole, hanno infatti come identico explicit l'attacco del sonetto castiglionesco Quando fia mai ch'io vi riveggia ed oda 1 . Quest'ultimo fa parte della raccoltina dedicata, con Cesare Gonzaga, alla duchessa di Urbino Elisabetta Gonzaga, e che dovrebbe essere grosso modo coeva all'analoga iniziativa del Tirsi, che i due composero e donarono alla duchessa nel 1508 2 . Le due poesie di Muzzarelli e Molza potrebbero invece risalire agli anni della loro amicizia romana, fra il 1511 e il 1516. Il sonetto muzzarelliano riprende chiaramente, e talvolta ad litteram, il testo di Castiglione, ed è perciò da considerarsi il primo della coppia. Meno evidenti sono invece i contatti del capitolo di Molza con la fonte castiglionesca, la conoscenza della quale sembra però suggerita dalla scelta, a quanto mi risulta non consueta, di impostare la ripresa del modello (muzzarelliano) attraverso la replicazione non del solo verso iniziale o finale ma di entrambi, uno estratto da Muzzarelli, l'altro da Castiglione e Muzzarelli: la doppia citazione indicherebbe così la volontà di rispondere a tutti e due, secondo una trafila forse allusa anche dalla misura del capitolo, ventotto versi, che costituisce una sorta di doppio sonetto 3 . Senza poter qui approfondire l'episodio, mi limito a ricordarlo come prova che a Roma, tra la fine del pontificato giuliano e l'inizio di quello leonino, le prove liriche volgari di Castiglione dovevano circo-* Il saggio approfondisce alcuni aspetti di uno studio sviluppato originariamente entro il progetto nr. 100012_149237 del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (Edizione critica e commento delle Rime di Giuliano di Lorenzo de' Medici). 1 I tre testi si leggono rispettivamente in GIOVANNI MUZZARELLI, Rime, a cura di G. HANNÜS PALAZZINI, Mantova 1983, nr. II; Delle poesie volgari e latine di FRANCESCO MA-RIA MOLZA. Corrette, illustrate, ed accresciute colla vita dell'autore scritta da PIERANTONIO SERASSI. Volume primo, Bergamo 1747, p. 126; BALDASSARRE CASTIGLIONE, CESARE GON-ZAGA, Rime e Tirsi, a cura di G. VAGNI, Bologna 2015, p. 161.
Tommaso Stigliani; Poesie scelte, 2023
Tommaso Stigliani (1573-1651) è stato un poeta del primo Seicento vicino a Tasso e nemico di Marino, suo grande rivale. La seguente pubblicazione si sofferma sulla rivalità tra Marino e Stigliani, sulla vita di questi, sul confronto tra "Adone" e "Il Mondo Nuovo" e infine sulle poesie scelte nel 1910 dall'edizione curata da Benedetto Croce, prese dal vasto "Canzoniere" di Stigliani. La pubblicazione presenta un'introduzione seguita da una biografia schematica che riassume la vita del poeta mentre le poesie contenute sono arricchite da note sottostanti volte a chiarirne maggiormente il significato .
Sulla Via del Catai, 2011
Un breve profilo dell'attività del gesuita Giuseppe Castiglione (1688-1766), pittore attivo in Cina sotto gli imperatori Kangxi, Yongzheng e Qianlong, in un volume curato da Luisa M. Paternicò
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Revista de Italianística, 2013
Lo scrittoio dell'intellettuale. Il conflitto: itinerari storico-politici, 2016
«Filologia italiana», X (2013), pp. 9-55, 2013
in Moderno e modernità: la letteratura italiana, XII Congresso Nazionale dell’ADI, Roma 17-20 settembre 2008, a cura di Clizia Gurreri, Angela Maria Jacopino, Amedeo Quondam, Redazione elettronica, Emilio Bartoli, Roma, Dipartimento di Italianistica e Spettacolo Sapienza Università di Roma, 2009
«per Leggere», XXIV, 46, pp. 29-54, 2024
Lettere in classe. Percorsi didattici del TFA di area letteraria della Sapienza, a cura di P. Cantoni – S. Tatti, Roma, Sapienza Università Editrice, 2014, 163-174.
Filosofia Italiana 1/22. 120 anni dall'Estetica di Croce, 2022
da F. Moliterni, Il vero che è passato. Scrittori e storia nel Novecento italiano, 2011
Rivista di Storia e Letteratura Religiosa, 2021